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mercoledì 13 marzo 2013

LA MANIFESTAZIONE DEI PARLAMENTARI PDL DAVANTI A PALAZZO DI GIUSTIZIA DI MILANO

La manifestazione di  ieri ha un carattere oggettivamente eversivo. Non si era mai visto, infatti, in nessun Paese democratico un potere dello Stato, quello legislativo (il Parlamento) contrapposto in maniera così forte ad un altro potere dello Stato, quello giudiziario (la magistratura). Non c'è bisogno di scomodare Montesquieu, il quale, peraltro, si è rivoltato nella tomba, per sapere che quando si superano certi limiti, la democrazia non è più nemmeno in pericolo. E' morta. Perché la manifestazione ha un solo significato: la CASTA o quantomeno una parte di essa ritiene che non possa essere nè giudicata nè sanzionata.
Quanto alla presunta persecuzione, basti osservare che se il "bien aimè" non avesse sistematicamente violato le leggi, nessuno avrebbe avuto materia per perseguitarlo.
Il risultato è uno solo. con SB e con la sua setta non c'è alcuna possibilità di dialogo e di compromesso. Speriamo che la capiscano tutti e in primis il teorico dell'inciucio, Massimo D Alema il quale palesemente sarebbe pronto all'ennesima compromissione pur di salire al Colle.
Certo è che nessuno  avrebbe mai immaginato che la presenza sulla scena dell'arcorauta avrebbe procurato simili guasti.
Ora si dice che sta poco bene: ha problemi agli occhi, si addormenta sempre, dà di matto  spesso, è impotente ed ha settantasette anni quest'anno. Mio padre è morto a sessanta per molto meno

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