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sabato 8 dicembre 2012

SOTTO QUELL' ALBERO

Sotto quell'albero abbiamo passato un tempo lunghissimo. Erano quarantacinque anni che non lo facevamo, forse non  l'avevamo mai fatto, ma da qualche tempo era un'esigenza sempre più forte, per tutti e due. Quella di trovarci sotto un albero, da qualche parte dell'universo, dopo il mancato incontro di allora, quaranta e più anni di silenzio assoluto da parte entrambi, poi una casuale ripresa di contatti che solo Internet poteva assicurare e un progressivo consolidamento della reciproca conoscenza, con contatti mail sempre più frequenti, qualche telefonata, e un epistolario sempre più fitto di reciproci interventi. Una corrispondenza quasi giornaliera, un confronto sereno tra due visioni diverse ma poi,  alla fin fine, lo scopriamo ogni giorno, convergenti. Non ci siamo più rivisti dai tempi dell'Università, anche adesso rimandiamo come se  temessimo la fine di un sogno.
Arrivo che lei è già lì; ci scambiamo un ciao un po' imbarazzato, frutto anche di antiche timidezza mai completamente risolte in entrambi.
Dimmi, hai visto il Lohengrin (ero sicuro che sarebbe stata questa la prima domanda)
Certo che l'ho visto
Sei fortunato, riconoscilo, ti cade tutto a fagiolo
In effetti, ma Lei alla fine muore
Quello é teatro,. siediti mo ben qua
Hai avuto paura stamattina?
Si Tre indizi fanno una prova
Quando te ne sei accorto? al secondo indizio. C'era qualcuno che diceva"Sono un inetto" e parlava di nubi nere. Una persona giovane, sensibile, incerto, pieno di dubbi. Lei non c'era ma la sua presenza dolente si sentiva. Comunque me ne ero accorto prima, te l'ho detto. E stamattina il terzo.
Ci siamo seduti sotto quell'albero e abbiamo cominciato a confrontarci. Seduti, con gli occhi bassì. Solo quando chi ascoltava constatava che i linguaggi erano diversi ma in fondo comuni, un lieve cenno del capo in segno di approvazione. Siamo andati avanti per un tempo infinito. poi ci siamo alzati con la convinzione che sulla "ragion pura" avevamo messo a punto un sacco di cose da approfondire. Per la critica della ragion pratica ci vediamo domani?
Sì ma tu sai che c'è un'emergenza da qualche parte. C'è gente che aspetta.
Aspetteranno. E poi tu oggi hai "Lafaniglia. Ti sei pentito?
No pentito no, ma sai, mi avevano detto: il blog può diventare lo specchio della tua anima. Nato ad Ostra dove"quello che costa costa basta che costi poco" vissuto a Genova dove hanno una fama analoga........................, hanno risparmiato anche sul vetro. A domani, Fannie. L'avevi capito?
Certo che l'avevo capito. Ci vediamo domani. Giornata buona-Anche a te.



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