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sabato 17 agosto 2013

LA DEMOCRAZIA E IL RICAMBIO DELLA CLASSE DIRIGENTE

In questi giorni stiamo assistendo al patetico tentativo dell'ex premier Berlusconi di ritornare a proporsi alla guida del Paese. Quegli aerei sulle spiagge con lo striscione pubblicitario "Forza Italia - Forza Silvio" sono talmente disarmanti che ogni commento è superfluo. Sembra di essere tornati alle spiagge degli anni sessanta con la pubblicità della cedrata Tassoni e della brillantina Linetti.
Quelle lacrime dal balcone di Palazzo Grazioli, poi, imbarazzanti non tanto per chi le ha viste quanto per chi le ha versate.
Assurdo poi il meccanismo attraverso il quale il cavaliere (decaduto) dovrebbe recuperare "l'agibilità politica": "la grazia".
Precisiamo: la "Grazia" è una forma di clemenza individuale che presuppone:
- un reato grave
- l'aver scontato lunghi anni di pena
- aver dato ampie e reiterate dimostrazioni di pentimento ( recita giornaliera dell'atto di dolore, il presentarsi in pubblico con il capo cosparso di cenere ecc.)
- richiesta motivata al Presidente della Repubblica il quale, dopo aver esperito le opportune indagini, la concede.
Cosa c'entra il caso di Silvio nostro con questo quadro non si capisce. Non ha ancora scontato un giorno di pena, manifestazioni di pentimento non se ne vedono, il reato commesso è grave ma la durata della pena breve, per cui............
E poi, ammesso che venga "graziato", con che faccia può riproporsi al Paese. E' come se Graziano Mesina volesse fare il ministro della Giustizia.
A me l'ex cavaliere ricorda quei soldati giapponesi dispersi in qualche isola del pacifico ai quali nessuno aveva detto che la guerra era finita. Ieri glielo ha detto Feltri ma bisogna insistere.
Bizzarra poi quella tesi secondo la quale, essendo stato votato da 10 milioni di italiani, praticamente ciò lo pone al di sopra della legge. La cifra di 10 milioni è quella sparata dagli esponenti del PDL. In effetti  il PDL ha avuto 7.332.972 voti alla camera e 6.829.587 al Senato; questo per amor di precisione.
Ma tutto ciò è solo una premessa perché il problema vero è un altro: in nessuna democrazia occidentale una leader politico rimane al potere per un periodo così lungo. La democrazia richiede ricambio, avvicendamento, osmosi.
Nel '94 - quando SB scese in campo - Presidente degli Stati Unirti era Bill Clinton al quale subentrò nel 2001 George Bush a sua volta avvicendato nel 2009 da Barack Obama
In Germania era cancelliere il vecchio Kohl al quale subentrò nel '98 Gerard Schroeder a sua volta avvicendato da Angela Merkel.
Nel regno Unito governava Major al quale subentrò nel '97 Tony Blair fino al 2007, poi Gordon Braun fino al 2010 e ora David Cameron.
In Francia nel '94 era ancora Presidente il "vecchio" Mitterand al quale subentrò nel '95 Chirac fino al 2007, poi Sarkosy fino al 2012  e dal 2012 Hollande.
Per cui, caro ex cavaliere, prenda atto del tempo che passa. Avremmo tutti un gran bisogno che di Lei non si parlasse più per un lungo periodo di tempo. Ci verrebbero risparmiate anche le esternazioni di Brunetta, della Biancofiore, di Cicchitto e della Santanchè. Pensi Lei che pace. Un accorato appello: Cavaliere (ex), ci faccia la grazia.

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