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venerdì 22 febbraio 2013

LE MIE DICHIARAZIONI DI VOTO

Domenica e lunedì, lo sappiamo tutti, si vota per il rinnovo della camera e del senato nonché, qui in Lombardia, anche per il rinnovo del Consiglio Regionale.
Io sono iscritto al circolo di Busto Arsizio del Partito Democratico, circolo del cui direttivo faccio parte e del quale sono tesoriere. Ovviamente, pertanto, voterò per il Partito Democratico. Alle regionali, dove è possibile esprimere una preferenza, la mia andrà ad ALESSANDRO ALFIERI, attualmente consigliere regionale uscente, vice segretario regionale e capogruppo. Già qualche settimana fa avevo fatto il mio "endorsement" in favore di Alessandro( cfr mio post del 21 Gennaio al quale mi permetto rimandare). In questa sede mi limito a confermare con convinzione  le mie valutazioni dello scorso Gennaio.Per informazioni più ampie su Alfieri vi rimando  al suo sito    
Il voto alle politiche nazionali non prevede preferenze per cui mi limiterò a mettere la mia croce sul simbolo del PD. Una cosa importante però sottolineo con forza. Al senato è candidata la segretaria del nostro circolo, Erica D'Adda. Il nostro partito è stato l'unico a candidare al parlamento nazionale una rappresentante del territorio della parte sud della Provincia. Nè PDL nè Lega hanno sentito analoga esigenza. Evidentemente considerano Busto come riserva di voti e niente di più. Le conseguenze si sono già viste e si vedranno sempre di più se non intervengono correttivi: la città ha imboccato già da tempo la strada di un declino progressivo e irreversibile se non si cambia rotta.
Erica è intelligente, combattiva, ha alle spalle le esperienze politiche giuste, ha l'età giusta per rappresentare al meglio la comunità bustocca e la provincia nel suo complesso. Conseguentemente  mi rivolgo a chi è indeciso se votare PD: votare PD significa anche votare per avere in senato chi rappresenta il territorio conoscendolo
Perché voto PD.
Da sempre sono "left oriented" perché ritengo che i Paesi nei quali si vive meglio siano quelli che coniugano economia di impresa( che non ha alternative) e stato sociale, cioè uno stato che garantisca a tutti alcuni "beni" essenziali (diritto alla istruzione, alle cure mediche e a una equa "pensione"nell'ultima parte della vita.) e garantisca la difesa dei principi di libertà, solidarietà, uguaglianza di diritti e doveri. Da questo mix scaturisce, secondo me, una società più equilibrata,  più equa, più giusta dove si vive nel complesso meglio e dove la dinamicità dell'economia di mercato trova controllo e argine in una visione più ampia degli interessi collettivi. Ritengo anche che la "questione morale" sia centrale nell'impegno politico e nella valutazione che il cittadino deve fare nei confronti di chi lo rappresenta. La politica è servizio, equamente remunerato, ma non è arricchimento personale o di parte. Se queste sono le premesse, nel nostro Paese questi principi  sono quelli che stanno alla base, fanno parte del DNA, del PD che , lo ricordo, è il progetto nato negli ambienti del mondo accademico bolognese che da sempre concepisce il dialogo tra cattolici e laici  come essenziale al consolidamento della nostra democrazia. E' il progetto di Parisi, Prodi e di tante altre persone che riescono a vedere al di là dei piccoli interessi di bottega.
Al PD non ho mai risparmiato  critiche quando ho ritenuto opportuno farle; gli imputo di non essere stato abbastanza determinato sulla questione morale, di non aver superato vecchie logiche di appartenenza, di essere stato spesso indeciso, di continuare a far occupare ruoli importanti nel partito a persone palesemente non all'altezza, di non saper comunicare e di non riuscire a parlare alle nuove generazioni, ma è l'unica forza politica organizzata che possa evitare al paese di precipitare nel baratro sul quale sempre più spesso si  è affacciato e dal quale non riesce ad allontanarsi. Il PD, sappiamo tutti ha una alleanza organica con SEL e il rinato PSI. La presenza di SEL è la migliore garanzia che "valori" di sinistra   sono "costitutivi" dell'alleanza.
E poi vediamo quali sono le alternative:
P D L  -  L E G A 
Il PDL continua ad essere il partito personale di un vecchio venditore di tappeti e di pere cotte che ha l'impudenza di sottoporsi al giudizio degli elettori, quasi venti anni dopo il suo ingresso in politica, snocciolando quello che farà o che non farà. Dopo venti anni, cavaliere, si parla al passato prossimo o anche remoto, non al futuro. Un vecchio signore con capelli finti, mascella finta, tutto il resto finto, che viene tenuto su dai suoi medici a forza di misture di medicinali, che si addormenta in continuazione, ossessionato dalla magistratura che trova ogni giorno nuovi motivi di intervento nei suoi confronti, dal sesso perché non vuole ammettere la sua reale condizione, portatore di un gigantesco conflitto di interessi, talmente cinico da aver inviato una lettera truffaldina a tanta povera gente per la quale anche 50 euro sono importanti, un uomo che ci ha fatto vergognare di fronte al mondo intero per i suoi comportamenti,  che si è distinto per una produzione legislativa troppo spesso diretta a  difendere i suoi interessi e non  quelli del Paese, che ha distrutto l'Italia veicolando l'immagine di un  posto dove tutto andava bene, che ha fatto perdere al nostro sistema economico e produttivo venti anni nei quali gli altri hanno fatto passi da gigante (mi viene da pensare alla Corea del sud, all'India, al Brasile) che ha alimentato corruzione e prodotto lo  sfascio dei conti pubblici. Un uomo con  idee piuttosto confuse sulle regole e sui valori delle democrazia  e che, assurdo ma vero, punta diritto al Quirinale. 
Perché il suo reale obbiettivo è ottenere il massimo possibile di parlamentari. Quelli che eventualmente mancassero per raggiungere il quorum a partire dal quarto scrutinio per l'elezione del Presidente della Repubblica, lui è convinto di poterli comperare. E purtroppo è quello che penso anch'io. Prezzi alti stavolta ma penso proprio che non sarebbe difficile per lui comperare il voto di 20 o 30 persone.
Quindi riflettiamo bene e riflettiamo ancora su cosa vuol dire dare consenso al PDL
La lega era partita con un programma di decentramento amministrativo che andava nella giusta direzione, con slogan come "Roma ladrona"denunciava la corruzione dello Stato Centrale, con una intensa presenza sul territorio dava la sensazione di un partito vicino alla gente. Ma poi....... Bossi abbarbicato al potere come mai nessuno prima pur in costanza di una grave menomazione fisica che avrebbe dovuto consigliargli la necessità di passare la mano, il TROTA inserito nel cursus honorum dei grandi statisti, personaggi come Rosy Mauro portati alla vicepresidenza del senato. Un tesoriere calabrese di nascita e genovese di adozione che spolpava le casse del partito con investimenti in lontanis terris. La truffa di Banca crediteuronord.
Molti si son meravigliati che Lega e Pdl alla fine abbiano trovato un accordo dopo che per mesi la LEGA aveva dichiarato a mari e monti che mai più avrebbe fatto accordi con Berlusconi. Nessuna meraviglia. La Lega è a libro paga da più di venti anni e i destini dei due partiti sono inestricabilmente intrecciati. L'asse PDL- LEGA qui in Lombardia ha prodotto il frutto tossico del "formigonismo", un intreccio di arroganza, occupazione militare dei gangli vitali del governo della Regione, corruzione diffusa e istituzionale e, non ultimo, di collusione con le varie mafie presenti nel Paese
Partiti " a destra" dell'asse PDL/LEGA
Vogliamo dare il Paese ai "Flli d'Italia" di Larussa, Meloni, Crosetto?
IL CENTRO
(Casini, Fini, Monti , Giannino)
Su Giannino ho scritto ed è meglio stendere un velo pietoso. Ritengo che la "figuraccia" fatta da Giannino pregiudichi non poco anche il risultato del movimento che, secondo me, di riduce a poco o niente
Anche su Monti ho scritto. Mi resta incomprensibile il comportamento del professore in queste ultime settimane, non condivisibili le modalità con cui ha avanzato la sua candidatura, preoccupante la sensazione che al Professore la notorietà e la ribalta abbiano dato alla testa. Ondivago, contraddittorio, confuso. Una grande delusione.
Fini: di Fini ho apprezzato il tentativo di condurre il suo partito, dopo aver fatto il madornale errore di rinunciare alla propria autonomia e sciogliersi dentro il PDl,, verso l'approdo di un destra europea presentabile e legittimata a governare. Ma non l'ha seguito nessuno e questo la dice lunga sulla tempra morale dei suoi colonnelli
Casini: è l'eterna incompiuta della politica italiana. E' il Centro del Centro. Una specie di motore immobile. I quattro quanto consenso possono incanalare? Sinceramente non lo so; penso tra un dieci e un quindici per cento
Ingroglia.
Il magistrato siciliano mi sembra troppo connotato regionalmente e portatore di una proposta politica fortemente minoritaria  e quindi irrilevante nel contesto più AMPIO

