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venerdì 26 novembre 2010

LA FINANZIARIA, IL 5 PER MILLE IL DEBITO PUBBLICO

Tra i provvedimenti più ottusi della finanziaria in corso di approvazione, e che passerà alla storia come quella che certifica lo sfascio del Paese, c'è la riduzione di tre quarti dei fondi destinati al 5 per mille( da 400 a 100 milioni di euro).
Gli enti interessati sono in rivolta, più che giustificata a mio avviso. Sulla stampa di oggi c'è un appello congiunto del FAI, del WWF, di ITALIA NOSTRA, ma tutto il terzo settore è in subbuglio per gli effetti che il provvedimento avrà sulle attività di migliaia di enti e associazioni.
Provvedimento ottuso e miope, dicevo, per una serie di considerazioni:
a) i beneficiari del 5 per mille sono tutti enti e associazioni che operano in settori dove il "volontariato" è il motore delle persone che vi si impegnano e che suppliscono all'intervento pubblico che sarebbe enormemente più costoso e enormemente meno efficace. Io sono favorevole da sempre e senza alcun tentennamento al 5 per mille che, per quanto mi riguarda, devolvo alla Fondazione Grigioni per il morbo di Parkinson mentre mia moglie lo devolve all'Associazione Italiana per la ricerca sul cancro
b) le cifre in gioco sono ridicole rispetto alla mole del debito pubblico e  alle dinamiche della sua formazione. Basta riflettere sul fatto che nei primi nove mesi  del corrente anno il debito pubblico è passato dai 1.763 miliardi del dicembre 2009 ai 1.844 miliardi di fine settembre 2010,  cioè è cresciuto di 81 miliardi., vale a dire di 300 milioni al giorno.In poche  parole si distrugge l'attività meritoria di migliaia di associazioni e di centinaia di migliaia di volontari meritevoli di ogni stima e rispetto per un giorno di debito pubblico. Nessuno ormai riflette più sulle cifre e sui rapporti tra le cifre. Io sì e trovo vergognosa la misura proposta dal governo (e Tremonti non dica che lui non lo sapeva e che si adopererà per ripristinare la vecchia cifra), tanto più vergognosa perchè quei 300 milioni sono già stati spesi per implementare il fondo destinato alle scuole paritarie o confessionali nonchè alle università non statali. E allora forse si capisce perchè la CEI ed il cardinal Bertone siano stati sempre molto comprensivi nei confronti dell'attuale presidente del consiglio, uomo della Provvidenza, la cui condotta avrebbe dovuto essere invece fortemente criticata dalla gerarchia della chiesa cattolica. In altre occaioni ho definito la Chiesa come l'Istituzione più cinica degli ultimi duemila anni ed in continuazione mi vengono forniti elementi  a sostegno del mio giudizio
c) l'aver pensato a tagliare il 5 per mille conferma che il ministro dell'economia sta raschiando il fondo del barile e che siamo alla frutta, anzi all'amaro, e che ci troviamo nella posizione migliore perchè la speculazione internazionale attacchi il nostro debito sovrano con conseguenze facilmente intuibili.
Tutto si lega e i nodi stanno venendo tutti al pettine. Chi ci può salvare? Nessuno, a mio avviso anche perchè l'opposizione di centrosinistra è, nelle sue varie componenti, in forte difficoltà a tradurre in iniziativa politica la percezione delle linee tendenziali sopradescritte. Forse ci può salvare Draghi con il concorso di Montezemolo ma non certo i politicanti di mestiere, numerosi in tutto l'arco dello schieramento politico

4 commenti:

  1. Draghi, per carità, abbiamo avuto l'esperienza di Ciampi, dr. mi spieghi il debito pubblico, non l'ho mai capito.

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  2. Oh Cristo, signor anonimo, Lei mi mette in difficoltà. Non saprei da dove cominciare per spiegarLe il debito pubblico. Facciamo così: Lei abbia la bontà di leggere i quasi trecento post del mio blog, una buona parte dei quali dedicata ad argomenti economici ed in primis al debito pubblico ed alla sua gestione. Poi ci risentiamo.
    Mi duole non essere d'accordo con Lei nel giudizio su Ciampi che reputo aver salvato l'Italia sia come Presidente del Consiglio che come Ministro dell'economia che come Presidente della Repubblica. E lo stesso vale per Draghi, che reputo essere il solo o tra i pochissimi in grado di prendere il timone del Titanic.
    Arrivederci a presto, mi auguro. Ci conto. E la ringrazio di seguire il mio blog
    Alberto Pirani

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  3. non ho mai apprezzato gli anonimi,che non ci vogliono mettere la faccia.Io che sono un neofita,gli suggerisco:-"vadi",direbbe Fantozzi,su Wikipedia-"...per debito pubblico si intende il debito dello Stato nei confronti di altri soggetti...ecc."Poi studi di più.
    Basta con la bava alla bocca;preferisco il metodo socratico.

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  4. Egregio Sig.Pistritto, Lei è troppo duro nei confronti dell'anonimo di cui al primo commento.Il quale, per il solo fatto di leggere il mio blog, dimostra interesse ad approfondire le proprie conoscenze e intelligenza di fondo. Resto a disposizione del citato anonimo per ogni approfondimento che si rendesse necessario.

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