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lunedì 5 dicembre 2016

REFERENDUM POST N.6 - - LO TSUNAMI

 Comincio a credere anche io di essere un profeta. Nell'ultimo post avevo scritto che il NO avrebbe vinto con il 60+_(cioè tra il 59 e il 61): neanche fossi Piepoli. Continuo a ripetere che uso solamente buon senso ma se poi qualcuno insistesse per inserirmi a tutti i costi tra i profeti, gradirei essere inserito come il tredicesimo del gruppo di quelli minori, dopo Malachia.
Anche sulle motivazioni ritengo di avere individuato il cuore delle stesse: la gente ha avuto la sensazione che Renzi fosse "uguale" a Berlusconi, che governasse a forza di furbizie, furbate, bugie, forzature. Che fosse troppo "fiorentino", troppo "macchiavellico" e troppo arrogante (quello STAI SERENO detto a Letta era francamente troppo.) E non si può pensare che un Italiano medio potesse accettare di essere "ricattato" dalla Boschi. La Boschi, la Madia, giovani donne "brave a scuola" ma troppo giovani. Ritengo da sempre che a venti anni si possono elaborare teorie innovative in fisica teorica, a trenta si può essere Presidente e Amministratore Delegato della APPLE o della FORD, ma per governare un Paese ce ne vogliono almeno quaranta e, soprattutto, ci vuole  una esperienza di vita che consenta di intuire, capire, fronteggiare i problemi e gli avversari.
Ho scritto più volte che Renzi ha portato nella politica italiana energie e capacità innovative assolutamente necessarie per il Paese. Senz'altro di gran lunga superiori ai "carismi deboli" di Bersani, di D'Alema l'intelligente, di Cuperlo l'avveduto o, nel campo avverso, di Salvini il barbaro, di Berlusconi il patetico (non l'ha ancora capito che fa fisicamente, intellettualmente e moralmente pena) o della Meloni la suffragetta ed anche tra i grillini non riesce facile individuare un leader maturo
Questo sì che è drammatico, che nel Paese, sia nel centrosinistra che nel Centrodestra, sia tra i grillini, non ci sia alcun personaggio la cui leadership sia ampiamente riconosciuta.
Mi è stato eccepito: ma il popolo italiano così si è suicidato. Pubblico nuovamente il giudizio che ho espresso nel post n. 5: 
"siamo vicini al punto di non ritorno, questo gli Italiani lo hanno capito benissimo ed hanno capito che non si può tergiversare, dare sostegno al meno peggio per paura del peggio. Popolo coraggioso il nostro e pieno di dignità nella sua stragrande maggioranza." Popolo - aggiungo - che non ha paura di nuotare in mare aperto, un popolo di santi e navigatori.

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