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giovedì 9 giugno 2011

THE MAN VHO SCREWED AN ENTIRE COUNTRY

L'Economist non può certo esssere accusato di avere una linea editoriale "di sinistra", anzi è considerato uno degli organi di informazione di magggior peso tra quelli definibili "latu sensu" conservatori. L'Economist è questo ma da sempre ha espresso giudizi particolarmente pesanti sul nostro premier. Qualche anno fa lo definì "unfit" a governare il Paese, nel 2006 titolò "é ora di licenziarlo, nel 2008 titolò "mamma mia"è tornato, ma ora il giudizio è ancora più pesante. In uno speciale di 16 pagine dedicato ai 150 anni del nostro Stato unitario lo ha definito l'uomo che "screwed" il suo Paese. Se si consulta un qualsiasi dizionario inglese-italiano, la traduzione più aderente del verbo to screw é fottere. Sulla nostra stampa è stata riportata una traduzione più leggera, fregare. Quindi Berlusconi é, secondo l'autorevole settimanale inglese, colui che ha fottuto o fregato il suo Paese. Screw significa, per la verità, anche coito o, con linguaggio meno forbito, beh........... non c'é bisogno che lo dica.
L'Economist lo definisce un disastro e pone in evidenza tre elementi che giustificano  l'accusa di aver   fottuto il Paese:
a) la saga del bunga bunga
b) le innumerevoli vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto
c) il totale disinteresse per il benessere economico del Paese
Io ci aggiungo quello di aver spaccato il Paese, aver alimentato un clima di odio, altrochè partito dell'amore, e di aver raccontato balle da quasi vent'anni con la piena consapevolezza di raccontarle. Un magliaro, in defnitiva.
Ora sembra che anche quella parte degli italiani che hanno creduto alle favole si sia svegliata, ma diamo all'Economist quello che è dell'Economist. E diamo a chi scrive, molto meno autorevole, ovviamente,  quello che è di chi scrive. Ce ne eravamo accorti da tempo che stava fottendo l'Italia e l'abbiamo detto, e scritto, da altrettanto tempo. Sono andato a rivedere alcuni articoli che ho scritto in passato ed ho rintracciato 32 etichette "Silvio Berlusconi". Di quello che ho scritto sono particolarmente soddisfatto di averlo paragonato al pifferaio di Hamelin e di aver trovato assonanze tra Carlo VI di Francia e il nostro.
Mi si obbietterà: è il solito antiberlusconismo. Ebbene sì, ritengo l'antiberlusconismo una pregiudiziale e imputo alla sinistra di aver pensato, in una certa fase, di poter dialogare con il nostro.

3 commenti:

  1. il magliaro è anche un millantatore,che è la specie più pericolosa che possa esistere sulla terra.E' un bugiardo per natura,"qui lo dice e qui lo nega".Questi personaggi incantano;ma l'innamoramento per gli italioti è storicamente durevole per circa 25 anni.Fu cosi' per Mussolini,poi per Andreotti,poi per Craxi;scommetto che finirà con il lancio delle monetine,dalle casalinche di Voghera tradite dal bungabunga del signore "per bene" in doppio petto.Quello che mi schifa invece, sono le risate condite di applausi che continua a ricevere durante le adunate dei giovani borghesucci rampanti e dei loro genitori e nonni.
    La grassa e parassitaria burghesia italiana è sempre rimasta fadele a questi tragici personaggi politici.
    Totò diceva : "...e io pago..."- Prepariamoci anche stavolta a farlo-

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  2. Sono assolutamente certo che verremo chiamati presto a "pagare". Toccherà come al solito ai ceti medi a reddito fisso. Poi tra altri 40 o 50 anni arriverà un altro personaggio simile a Mussolini o a Berlusconi e l'Italia ci ricadrà un'altra volta. Ma io non ci sarò; è un problema che riguarderà i giovanissimi di oggi e le future generazioni.

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