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giovedì 6 giugno 2013

ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

Da qualche giorno non scrivo su Banca delle Marche, sostanzialmente perché la situazione è di stallo in attesa dell'assemblea di fine Giugno che dovrà deliberare in merito alla sostituzione di Lauro Costa nella carica di Presidente di BDM.
Peraltro, seguendo le vicende di BDM da lontano fisicamente ma da vicino emotivamente, mi formo delle opinioni che si avvantaggiano della lontananza del mio punto di osservazione-
In punto apprendo dalle cronache locali che crescono le quotazioni come possibile Presidente di BDM del prof. Mario Baldassarri. In linea teorica, una candidatura ineccepibile:
Il prof. Baldassarri è nato a Macerata, quindi è del tutto omogeneo al territorio. E' nato nel 1946 ed è quindi relativamente giovane e ancora pieno di energie. E' socio autorevole della Fondazione CARIMA, ha un eccellente "curriculum" accademico. Dopo la laurea ha studiato all'M.I.T., insegna economia politica nelle università da oltre 40 anni , ha una solida esperienza politica nelle file della destra e infine del PDL, è stato viceministro dell'economia più volte, è massone - non lo neghi, professore - cosa che a Macerata e a Firenze non guasta. Perché Firenze? Ma perché a Firenze operava come capo dell'area finanza  del Montepaschi suo nipote, Luca Baldassarri, massone anche lui e salito recentemente agli onori, si fa per dire, delle cronache quando è stato arrestato a più riprese con l' accusa di essere, nella sua qualità di responsabile dell'area finanza del Montepaschi, a capo di quella associazione (a delinquere, dicono i magistrati) che prendeva una percentuale(del 5% si dice) su tutte le transazioni finanziarie che "metteva in piedi" sulla piazza di Londra o su altre primarie piazze finanziarie mondiali.
E, guarda caso, c'è un ennesimo "fil rouge" che lega massoneria, vicende del Montepaschi e vicende di Banca delle Marche (rossi o azzurri, per me pari sono, direbbe il "Don Giovanni" di Mozart). Il prof. Baldassarri è uomo di mondo ed ha già messo le mani avanti (io, se fossi in lui, le metterei anche dietro) , schernendosi che lui, di Banca delle Marche, sa poco, (professore, guardi che a dir le bugie si va all'inferno) e ponendosi la domanda retorica se non sia il caso  di verificare se Banca delle Marche è ancora "del territorio", visto che il 70% degli impieghi è stato fatto con operatori del settore immobiliare operanti fuori regione, in primis a Roma.
Da parte mia mi limito ad una semplicissima osservazione; premesso che nemmeno Eschilo è mai arrivato a sostenere  che le colpe dei nipoti debbano ricadere sugli zii, chi glielo fa fare, professor Baldassarri, ad accettare una carica che scatenerebbe le critiche di vasti settori di opinione pubblica, che la costringerebbe  a rallentare i suoi impegni romani. Eppoi, professore, non c'è mica bisogno di un'ulteriore conferma che il nostro paese - stavolta lo scrivo in piccolo - è l'iperuranio dell'inciucio. Abbiamo i Letta, Letta il vecchio e Letta il giovane, Baldassarri lo zio(nero) e Baldassarri il nipote(rosso) Colaninno padre, di qua, Colaninno figlio, di là.  Siamo "bipartisan", come suolsi dire con forbita espressione "up date".
La differenza non è tra destra e sinistra ma tra chi "c'è" e chi "non c'é"
Questo lo dico soprattutto ai numerosi amici marchigiani che mi scrivono accorate mail private.  "Non ci abbandoni" "tenga accesi i riflettori sulle nostre vicende" "lei è l'unico che ci fa capir le cose"
Io non vi abbandono, amici miei, continuerò ad esprimere le mie opinioni come ho sempre fatto anche perché, lo debbo confessare, mi diverto e siccome invecchiando si ritorna un po' bambini mi piace ritrovarmi nel ruolo del bambino di quella favola che alzò la manina e disse ".......ma il re è nudo" Io non vi abbandono ma anche voi........datevi una mossa, come si suol dire - con felice espressione - nella nostra, e sottolineo nostra, terra.                      

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