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mercoledì 7 dicembre 2016

IL DOPO REFERENDUM


L'auspicio che l'esito del referendum potesse indurre il ceto politico ad una riflessione pacata e responsabile della situazione nell'interesse del Paese, è rimasto, ovviamente un auspicio. Siamo al tutti contro tutti, all'interno del PD siamo alla guerra per bande nella accezione più classica.
Il Presidente della Repubblica, come noto, ha congelato le dimissioni del Premier fino all'approvazione della Legge di bilancio; la Legge è stata approvata nel primo pomeriggio di oggi. Il governo ha posto la fiducia, che stavolta era giustificata dalla necessità di accelerre i tempi. Ebbene le opposizioni si sono lamentate. anche oggi  Se io fossi all'opposzione sarei contento che il governo si sia assunta per intero la responsabiltà del provvedimento......valli a capire.
Come finirà: dopo la direzione del PD di oggi pomeriggio inoltrato, che si preannuncia "agitata", Renzi  formalizzerà le dimissioni. Ma siccome la Consulta non può pronunciarsi sulla legge elettorale prima del 24 Gennaio(per un motivo semplice, ha spiegato: perchè non verrebbero rispettati i tempi concessi dalla Legge (e volete che la Corte Costituzionale possa violare la Legge) alle parti potersi costituire in giudizio e presentare memorie) ci aspetta un periodo di stallo di almeno due mesi più il tempo necessario per fare la nuova legge elettorale. Quindi se ne parla per Aprile/Maggio. Quindi ci vuole un governo  che duri sei mesi sostenuto dal SI e dal NO (che sono trasversali agli schieramenti) e guidato da qualcuno che abbia prestigio internazionale o perlomeno sia conosciuto nelle cancellerie, che sia un politico equilibrato di carattere, che abbia una esperienza politica consolidata. Prodi giustamente si è tirato fuori. Il professore di Bologna secondo me ha ancora chances per il dopo Mattarella ed è l'unico ruolo che può ricoprire dopo il trattamento che gli è stato riservato nel precedente passaggio. Potrebbe venir buonainvece, una ipotesi LETTA IL GIOVANE bis. L'interessato potrebbe trovare irresistibile il profumo della vendetta fredda, è del PD, è giovane e può per il bene del Paese.......sacrificarsi. Inoltre si chiama Letta e quando sente la parola Letta Silvio si rianima immediatamente e gli si colora il viso, è paramassone e quindi coperto anche da quel lato, parla bene inglese e in Europa non avrebbero niente da ridire. E'stato fatto il nome di Draghi, ipotesi del tutto fantastica. Darebbe l'impressione che da Francoforte il governatore sia stato una specie di medico superspecialistico per il malato trminale Italia, trascurando gli altri malati. Io dico LETTA BIS che passerebbe alla storia come LETTA BIS - LA VENDETTA.
Quanto al PD, se mai fosse nato, è definitivamente morto e questo è un peccato perché il progetto era giusto. E' stato l'impatto con il Paese reale e con il sistema dei partiti ad essergli fatale. REQUISCAT IN PACE. 

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