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domenica 29 gennaio 2012

LA MANOVRA DI MONTI - I BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA E DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE

La lotta all'evasione costituisce, lo sto dicendo da anni e sembra che ormai lo abbiano capito quasi tutti, uno dei pilastri sui quali poggia una corretta gestione dei conti pubblici e la possibilità concreta di attuare una politica di redistribuzione dei redditi, la quale, oltre a dare concretezza ad un principio costituzionale, è necessaria per realizzare una società più equa e con minori differenze sociali  nell'interesse generale perché una società più equilibrata è anche quella in cui ci sono minori tensioni e nella quale, in definitiva, si vive meglio
Sono quindi personalmente favorevole ai blitz, come ieri a Milano, che continuano ad individuare le aree di evasione che tutti conoscevamo ma che nessuno prima d'ora aveva  cercato di colpire, unica eccezione il ministro Visco, e che, se accompagnati da una quotidiana meno appariscente ma concreta attività della Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, contribuiranno a abbassare significativamente la ricchezza evasa. Ricordo che si calcola in 120 miliardi di euro l'anno la cifra sottratta alle casse dello Stato.
Sono quindi anche pienamente favorevole a utilizzare, come sembra il governo in carica voglia fare, quanto recuperato dalla lotta all'evasione per ridurre l'aliquota sul primo scaglione dal 23 al 20%. Ricordo che il primo scaglione colpisce i redditi fino a 15.000 euro il che comporterebbe un minor carico fiscale di 450 euro per tutti. Essendo l'IRPEF una imposta per scaglioni è ovvio che il beneficio fiscale lo avrà anche chi ha un reddito di 25.000 euro che pagherà sui primi 15.000 il 20 e non il 23  mentre sui rimanenti 10.000 pagherà, come adesso, il 27%.
L'altro pilastro è la lotta a sprechi e corruzione e anche su questo mi sembra che il governo abbia iniziato ad operare anche se di strada da fare ce ne è molta.
E che l'operato del governo sia nel giusto ce ne danno testimonianza:
a) il ritrovato prestigio internazionale del nostro Paese
b) le minori tensioni nella gestione del debito pubblico. Il famigerato spread è sceso a circa 400 punti base (leggasi centesimi) e penso che scenderà ulteriormente nelle prossime settimane; l'asta dei BOT di questa settimana è andata benissimo nel senso che la domanda è stata sufficientemente sostenuta e i tassi scesi sotto il 2%. Ricordo al riguardo che è essenziale per noi che i tassi si abbassino il più possibile per ridurre il peso degli interessi su un debito di1.900 miliardi oltre ai circa 70 di debiti verso fornitori emersi solo recentemente
c) le liberalizzazioni non produrranno effetti diretti di grande rilievo ma servono a liberare il Paese dalle mille vischiosità entro le quali si trova impelagato.
d) stesso obbiettivo hanno le semplificazioni.
Ora il governo ha di fronte un'altra sfida: quella di riordinare, d'accordo con le parti sociali, i contratti di lavoro;  riordino propedeutico a dare inizio ad una politica di reindustrializzazione del Paese che sola può offrire opportunità di lavoro ai nostri giovani
Ma che il governo si muova bene lo dice meglio di ogni altro l'esito del sondaggio che RADIO PADANIA ha fatto presso i propri ascoltatori. Bene, il 78,5% degli ascoltatori  approva l'operato del governo malgrado gli anatemi di Bossi e compagni di merende. Il sondaggio è stato fatto sparire dal sito ma ormai di tutto qullo che si fa resta traccia quindi piccoli sotterfugi  o piccole furbizie non servono
La gente forse comincia ad accorgersi che è meglio affidare le proprie sorti a persone serie e competenti piuttosto che ai venditori di fumo e di slogan.
Vedremo il seguito di tutto, ci cono ancora mesi delicati da affrontare, ma la stessa FITCH, l'Agenzia di rating che in settimana ci ha rimandato indietro di due caselle,  ha affermato che senza Monti sarebbe stato peggio. Dobbiamo convincerci tutti che tre mesi fa eravamo su l'orlo del baratro e che se non ci siamo finiti lo dobbiamo al Presidente della Repubblica che è intervenuto con energia e al quale dobbiamo imperituro ringraziamento, lo stesso che dobbiamo al Presidente Scalfaro che, in epoca più lontana, ha difeso la Costituzione e la democrazia dal tentativo autoritario che si stava sviluppando.

2 commenti:

  1. sono pienamente d'accordo con quello che dici caro Pirani

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  2. Mi fa piacere, caro anonimo, perché vuol dire che non scrivo fesserie e che le persone con la testa sul spalle sono molte di più di quello che sembri.

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