Visualizzazioni totali

martedì 11 dicembre 2012

LE INIZIATIVE EDITORIALI SEI NOSTRI MAGGIORI QUOTIDIANI LE DOMANDE DELLA FILOSOFIA IL POTERE CESARE GERONZI SILVIO BERLUSCONI

Le "domande della filosofia" uscite sabato in allegato a Repubblica trattano un tema, "il potere", che è centrale nella storia umana, basti pensare a Shakespeare.
E trovo una strana coincidenza il fatto che, contemporaneamente, sia uscito il libro di Geronzi e Silvio Berlusconi abbia annunciato la sua "ridiscesa" in campo.
Cosa è il potere e perché si lotta per il potere?
Non è questa la sede per trattare compiutamente un tema del genere. Del libro di Geronzi finora ho letto solamente le ultime pagine, influenzato forse dalla intervista della Annunziata.
Vorrei sottoporre alla Vostra attenzione un passaggio che riporto "pari pari":

Carisma. Parola dai  sacri rimandi, Lei ha avuto carisma? chiede Mucchetti

Si, lo ho avuto. Senza carisma non avrei potuto guidare migliaia di persone. Ma stavamo dicendo del potere. Il potere bisogna anche conservarlo. E si riesce soltanto se se si é capaci di essere educati ma franchi quando gli spazi per il compromesso svaniscono, e di mantenere la parola. Se un giorno qualcuno chiederà a Nanni Bazoli: "Ma Geronzi é mai venuto meno ad un impegno che ha preso con Lei? questo qualcuno si sentirà rispondere: "Mai". Se questo qualcuno chiederà a Berlusconi: "Ma Geronzi, le ha mai detto di no? questo qualcuno si sentirà dire: "Me lo ha detto più volte e non su affari da poco: su Mediobanca e  sulla RCS.

Berlusconi talvolta è un grande bugiardo, continua Mucchetti

Vogliamo togliere l'aggettivo grande? Ed in ogni caso sarebbe sincero. E se qualcuno andasse da D'Alema..
Qui la fermo, interrompe Mucchetti, nel corso del nostro lavoro ho incontrato D'Alema e alla fine gli ho chiesto. Ma Lei, Presidente D'Alema, che cosa pensa di Geronzi? E lui: Si accorgerà che è migliore della sua reputazione
.
Il libro finisce. Ma il potere? chiede Mucchetti

A 77 anni ho scoperto che la lontananza dalla funzione che dà il potere regala l'opportunità di capire e di fare , con un rappresentante di quel contropotere che vuole essere la stampa, un libro sul potere come questo. La vita è strana

Grande Geronzi, un'aquila reale che tutto ha visto, tutto ha abbracciato, tutto ha capito e che vola alto come nessun altro.
L'ultima volta che l'ho visto, 20 anni fa, nel palazzo di Milano dove il Banco Roma aveva sede, mi disse sorridendo "ciao" - allora gli servivo - ma ci vidi, in quel sorriso, anche stima nei confronti di un vaso di coccio che si è trovato in una certa fase della sua vita a doversi destreggiare tra vasi di ferro, e che ferro, e ci è riuscito conservando sempre la schiena dritta e il cervello sveglio  
Altra cosa, ovviamente, il giudizio dell'operato del Geronzi banchiere che è stato uno dei principali responsabili dello stato delle cose nelle quali il Paese si trova alla fine del 2012.

Nessun commento:

Posta un commento