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giovedì 30 dicembre 2010

LA STELLA POLARE

Questo è l'ultimo post del 2010 e mi chiedevo, nel pomeriggio di ieri, di cosa avrei parlato. Ho promesso di non parlare di economia e mantengo l'impegno. Però un piccolo cenno me lo consentite. Un amico mi ha chiesto, ieri: come vedi il 2011 sotto il profilo economico? Gli ho risposto: molto peggiore del 2010. Il perchè cercherò di dimostrarlo nei post del 2011.
Non volendo parlare di fatti economici, mi è venuta in mente una affermazione che Carlo Stelluti, candidato del centro sinistra alle elezioni amministrative della primavera.prossima, ha fatto nel corso dell'incontro che abbiamo avuto nella sede del PD qualche giorno prima di Natale. Tra le tante sue affermazioni che condivido, una mi ha particolarmente colpito:............perchè.........ha detto: " gli Italiani non sanno più quello che è bene e quello che è male, quello che è giusto e quello che non è giusto, quello che si può fare e quello che non si può fare, quello che è lecito e quello che è illecito".  Di riflesso mi è venuta in mente una onlus di Legnano che si occupa di assistenza ai malati terminali e che si è voluta chiamare Stella Polare perchè vuole porsi come  punto di riferimento e guida a chi si trova ad affrontare un passaggio cruciale della propria esistenza.
Perchè è vero, mi è venuto da riflettere, oggi c'è una assoluta confusione nelle teste di noi italiani, una totale mancanza di punti di riferimento, un marasma intellettuale e morale e non si intravedono stelle polari a illuminare il cammino.
Innazitutto i media, in primis, televisione e giornali quotidiani molti dei quali si sono trasformati ormai da tempo in armi micidiali da utilizzare per assicurarsi il consenso dei cittadini e demolire gli avversari politici, interni ed esterni.
Il TG1 di Minzolini, il TG4 di Fede, il GIORNALE di Salustri, LIBERO dell'accoppiata Feltri/Belpietro sono credibili nella loro linea editoriale? Si può far riferimento a loro per capire dove sta o dove non sta il giusto?  A me sembra proprio di no; mi sembrano piuttosto emanazioni del Ministero della cultura popolare ( MINCULPOP) e copia sbiadita dell'Agenzia Stefani.
Ci aiuta il cerchiobottista Corriere della sera, che qualcuno ha ribattezzato Il Pompiere della Sera? La risposta è negativa, a mio avviso.
Possiamo fare riferimento a La Repubblica, Il fatto quotidiano, L'Unità? Sono organi di informazione molto vicini alla mia sensibilità, ma io stesso riconosco un eccessivo disconoscimento delle ragioni degli altri. Così come appare sbilanciato Santoro, meno Floris.
Non parliamo nemmeno di organi di informazione tipo La Padania.
Oggi il miglior telegiornale lo fa Mentana alla 7 ed il miglior giornalismo di inchiesta  la Gabanelli con Report:  infatti stanno avendo un crescente positivo riscontro.
Possiamo prendere come punto di riferimento il mondo politico?. La risata di chi mi legge dà già la risposta. In effetti è tale lo squalllore morale, culturale e talmente bassa la statura del personale politico nel suo complesso, che la risposta è scontata.
La magistratura? A parte il fatto che solo da noi c'è un capo dell'esecutivo che delegittima quotidianamente il potere giudiziario, bisogna riconoscere che le risposte dell'apparato giudiziario sono lente, spesso contraddittorie e spesso caratterizzate da carenze di tutti i tipi.
Il Parlamento?  Se c'è una Istituzione "sputtanata" in specie con l'attuale legge elettorale sono Camera e Senato. Stiamo assistendo tutti all'indecoroso mercato delle vacche di questi giorni e lo spettacolo è desolante; le aule parlamentari sono zeppe di inquisiti, condannati, scolaretti disciplinati che eseguono senza discutere gli ordini di chi li ha messi lì. Schiene dritte ne vedo poche.
