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lunedì 21 settembre 2015

GIUSEPPE E MARIA

Fino alla metà del secolo scorso le coppie lui Giuseppe lei Maria erano numerosissime(ad esempio i miei nonni paterni). Poi l'evoluzione della società, che da statica e fortemente ancorata a valori religiosi si è trasformata in una identità dinamica, aperta e con sempre minori vincoli, hanno fatto orientare le scelte dei genitori su nomi diversi.
Noi però una coppia di cari amici, lei Maria lui Giuseppe, li abbiamo. Nostri coetanei, si sono messi insieme che erano ragazzini, insieme hanno attraversato la vita, hanno avuto tre figli e recentemente sono cominciati ad arrivare i nipoti. Siciliani della provincia di Siracusa, hanno scelto di vivere gli anni dopo il lavoro nella bella casa di San Corrado di Noto, con l'ulivo al centro del giardino a significare l'ancoraggio alle radici, alla loro terra.
Ora Maria non c'è più, stroncata, dopo aver molto lottato e molto sofferto, da una forma virulenta di quella malattia che malgrado gli enormi sforzi continua a non voler farsi domare. E Giuseppe è rimasto solo davanti a quell'ulivo. Sì, ci sono i figli i nipoti, ma io so per certo che passerà la maggior parte del suo tempo accanto a quell'ulivo. Penso che andrò a trovarlo di tanto in tanto. E, davanti a quell'ulivo, ricorderemo Maria, ricorderemo noi stessi, e ci prepareremo. 
"Cura ut valeas et nos ames et tibi persuades te a me fraterne amari"
Alberto e Milena 

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