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lunedì 10 giugno 2013

ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

L'ultimo numero di "Cronache Maceratesi" contiene un articolo ben scritto ben fatto ben documentato sulla situazione di Banca delle Marche a firma Marco Ricci.
Il "cuore"del'articolo è questo: la Banca d'Italia alla luce di ulteriori elementi di valutazione sembra aver richiesto un aumento di capitale di 300 milioni e tutto cash. Ora, le fondazioni non hanno liquidità  per sottoscrivere la loro quota, il "territorio" è rimasto "scottato" e non ce la fa, rimane una sola alternativa, quella di una banca non marchigiana che toglierà le castagne dal fuoco e toglierà "governo" a chi ha amministrato finora, mi sembra con risultati perlomeno  discutibili.  Ma non ci sono altre soluzioni, come del resto avevo già scritto in alcuni precedenti post.
E prendo spunto dal commento critico all'articolo di Ricci fatto da uno dei lettori di cronache maceratesi per il quale ci sarebbe stato un complotto da parte di Bankitalia per sottrarre la banca ai marchigiani per invitarlo a riflettere. Non c'è nessun complotto di Bankitalia, alla quale si può rimproverare, come in molti altri casi, di essersi accorta in ritardo di ciò che stava accadendo all'interno dell'Istituto, di aver dato per l'ennesima volta il "nulla osta" alla nomina di un Direttore Generale moralmente non idoneo a guidare la banca, di non aver vagliato le nomine nel CDA e di non aver "vigilato" come era suo dovere istituzionale fare.
Ma se è successo quello che è successo è perché Voi soci, clienti, opinione pubblica marchigiana avete sempre guardato alle apparenze di BDM e poco alla sostanza. E adesso è tardi per intervenire a difesa della"marchigianità" dell'Istituto. Non è importante sapere se BDM rimane "marchigiana" o meno. E' invece estremamente importante che essa sia guidata da persone oneste e capaci.

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