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lunedì 20 giugno 2011

IL QUADRO POLITICO

Dopo Pontida il quadro politico é ancor più desolante.
La Lega, guidata da un leader con evidenti limiti fisici e divisa tra la sua componente di"lotta" che invoca la secessione e quella di "governo" che pone ultimatum ma non ha il coraggio di staccare la spina.
Un presidente del Consiglio sempre più stanco che anche visivamente é lo specchio di una stagione al suo epilogo e che sembra non credere più nemmeno lui a quello che fa e a quello che dice.
Una parte del PDL (Alemanno, Polverini) che si smarca; un'altra parte che sta a guardare come finisce
I responsabili che non sanno più se gli conviene esserlo o meno
Un Presidente della Repubblica unico vero garante delle Istituzioni sempre più solo a difendere la Repubblica
Una opposizione che non riesce a trovare unità di intenti
Il ministro Tremonti che da eroe nazionale è passato in una settimana al ruolo del capro espiatorio di tutte le difficoltà del Paese
La successione a Draghi non ancora definita.
La confindustria sempre più preoccupata che teme sopra ogni cosa il giudizio dei mercati.
I mercati che hanno già dato un segnale oggi con flessioni diffuse di tutto il listino
La sensazione che si pensi che tutto possa continuare come prima
Ho già scritto in passato che il nostro Paese sembra il Titanic che corre incontro inconsapevole al suo iceberg
Sarò un pessimista cronico ma io la vedo così

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