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sabato 4 maggio 2013

IL MANUALE CENCELLI - CHI ERA COSTUI?

In questi giorni nei quali il nuovo governo ha preso vita, i media hanno usato spesso l'espressione "da manuale Cencelli"per rendere l'idea dei criteri con i quali sono stati attribuiti  gli incarichi ministeriali  tra le componenti del governo Letta, del bilancino - è l'espressione che preferisco - con il quale sono stati pesati i vari incarichi per una "equa" redistribuzione.
Ma perché si fa riferimento al signor Cencelli e, soprattutto, chi era costui?
Massimiliano Cencelli era un funzionario della Democrazia Cristiana che in occasione del congresso del 1967 della "balena bianca", che vide la nascita di una nuova corrente, quella dei pontieri (Sarti, Cossiga, Taviani), ebbe una intuizione che oserei chiamare "lapalissiana". Se la corrente aveva preso il 12% era conseguenziale che dovesse ottenere il 12% degli incarichi Incarichi che vennero pesati uno ad uno  - e qui sta il capolavoro di Massimiliano Cencelli - secondo una "tavola di conversione" eleborata  da lui stesso.
Che so! Un ministero dell' interno, importantissimo, equivaleva ad un ministero della pubblica istruzione + un ministero del bilancio + tre sottosegretari (ho fatto un esempio così per farlo)
Il tragico è che il "manuale Cencelli"apparve talmente perfetto, un algoritmo che nemmeno Google........, che fu applicato per decenni con soddisfazione piena di tutte le correnti dc e fu adottato anche per l'attribuzione di incarichi interni di partito, 
E sembra naturale che l'espressione venga riesumata per il governo dei Letta, chissà quella santa donna della Biancofiore quanti punti valeva.
Ma non si può chiederlo; non disturbate i manovratori..........stanno tutti leggendo e rileggendo il "manuale Cencelli" bestseller dell'anno, con buona pace dei cassaintegrati passati, presenti e futuri.

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