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martedì 19 luglio 2011

LE GUARENTIGIE DEI DEPUTATI E DEI SENATORI

Il nostro ordinamento, lo sappiamo tutti, prevede una rappresentanza costituita da 630 deputati e da 315 senatori. Il quadro é completato dai senatori a vita(ex Presidenti della Repubblica) e dai senatori nominati dal Presidente della Repubblica.( 5 al massimo)
L'art 68 della Costituzione regola le guarentige che tutelano i parlamentari e che riporto integralmente.
Art.68: "I membri del parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle proprie funzioni.
Senza autorizzazione della camera cui appartiene nessun membro del parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna ovvero se sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale é previsto l'arresio obbligatorio in flagranza.
Analoga autorizzazione é necessaria per sottoporre  i membri del parlamento ad intercettazione, in qualsiasi forma, di conversazioni e comunicazioni e a sequestro di corrispondenza"
Questo dice la Costituzione.
Sul primo capoverso nulla da eccepire. Nessun parlamentare può essere sanzionato per come vota e per quello che dice e scrive nell'esercizio della propria funzione.
Il secondo capoverso afferma invece il principio che un parlamentare non può essere arrestato, nè perquisito sulla persona nè nel proprio domicilio senza autorizzzazione della camera cui appartiene. Uniche eccezioni: una sentenza passata in giudicato (con i nostri tempi praticamente mai o dopo lunghissimo tempo) o nel caso sia stato colto in flagranza per un reato grave( lo trovano con la pistola fumante accanto al  cadavere della moglie, lo colgono con in tasca una mazzetta appena passata di mano)
L'autorizzazione é necessaria anche per sottoporlo ad intercettazione e per  sequestrargli corricpondenza-
In linea di principio anche queste tutele sono giuste, anche se è evidente la disparità di trattamento con i comuni cittadini,.per difendere il parlamentare dal pericolo che possa eesere accusato ingiustamente da avversari politici, da altri soggetti o da magistrati superficiali.
Le tutele sono giuste in linea di principio per la tutela in astratto del singolo parlamentare.
Sono molto meno condivisibili se vengono usate, come sono state sempre usate, a difesa della "casta"e a difesa di personaggi indifendibili.
E' per questo che la votazione sul deputato Papa é importante. Tutti quanti riconoscono che non c'é fumus persecutionis. Berlusconi lo vuol difendere "a prescindere" ed ha paventato come pericoloso precedente l'eventuale concessione della autorizzazione; chi ha minimamente a cuore la difesa delle Istituzioni non dovrebbbe avere dubbi sulla concessione.
Mi auguro che la votazione avvenga a scrutinio segreto; permetterà ai cittadini di conoscere quanti sono i deputati con senso delle Istituzioni e quanti sono quelli cui interessa solamente la difesa dei propri interessi e dei propri privilegi.

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