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domenica 7 settembre 2014

LA QUINTA DI GUSTAV MAHLER

La quinta di Mahler è una delle sinfonie che amo di più. A parte l'adagietto con il quale inizia la terza parte, bellissimo e conosciutissimo da quando Visconti ne fece il filo conduttore musicale di Morte a Venezia, è tutta la sinfonia che raggiunge vette di altissima musica. Composta tra il 1901 e il 1902, più volte rivista, fu eseguita per la prima volta a Colonia nel 1904. Mahler, come molti musicisti, ebbe una vita breve(1860-1911) ma nei suoi pochi anni, con i parametri odierni, ci ha lasciato tesori preziosi che furono riportati alla luce, dopo che avevano rischiato un rapido oblio, da Leonard Bernstein. L'impianto della sinfonia è una sorta di percorso dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita, dalla disperazione alla gioia eterna. C'è tutta la WELTANSCHAUUNG tedesca in Mahler come in Wagner. Bisogna riconoscere che dobbiamo alla sensibilità del mondo di lingua tedesca capolavori assoluti come quelli che ci hanno lasciato Mozart, Beethoven, Bramhs,Wagner, Mahler(austriaco come Mozart) e tanti altri. Come questo abbia potuto convivere con il male assoluto del nazismo è cosa che non so ancora spiegarmi. Tornando alla sinfonia, essa si articola in tre parti: La prima parte inizia con una "Marcia funebre" in tonalità "do diesis minore"(una tonalità mesta, triste) seguita da un secondo movimento che riprende i temi del primo ma come se si fosse in presenza di un "risveglio" di energie, di vitalità, di vita. La seconda parte è costituita da un solo movimento, il terzo, un ampio "scherzo" di oltre 17 minuti nel quale (è Mahler stesso che lo lascia scritto nei suoi appunti) "è presente l'uomo nel suo splendore, al punto più alto della sua parabola vitale". La terza parte è composta da due movimenti, il quarto - il famosissimo adagietto - e il quinto, un Rondò finale (allegro-allegro giocoso-fresco) in tonalità re maggiore, una tonalità"aperta" "solare" "vitale" nel quale si dispiega un destino per l'uomo di luce e di gioia.
Grande sinfonia, la quinta, e grande compositore, Mahler. E ci aiutano a capire meglio la cancelliera Angela Merkel. Altrimenti, l'Unione Europea, cosa l'abbiamo fatta a fare?

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