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sabato 31 agosto 2013

ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

Nel mio post del 29 Luglio 2012, nel quale commentavo l'uscita di scena del Direttore Generale Bianconi scrivevo queste testuali parole: "mi auguro soltanto che il bilancio della banca non riservi sorprese. Talvolta capita".
E se è capitato, come del resto avevo previsto: la semestrale esaminata ieri chiude con una perdita di 232 milioni dopo ulteriori rettifiche su crediti per 451 milioni. Se si sommano le perdite 2012(518 milioni) a quelle della semestrale, la perdita effettiva finora accertata si avvicina agli 800 milioni.
Banca d'Italia, vista la gravità della situazione e visto che il "Total Capital Ratio" è sceso abbondantemente sotto la soglia dell'8%(è al 6,64), ha temporaneamente commissariato la banca per due mesi ai sensi dell'art.76 del Testo Unico Bancario. Ritengo che la decisione dell'Istituto Centrale sia stata presa anche per non coinvolgere il Presidente Masera, insediatosi da poco, fino al perfezionamento dell'aumento di capitale sociale che, a questo punto, è più che mai necessario ed urgente.
E' finita? No, ritengo che ancora non sia stato raggiunto il fondo sia perché, secondo me, le rettifiche su crediti non sono terminate sia perché la crisi che continua a mordere soprattutto nel comparto delle piccole imprese farà aggiungere altro contenzioso, che in altri tempi si sarebbe detto "fisiologico", a quello enorme emerso dalle operazioni "over line"fatte dalla passata dirigenza (CDA e DG).
In questo contesto appaiono disarmanti le dichiarazioni del segretario della CGIL Benfatto che teme il rischio di perdita di autonomia della Banca che potrebbe compromettere il futuro dell'intera economia marchigiana.
Se l'autonomia , osservo io, ha prodotto i risultati che ha prodotto, forse sarebbe auspicabile l'intervento di un Gruppo esterno che operi con professionalità e, soprattutto, con onestà. 

4 commenti:

  1. Alberto ciao

    ma, per curiosità, quanto guadagnava Biancone? E quanto ha preso do liquidazione?

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  2. Dalle informazioni di cui sono in possesso risulterebbe uno stipendio annuo di 1,5 milioni e una liquidazione di 2,3. Va sottolineato che nel 2011 aveva concordato con il CDA l'interruzione del rapporto di lavoro seguita da una riassunzione dopo poche settimane Non so se i 2,3 milioni si riferiscono solamente all'ultimo anno o siano il totale di quanto incassato.

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  3. L'etica della responsabilità.
    Queste persone a mio avviso sono quelle che dovrebbero andare in carcere e poi buttare via la chiave.

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  4. Sono completamente d'accordo ma purtroppo non è così. Con buoni avvocati in carcere non ci si va, i soldi imboscati restano imboscati e finisce tutto a tarallucci. Se non si ritorna ad avere "paura" delle sanzioni - che dovrebbero essere pesanti e, soprattutto, irrogate celermente, no se ne esce.

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