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mercoledì 7 dicembre 2016

BUTTERFLY PRIMA ALLA SCALA 2016

Oggi pomeriggio come sempre faccio mi siederò davanti al televisore per assistere alla prima della stagione della Scala. Quest'anno BUTTERFLY di Puccini. Non è l'opera che preferisco del maaestro lucchese, anzi i personaggi li trovo antipatici, in primis Pinkerton e il console americano. E anche Butterfly non tocca particolarmente le mie corde; è vero che ha quindici anni ma dovrebbe aver già capito quale sia il ruolo che altri hanno scelto per lei. E invece si innamora e si illude di essere amata; la delusione non potrà che portarla al suicidio dopo aver ucciso il bimbo avuto da Pinkerton. Il quale era tornato, con la moglie americana, per portarsi via il bambino ed educarlo secondo gliu schemi "yankee"; altro che"un bel dì vedremo" Ma se l'intreccio ed i personaggi non mi catturano più di tanto, la musica in certi passaggi è di una bellezza assoluta, di un lirismo sublime. Mi auguro che la regia - il regista è lettone - non sia di quelle "innovative" con Butterfly che fa la escort a Tokio per managers statunitensi in trasferta di lavoro, mi auguro che i costumi siano tradizionali, che non si stravolga "il contesto" per dare una lettura nuova della quale non si sente particolarmente il bisogno. Il maestro Chailly proporrà la prima versione dell'opera, quella che fu rappresentata alla Scala nel 1904 e che fu un fiasco solenne, quasi certamente "pilotato" da spettatori prezzolati da Sonzogno, editore rivale di Ricordi Poi Puccini, su sollecitazione di Ricordi la modificò in più punti ed in genere l'opera viene rappresentata in queste successive edizioni.
La BUTTERFLY verrà trasmessa in diretta anche in molti altri Paesi; abbiamo una occasione immediata di recuperare immagine e prestigio. Perché Renzi o non Renzi, "porcellum" o "italicum", Mattarella o non Mattarella, Dante, Leopardi, Verdi, Puccini, Leonardo, Michelangelo, Brunelleschi, Piano li abbiamo solamente noi.Bisognerebbe ricordarsene.

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