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sabato 21 maggio 2011

IL DEBITO PUBBLICO DELLA GRECIA

Al debito pubblico della Grecia ho dedicato due post: il primo, del 23 Aprile 2010 intitolato "I nodi vengono sempre tutti al pettine" e uno più recente del 26 Aprile di quest'anno.
In questo ultimo mese la situazione è cambiata: in peggio.
- FITCH ha ulteriormente ridotto il rating a B+
- le misure prese dal governo greco appaiono insufficienti ad arginare  il crollo
- nel contempo il malcontento sociale è sempre più forte
- i rendimenti dei bond emessi dalla Grecia sono ormai costantemente sopra il 16% ponendo il Paese nella stessa situazione in cui si trovano i singoli nei confronti degli strozzini
- la Grecia viene vista sempre di più come un Paese a concreto rischio default
- ieri il Ministro francese dell'economia, la signora Lagarde, in predicato per essere nominata direttore del FMI al posto di Strauss Kahn, ha dichiarato senza perifrasi che la Grecia è a rischio default. E' vero che la dichiarazione potrebbe essere strumentale proprio in funzione della nomina, ma che la Grecia sia sull'orlo del baratro è evidente ed indubitabile..
E se salta la Grecia, immediatamente si apre l'effetto domino. Standard e Poor's per mettere le mani avanti ieri ha tagliato l'outlook sul nostro Paese da stabile a negativo includendo implicitamente l'Italia tra i paesi a rischio. Tremonti ha subito dichiarato che l'Italia manterrà i suoi impegni( e cosa altro doveva dire) ma è evidente che si apre una nuova fase nell'area euro. Anche pechè la Germania non ha alcuna intenzione di correre in aiuto di  tutti i paesi in difficoltà considerato che l'opinione pubblica tedesca manifesta sempre più forte il malumore per aver rinunciato al marco.
Io queste cose le sto dicendo da tempo e non è per me alcun motivo di orgoglio constatare che gli allarmi non erano infondati.

1 commento:

  1. Caro Alberto, in realtà fa molta paura anche la situazione della Spagna che forse è sottovalutata dall'opinione pubblica. In termini di Pil è 5 volte la Grecia e ha chiuso a -11.1 nel 2009 e -9.2 nel 2010. Se cade la Spagna son dolori veri per tutti
    Michele

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