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giovedì 24 gennaio 2013

DERIVATI: TANTO TUONO' CHE PIOVVE

 Sui derivati ho scritto copiosamente in passato mettendo in evidenza i gravi e difficilmente valutabili rischi intrinsechi che le operazioni incorporavano. Avevo lanciato più volte il "red warning". Vi riporto le date in cui ho pubblicato gli articoli più significativi;
- 17 Marzo 2012
- 26 e 30 Aprile 2012 nei quali cominciavo a quantificare il rischio derivati a livello sistema in circa 200 miliardi. Ora l'inchiesta del "Fatto"parla di 193 miliardi complessivi
- 1 Ottobre 2012 nel quale cercavo di spiegare il tipo di approccio che le banche usavano nel proporre la stipula dei derivati alle aziende e agli enti pubblici
- 8 Giugno 2012 e 20 Giugno 2012
- 13 Luglio 2010 nel quale commentavo i dati sul debito pubblico aggiornati a fine Maggio 2010
- addirittura un post del 21 Marzo 2009 nel quale affrontavo il tema delle cause della crisi
Comunque la mia idea di fondo è stata sempre quella di non fidarmi di Tremonti e di chiedere trasparenza che invece non emergeva mai.
Ovviamente sono obbligato a rimandare a quei post chi fosse interessato ad approfondire  In questa sede mi limiterò ad autocitarmi in alcuni passaggi che mi sembrano importanti per una migliore comprensione delle problematiche
- nel post del 17 Marzo 2012 scrivevo " il debito pubblico è una voragine ed auguriamoci che non siano stati fatti artifici contabili o impostate operazioni derivate per nascondere la realtà che è già                                                                                                                                                                                                                                             tragica così come appare"..................."oggi 17 Marzo la stampa conferma quello che avevo già anticipato cioè che all'inizio di Gennaio il nostro Paese ha rimborsato a Morgan Stanley 3,4 miliardi di dollari -  2,5 miliardi di euro - a chiusura di derivati impostati negli anni 90 perché per l'Italia era diventato meno costoso cancellare i contratti piuttosto che rinnovarli"......Quei derivati sembra fossero stati impostati da Draghi quando era direttore generale del Mintesoro. Di qui lo scarsissimo rilievo che è stato dato alla notizia"                                                                                        
L'argomento sembrava  interessare nessuno all'interno dei "mass media". Solamente Milena Gabanelli aveva fatto una memorabile inchiesta portando in trasmissione degli esperti che avevano spiegato in maniera sufficientemente chiara anche ai non addetti ai lavori come vengono montate queste operazioni e quali rischi contengano.
Ora, finalmente, dopo una meritoria inchiesta pubblicata da "Il fatto Quotidiano" nel numero di lunedì scorso, si sono accesi  i riflettori sui derivati e ne è emerso subito che un derivato acceso con la giapponese "NOMURA"ha praticamente azzerato il patrimonio di una banca con oltre cinque secoli di storia come il Montepaschi  e non si sa se è finita. Il nuovo Amministratore Delegato, Viola, ha dichiarato che ora la banca è "pulita"; anche prendendo per buona l'affermazione di Viola, siccome le operazioni non venivano registrate e venivano fatte "over the counter" niente esclude che in qualche altra cassaforte si scopra qualche altro contratto.
E io temo che anche il tesoro sotto la lunghissima gestione di Tremonti che ora fa il "saputello"ma é il principale responsabile dello sfascio dei conti pubblici., abbia fatto operazioni similari. Berlusconi in questo come in molti altri campi non capisce niente ma bisogna riconoscergli che a "vendere"falsa informazione è insuperabile maestro.
Perché é grave quello che è successo a Siena? Perché ha immediatamente minato a rimesso in discussione il giudizio largamente più positivo rispetto ad anno fa sul nostro Paese che la gestione Monti aveva saputo conseguire. Ed è grave perché i vertici del MPS hanno fatto l'operazione con NOMURA "over the counter". Cioè l'hanno fatta senza passare dal Consiglio di Amministrazione e senza contabilizzarla. Banca d'Italia ha ragione a dire che è stata ingannata ma io mi chiedo: come ha fatto il sistema bancario a nominare Mussari a capo dell' ABI? Nell'ambiente ad alto livello e anche a meno alto si sa tutto di tutti, possibile che non ci fosse un altro nome meno a rischio?
Come finirà? Io penso che il Monte si salverà con l'emissione prevista a brevissimo dei "Tremonti bonds" ma dovrà fare una inversione ad U nella gestione. Profumo e Viola sono persone competenti per cui sono meritevoli della massima stima, però intanto a farne le spese sono gli azionisti del MPS, che hanno visto falcidiato il valore del titolo, i dipendenti cui verranno chiesti sacrifici e esuberi, i clienti, la città di Siena, il Paese nel suo complesso: " trasparenza" e "moralità" sono i due cardini sui quali poggia l'unica possibile  chance di ripresa del Paese nel suo complesso.
Altrimenti, come ha dichiarato ieri  Squinzi, Presidente di Confindustria, il Paese é destinato a vivere un sempre più inarrestabile declino.

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