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mercoledì 6 ottobre 2010

IL DEBITO PUBBLICO

Non più tardi di ieri dedicavo un post al problema del debito pubblico e le mie valutazioni hanno trovato il conforto, ben più autorevole della mia persona, del Fondo Monetario Internazionale. Il quale, in un rapporto pubblicato nella serata di ieri, ci mette sullo stesso piano della Grecia tra i paesi a più alto rischio. Tra l'altro il FMI vede per l'Italia un deficit sul PIL a fine anno al 118,4 mentre secondo me sarà molto vicino al 120.  Nella classifica, se così vogliamo chiamarla, dei paesi più indebitati, al primo posto si colloca il Giappone con un rapporto deficit/Pil del 230 (ma il Giappone ricopre una posizione dominante nei mercati dell'est asiatico ed è leader in settori importanti quali l' elettronica, il settore automobilistico, quello cantieristico) seguito dalla Grecia con il 132( ma la Grecia è un paese piccolo che non conta niente nello scacchiere internazionale), poi veniamo noi  con il 118%, secondo me 120. Tremonti a stretto giro ha subito lanciato messaggi tranquillizzanti (e come  potrebbe fare altrimenti) ribadendo il concetto che il Pil non è il solo parametro, ma resta il fatto che la Germania, che conta più di noi, segue un orientamento diverso per cui ribadisco che ci aspettano finanziarie da lacrime e sangue. Se poi dalle urne - perchè si va a votare in primavera - uscirà un governo di centrosinistra, per l'ennesima volta saranno "le sinistre", come dice lui, a dover rimediare ai danni prodotti sempre da lui con il concorso attivo di Tremonti
Per chi volesse approfondire i dati sull'indebitamento, rimando al Corriere della Sera di oggi che riporta e commenta esaurienemente il documento.
Poi non diciamo che gli allarmi non erano giustificati

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