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mercoledì 27 febbraio 2013

ELEZIONI 2013 - QUALCHE ULTERIORE VALUTAZIONE "A TIEPIDO"

Ieri ho trascorso il  pomeriggio nei locali del liceo artistico di Busto che ospitava quattro  seggi (34-35-36-37). Ero rappresentante di lista.
Alcune notazioni:
a) ai seggi tanti giovani come scrutatori o come Presidenti. Giovani svegli, preparati, intelligenti tutti consapevoli che i loro studi, i loro progetti in questo Paese, in questo momento, gli studi servono a poco, i progetti rimangono sogni.
E questa è la maggiore responsabilità che noi adulti abbiamo nei loro confronti, abbiamo scippato loro il futuro ma sembra che in pochi ce ne rendiamo conto e ce ne assumiamo le responsabilità. Anzi chi ha più responsabilità non ci pensa proprio
b) il numero del tutto irrilevante di preferenze espresse alle regionali. E' un fenomeno comune a tutti i partiti ed ha un solo significato. Il distacco tra coloro che "fanno politica" e i cittadini è talmente profondo che nessuno dei candidati è conosciuto, è stimato, merita un sostegno particolare. La gente vota perché è preoccupata, vota frastornata, ma non sa niente dei candidati, li accomuna.
c) non si è capito ancora  bene, da parte dei partiti "tradizionali", cosa significa il successo elettorale dei grilini. I discorsi di Alfano, di Berlusconi, di Bersani dimostrano che non hanno capito niente, ma proprio niente
d) in Lombardia si è confermata l'egemonia del centro destra. Questo la dice lunga sulla debolezza del centrosinistra. Se il centrosinistra non riesce a vincere contro il duo Bossi/Berlusconi, due impresentabili sotto tutti i punti di vista, non capisco proprio quando mai e come potrà mai vincere
Queste alcune  riflessioni "a tiepido"
Quelle definitive le farò "a freddo", come è metodologicamete giusto fare.

3 commenti:

  1. Ciao Alberto.
    Come al solito condivido, ma penso che anche noi dovremmo fare un po' do autocritica. Entrambi avevamo chiaro da tempo che il PD stava andando da nessuna parte. Era una sconfitta annunciata. Lo sapevamo, ma abbiamo rinunciato a denunciarlo con forza e trasparenza. Io mi sono rifugiato in alcuni obiettivi difficili ed estremamente faticosi rinunciando però ad una battaglia politica dove mi sono dato perdente forse troppo presto. Tu ci sei stato ma con un ruolo marginale. Ed hai il peccato originale di aver appoggiato Bersani senza accettare fino in fondo che Bersani era finito da tempo, che le primarie erano solo un grande alibi, una abbuffata che non ha portato un voto in più.
    Emblematico il fatto che il sottoscritto, "socio fondatore" del PD, candidato alle primarie di Veltroni con molti consensi personali.... a queste primarie non ha potuto votare.... la burocrazia prima della sostanza. Partito chiuso e quindi moribondo. E da moribondo dovrebbe avviarsi a governare. Mentre Berlusconi ha ottenuto lo spettacolare risultato di vincere senza che nessuno più potrà andare a scoprire i suoi bluff. Straordinario. Ma ora? Noi vecchi forse abbiamo ancora qualcosa da dire. Ciao.

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  2. le cose che penso te le dico in privato!!!!! concordo sull'andare a giocare a golf!

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  3. Che dire, Caro Peppino. Entrambi avevamo visto; io sono rimasto dentro ma sai meglio di me che più di un anno fa presi una posizione netta denunciando, per iscritto, tutto quello che secondo me avrebbe portato il pd a sbattere contro il muro. Risultato, ruolo del tutto marginale ed io la mia battaglia me la son fatta su questo blog che ha ascolto in vari ambienti tranne che nel pd. L'unica cosa il voto a Bersani nelle primarie: sapevo benissimo che Bersani rappresentava il vecchio nucleo di potere PC ma temevo che l'operazione Renzi nascondesse un tentativo di sgretolare il partito dall'interno. Comunque Bersani, una volta vinto, doveva - l'avrebbe capito anche un bambino - fare tutta la campagna elettorale con Renzi accanto. Non ha trovato nemmeno il coraggio ieri di ammettere di aver sbagliato tutto e mettere a disposizione l'incarico. E poi uno che non vince nemmeno al suo paesello. E ora ? Io dopo le riflessioni a caldo e a tiepido, farò quelle a freddo. Mi farebbe farle insieme a te magari a pranzo o a cena. Pensaci

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