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sabato 19 settembre 2015

BANCA DELLE MARCHE - IN STAND-BY DINAMICO

Definirei la situazione di BDM in questo mese di Settembre come "stand-by dinamico". Stand-by perché oggettivamente c'è una atmosfera di "sospeso" dietro la quale, peraltro, si intuisce un gran lavorio dei vari soggetti interessati:
- i commissari non possono prolungare oltre l'attesa per la ufficializzazione della soluzione trovata dopo due anni di commissariamento
- la procura della Repubblica non può chiedere altro tempo per indagare. Le indagini sono complesse ma di tempo ce ne è stato.
- i sindacati, anime candide, per far vedere che esistono e che si interessano hanno chiesto un incontro con i vertici operativi della banca "per avere chiarimenti sul piano di salvataggio". Il Direttore Generale Goffi "ha confermato la precisa volontà degli organi preposti (i commissari) di raggiungere una positiva conclusione entro l'anno."
Mi sembra un dialogo tra soggetti non molto svegli in un contesto da "gioco delle parti"  
Il mondo della politica e quello imprenditoriale tacciono per un motivo molto semplice: intorno a Banca Marche si era sviluppata una palude corruttiva che tutti coinvolgeva e che tutti legava tra di loro in un intreccio di reciproci ricatti: politici, industriali, figure istituzionali, a noodle inestricabile in cui a tutti conviene il silenzio ; hanno fatto parlare Gros-Pietro il quale ha parlato chiarissimo:
" gli azionisti hanno visto azzerato il capitale, i sottoscrittori di obbligazioni subordinate perderanno una parte del capitale investito (secondo me il 75%), i depositanti non subiranno perdite.
Intanto tutti i principali responsabili di questo "disastro"(io quantifico la perdita in un "range"tra i tre e i cinque miliardi) sono tutti felicemente a piede libero, in particolare l'ex Direttore Generale Bianconi il quale dovrebbe stentare ad arrivare alla fine del mese visto che non lavora e che è intestatario solamente di un bilocale a Norcia, dove è nato, probabilmente di provenienza ereditaria; ma dimenticavo le liquidazioni ipermilionarie. Ce la fa, dovrebbe farcela, anche perché ha la fortuna di avere una moglie ricca; la signora è intestataria di un cespite di 26 vani(una villa?) a Portocervo che, notoriamente, non è tra le località marine meno care. Vedremo gli sviluppi.
 
 

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