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venerdì 9 dicembre 2016

LA LEGGE DI BILANCIO - POST N.9 DI RACCORDO

La legge di bilancio, che era già stata approvata alla Camera, è stata votata anche al Senato. Avevo già iniziato ad esaminarla in una serie di post, 8 per la precisione, che avevo titolato "La legge elettorale, la legge di bilancio il referendum", il primo pubblicato il 15 Otttobre, l'ultimo il 19 Novembre. Avevo poi interrotto l'analisi perchè prevaleva l'urgenza di parlare di Referendum. La riprendo ora. Il provvedimento è uno degli atti più importanti del governo Renzi, ne riflette i princìpi ispiratori, ne riflette la gerarchia delle priorità in un contesto difficile stretto tra legami di bilancio, impegni nei confronti della Unione Europea, la necessità di sostenere l'apparato produttivo senza dimenticare le difficoltà di molte aree del Paese, di vasti strati sociali, del mondo giovanile e della terza età. Coperta estremamente corta; scelte non facili da fare.
Faccio una premessa: continuo a non capire perché Renzi si sia incaponito sulla riforma non condivisa della seconda parte della costituzione, incaponimento che ha vanificato tutto il buono che era riuscito a fare in quasi tre anni. Ho scritto a più  riprese che a Renzi va riconosciuto il merito di aver portato nella politica italiana freschezza di energie e velocità decisionali che mancavano a chi lo aveva preceduto  e a chi gli si opponeva all'interno del PD. Troppa arroganza e troppa presunzione l'hanno perduto ed ho votato NO al referendum perché vedevo nella riforma costituzionale una minaccia alla democrazia; ma non intendo per nulla unirmi al "coro" di coloro che, servi o impotenti avversari prima, calpestano ora il leader disarcionato.

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