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sabato 6 dicembre 2014

STANDARD & POOR'S DECLASSA IL NOSTRO DEBITO SOVRANO

S&P ha declassato il nostro debito sovrano (tanto per capirci BOT, CCT, BTP) a BBBmeno, in pratica un livello appena  superiore a quello dei titoli "Junk", quelli che nei circuiti finanziari internazionali sono considerati "spazzatura". Il governo ha subito dichiarato che "non è una bocciatura". Ho già scritto in varie occasioni che è assurdo che i destini dei popoli siano affidati al giudizio di tre società di rating di origine statunitense, soggetti privati e sulla cui onestà intellettuale non scommetterei un euro, ma purtroppo il loro giudizio conta e quando c' è un declassamento c'è un aumento dei tassi sulle nuove emissioni e una perdita i valore delle emissioni in corso. Sembra di essere tornati ai tempi di Silvietto nostro. La crisi? Dove è la crisi? i ristoranti sono pieni.............. Il quale Silvietto, nella veste di Carlo VI di Francia in versione "fou", ieri ha dichiarato che per far ripartire l'economia "bisogna abbassare le tasse". A parte il fatto che quelle che lui chiama tasse sono imposte, vorrei ricordargli che lo diceva anche venti anni fa. Di tempo ne ha avuto........... Del  resto anche ad Imola, ai tempi, c'era uno che si credeva Napoleone e gli infermieri si raccomandavano : ditegli sempre di sì, dategli ragione se no si arrabbia. L'ineffabile ministro Angelino Alfano, da parte sua, ha dichiarato ieri che "Roma è una città sana" Questi o sono scemi o vogliono continuare a prenderci per i fondelli. E' vero che anche sul TITANIC l'orchestra suonava mentre la nave si inabissava, ma i passeggeri di terza classe si accorsero subito che i primi a morire sarebbero stati loro. "Intelligenti, pauca."...............dicevano duemila anni fa" E poi dicono che non serve a niente aver studiato un po' di latino.

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