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domenica 14 dicembre 2014

MAFIA CAPITALE, BANCA DELLE MARCHE, GLI OTTANTA ANNI DEL CARDINALE TARCISIO BERTONE, LA GRANDE BELLEZZA

Cosa lega gli elementi del titolo tra di loro, potrebbe dirmi qualcuno. In un crogiolo quale è diventato, o lo è sempre stato, il nostro Paese, tutto si lega, tutto si mischia, tutto si confonde, rispondo io, in una melassa maleodorante che copre tutto e che è destinata, come l'acqua di fogna, a lasciare la sua scia disgustosa fino alla foce dove le acque si mescoleranno nuovamente, acque chiare con acque scure fino a che si perderà memoria di entrambe perchè tutto scorre, tutto passa e tutto finisce, anche questo lo dico io per il tramite di Eraclito.
In queste settimane è stata  scoperchiata la pentola romana (siamo solo a un preinizio) e i media hanno subito coniato un neologismo efficace "MAFIA CAPITALE", perché - è stato detto - ha lo stesso schema  organizzativo della mafia ma ha caratteristiche locali, romane. 
E veniamo al primo legame: qualche anno fa  i media inventarono l'espressione "la cricca" per identificare quel gruppo di dirigenti dello stato che praticamente senza alcun controllo lucravano su terremoti, inondazioni ed altre calamità tutte frutto di un assoluto malgovrno del territorio. Gli aquilani ancora aspettano che qualcuno intervenga, le macerie sono ancora tutte lì; le prime case assegnate, però, hanno già fatto registrare cadute di balconi. Ebbene se voi cliccate sul banner a sinistra della pagina del mio blog queste semplici parole: "la cricca banca delle marche" troverete una serie di miei articoli sull'argomento. Ordinateli per data e leggeteli, se vi interesa. Solamente adesso ci si accorge che era tutto marcio?
E veniamo all'altro legame: gli ottanta anni di Tarcisio Bertone.
Il segretario di Stato scelto da papa Ratzinger  e  immediatamente avvicendato dal nuovo Papa, in occasione del suo  ottantesimo compleanno ha fatto organizzare un raffinatissimo party per una quarantina di suoi ex collaboratori nel superattico di 350 metri quadrati dove vive ed opera. Non sono ruscito a trovare su internet l'elenco completo dei quaranta ma sono certo che ci fosse Marco Simeon. E chi è, mi direte. Solito clic sul banner "Marco Simeon chi era costui" e vi si aprono decine di articoli sulle vicende interne del vaticano. Se poi cliccate "IOR" ne troverete un numero ancora maggiore.
Alla fine di questa brevissima lista il bel film di Sorrentino. Cliccate e troverete quello che penso del film. Mi limito in questa sede a ribadire che il personaggio di Jep Gambardella e il mondo che gli ruota intorno sono uno spaccato fedele della Roma di oggi. In Fellini, quasi sessanta anni fa, alla fine della Dolce Vita c'era un sorriso di speranza. Nel disincantato cinismo di Servillo/Jep no.

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