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sabato 31 marzo 2012

GLI HEDGE FUNDS - LA SPECULAZIONE INTERNAZIONALE

Ci si chiede se dopo quattro mesi di governo Monti siamo usciti dalla situazione di emergenza per quanto riguarda il nostro debito pubblico e possiamo navigare in acque più tranquille. La mia risposta è no e vale per noi , per tutti i paesi del sud della  Unione Europea ma anche per i Paesi apparentemente più solidi finanziariamente. Perché? Perché a livello internazionale operano migliaia di banche o fondi speculativi il cui unico scopo è far soldi manovrando soldi, attaccando i debiti sovrani dei Paesi più in difficoltà, cogliendo come sciacalli i momenti di debolezza di questa o quella economia. Quando si dice "i mercati ci osservano" ci si riferisce a questi organismi tra i quali gli hedge funds fanno la parte del leone.
Cosa sono gli hedge funds? Sono fondi speculativi nati negli Stati Uniti all'inizio degli anni '50. La legge statunitense prescrive che abbiano un capitale di almeno 1 milione di dollari o entrate nette superiori ai 200.000 dollari. I soci non debbono superare il numero di 99. Al di là di questi modesti vincoli gli hedge funds possono fare praticamente tutto. Vendere allo scoperto, utilizzare tecniche di gestione di finanza avanzate, concentrare le operazioni su pochissimi titoli, avendo nei loro statuti previsto che i gestori abbiano in pratica carta bianca. Elemento rilevante è che i gestori  sono anche investitori nel senso che investono nell'attività del loro fondo capitali propri. Gli hedge funds sono quanto di più speculativo la finanza internazionale abbia finora inventato. A titolo esemplificativo segnalo che il fondo LTCM, fondato nel 1994 da due matematici statunitensi ai quali fu conferito il premio Nobel per l'economia nel 1997 per l'applicazione di modelli matematici nella gestione del fondo stesso, pochi anni dopo falliva con  grosse perdite per chi aveva investito .
In Italia i fondi speculativi  sono stati introdotti con decreto 228/1999 e debbono avere le seguenti caratteristiche:
- numero di partecipanti inferiore alle 200 unità
- investimento minimo 500.000 euro
- divieto di sollecitazione pubblica alla sottoscrizione
- il regolamento del fondo deve menzionare la rischiosità e che esso viene gestito in deroga alle norme fissate da CONSOB e da Bankitalia 
Si capirà quindi che, data la estrema libertà di azione e la mancanza di regole, i gestori di tali fondi sono portati in tutto il mondo a comportarsi come pescecani che quando vedono l'odore e il sangue dei soldi si avventano sulle vittime senza alcuno scrupolo e senza alcuna regola morale.
Se poi si pensa a quanto guadagnano i gestori dei fondi più aggressivi si capirà che non c'è niente e nessuno al mondo che possa ritenersi immune dal pericolo di essere attaccato.
A titolo esemplificativo riporto i guadagni di alcuni di questi "managers"nel 2011
- Raymond Dalio , gestore del fondo Bridgewater Associates, 3,9 miliardi di dollari. Avete letto bene: 3,9 miliardi
- Carl Icahn gestore della Icahn Capital Management, 2,5 miliardi di dollari
- James Simons, gestore di Renaissance Technologies Corp, 2,1 miliardi
Complessivamente i primi 25 "gestori" hanno portato a casa 14,4 miliardi di dollari. Ma anche per loro c'è stata crisi: nel 2010 i miliardi erano stati 22.
Cosa si dovrebbe fare per sottrarre le economie, gli stati e i popoli ad attacchi di questo genere di "operatori". Una cosa sola: vietarne l'attività. Ma state tranquilli nessuno negli Usa o in Gran Bretagna o a Hong Kong o a Singapore lo farà
Ecco perché non si può star tranquilli ma avere come capo dell'esecutivo Monti invece di Berlusconi aiuta comunque a non sentirsi i primi della lista. Ma basta un passo falso e .................

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