INFINE BEPPE GRILLO

E' la vera grande novità di questa tornata elettorale. Coagula tutto il grande mondo delle acque  e ritroverai te stesso, recita un vecchio proverbio ripreso da Shakespeare Grillo raccoglie tutto il malcontento della società civile nei confronti di chi governa, dell'opposizione, del sistema dei partiti. Sarà la vera sorpresa e sarà lago della bilancia degli equilibri futuri.
                 
QUESTA è LA MIA LETTURA DELLA SITUAZIONE ATTUALE E QUELLE CHE PRECEDONO SONO LE  MIE VALUTAZIONI SULLE FORZE IN CAMPO.
Il mio blog ha raggiunto le settantacinquemila visualizzazioni. Ritengo che chi mi legge apprezzi sopra ogni altra cosa l'onestà intellettuale che traspare da quello che scrivo. Se così è lascio alla valutazione di ognuno quello che precede. Poi ognuno, in piena libertà ed autonomia, faccia le sue scelte.

1 commento:

  1. bella analisi politica-Votare PD è l'imperativo categorico che abbiamo a disposizione.Bersani l'uomo giusto ....nel momento giusto;in cui necessita senso di responsabilità ,spirito unitario e buon governo-
    Monti : -per me è stato una delusione;le ha sbagliate tutte;si è dimostrato un "vecchio doroteo democristiano" ha sbagliato tutta la campagna elettorale,è fallito come statista,è stato persino infantile ad usare Vendola come fosse il male assoluto;come il caimano ha detto il contrario di tutto;e ciò che è grave per un politico moderno non doroteo,non ha saputo indicare le alleanze per governare.Ridicolo-
    Del centrodex del caimano e del varesotto che vuole stampare monetamaroni,sono convinto che faranno i tupamaros della politichetta italiana-
    Destra italiota che si sbrindellerà a primavera-
    Il 5 stelle,mi auguro che diventi il 2 partito;perchè raccoglie un movimento vasto di indignazione verso la "sporca politica"di questa classe dirigente-Critico il PD che non ha avuto capacità di aggregarne almeno una parte-Concludo,che sarà meglòio governare "dialogando" con questi indignati che col caimano,la Lega,o con l'ex statista

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