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venerdì 19 settembre 2014

TUTTO SBAGLIATO TUTTO DA RIFARE(SESTO POST)

Riprendiamo il discorso sul "Che fare". Aggiungendo una notazione alle osservazioni già fatte. Mentre si verificavano cambiamenti del genere di quelli che ho molto sinteticamente descritto, la classe politica - nessun partito escluso - trascinava il Paese e lo faceva precipitare in una spirale corruzione crescente debito pubblico in crescita incontrollata, confronto politico trasformato in guerra per bande, nessuna "visione lunga" perché tutti impegnati a difendere il proprio "particulare". Poche le eccezioni: Ciampi, Prodi, Padoa Schioppa e pochi altri. Dell'uomo della Provvidenza e degli immani guasti procurati al tessuto morale del Paese ho già parlato.
La situazione attuale in sintesi è la seguente:
a) abbiamo enormemente perso di competitività nel confronto internazionale e siamo "usciti" da numerosi comparti
b) abbiamo un debito pubblico di quasi 2.200 miliardi di euro secondo solamente a quello della Grecia in percentuale sul PIL e secondo solamente agli USA in termini assoluti (il Giappone è un caso a parte perché il suo indebitamento è praticamente tutto interno).Nel contempo abbiamo una pressione fiscale ai massimi livelli e una evasione fiscale quantificata in circa il 25% del PIL. In termini più semplici le imposte gravano in maniera preponderante sui contribuenti che non possono evadere.
c) abbiamo una pubblica amministrazione male organizzata, sciatta e molto spesso corrotta
d) il governo Renzi ha finora il solo merito di aver fatto "resuscitare" politicamente Silvio Berlusconi (forse perché i due sono facce della stessa medaglia - cfr. i miei post che ho riunito sotto il titolo "Abbozzo di una teoria generale del potere in Italia")
e) il nostro sistema scolastico è progressivamente degradato negli anni ed oggi il livello medio di preparazione dei nostri studenti al termine del loro ciclo formativo è inferiore a quello di quasi tutti i paesi con i quali ci confrontiamo
f) il nostro sistema bancario è estremamente debole ed aver sottoscritto le convenzioni di Basilea senza averne valutato l'impatto pratico gli ha tolto ogni elasticità operativa.
g) abbiamo sottoscritto degli impegni nei confronti dell'Unione Europea che, allo stato, non possono essere onorati.
h) le nostre infrastrutture sono invecchiate e non sono ormai più all'altezza di un paese industrializzato.
i) il livello morale è quello che è
l) la delinquenza organizzata occupa molti spazi e molto territorio
Ho mescolato volutamente problematiche ed aspetti industriali, finanziari e morali perché si influenzano a vicenda e tutti concorrono a comporre il quadro generale.
segue
post scriptum: ho deciso di fare post relativamente brevi; basterà poi cliccare su "etichette" per leggerli o rileggerli ognuno di voi secondo le proprie abitudini.

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