Il governo? Mi vien da ridere, o da piangere, al solo pensarci. Con un premier bugiardo seriale, inseguito dalle procure non solo in Italia - e non perchè è perseguitato ma perchè viene accusato di aver commesso innumerevoli di quegli atti che banalmente si chiamano reati -  un premier abituato da sempre ad operare nel contesto delle guerre per bande, che delegittima quotidianamente la magistratura, il Presidente della Repubblica e gli organi di garanzia, che ha sempre concepito la "mazzetta" un costo industriale, conosciuto e deriso in tutto il mondo per l'approccio levantino che lo caratterizza. Io mi vergogno, lo dico con sincerità, di essere rappresentato da tal personaggio. Se poi penso ai ministri, Brunetta, Bondi, Sacconi , Scajola - vedrete che riciccia a breve - Alfano ecc.ecc. e ai portavoce Capezzone, Gasparri, e poi Verdini, Cicchitto, Bonaiuti, dimenticavo la Gelmini, stendiamo un velo pietoso. E i risultati del loro operare si vedono tutti: un paese sempre più povero, sempre più lacerato, sempre più "cattivo".
La Chiesa? Io ringrazio e ringrazierò sempre quei pensatori di metà settecento che ci hanno liberato dal pensiero unico della dottrina cristiano-cattolica e, proprio perchè mi riferisco a tale corrente di pensiero, riconosco, ci mancherebbe altro, a tutti di poter esprimere in piena libertà le proprie opinioni e vivere in sintonia con il proprio credo. Ma, mi chiedo, come si può far riferimento ad una gerarchia che, nelle persone del cardinal Bertone in rappresentanza dello stato vaticano, dei cardinali Ruini e  Bagnasco in rappresentanza dell'episcopato italiano, difendono l'indifendibile, avallano l'inavallabile, tollerano l'intollerabile?  Ed il tutto per interessi di bassa botttega non degni di una Istituzione che pretende di essere il faro di ieri, di oggi e del futuro.
Cosa rimane? Ben poco.
Il Presidente della Repubblica, Napolitano, che nelle strettoie che la nostra Costituzione impone al ruolo, tiene dritta la barra del timone in un mare in gran tempesta, alcune personalità di grande spessore morale come Ciampi, Zagrebelsky,  Onida, io ci metto pure Eugenio Scalfari, la Levi Montalcini, la Banca d'Italia che sotto la guida di Mario Draghi ha recuperato credbilità e spessore dopo la tragica era Fazio, qualche pezzo del mondo imprendtoriale, gente come Rubbia che da tempo ha alzato le mani ed opera all'estero, i tanti giovani intelligenti, brillanti, preparati - ci sono nel Paese - che saranno costretti a cercare all'estero dove sviluppare i propri talenti, il mondo del volontariato che in silenzio supplisce a tante carenze e dà risposte concrete a tante domande.
Per quello che mi riguarda innanzitutto la famiglia e poi gli amici, che sono numerosi, che io stimo e ai quali voglio bene e che mi stimano e mi vogliono bene, la buona musica( mentre scrivo sto ascoltando la 2 e la 3 di Schumann ma poi passo a Gianna Nannini), il cielo stellato sopra di me, quando lo vedo, e la legge morale dentro di me.
E un pensiero va alla professoressa Giuseppina Giomini, titolare - tanti anni fa -  della cattedra di Storia e Filosofia del Liceo Classico Giulio Perticari di Senigallia. Il suo insegnamento fu criticato da molti, ai tempi, perchè era, come dire, troppo personalizzato, ma io lo ho assorbito e di questo la ringrazio.
Come ringrazio tutti coloro che seguono questo blog ai quali auguro, sinceramentre, una serena fine d'anno e un 2011 in cui i loro desideri e le loro aspirazioni possano realizzarsi pienamente.

martedì 28 dicembre 2010

IL MIO LIBRO SULLA CRISI E DINTORNI

La copia di prova, o numero zero, o quant'altro, del mio libro Sulla crisi e dintorni  è arrivata. SDA, puntuale come un orologio svizzero, la ha recapitata ieri. Adesso me lo riguardo, il mio libro, con l'aiuto di mia moglie, che è molto più precisa e pignola  di me nel valutare le carenze o gli errori formali, e poi ne faccio stampare 100 copie da far pervenire agli amici come prova di amicizia; nel senso che chi riesce ad arrivare fino alla fine dimostra senza alcun dubbio attaccamento e amicizia vera.
Intanto me lo coccolo, il mio libro; come dice il mio amico Franco - ed io concordo con lui su questa e su tante altre cose - i libri bisogna annusarli, toccarli, assaporarli, per poterli gustare in pieno, cose che le conquiste della tecnologia non danno. Ma è anche vero che senza la stampa in digitale e on line, il libro probabilmente non avrebbe mai visto la luce.

lunedì 27 dicembre 2010

L'OTTAVA di GUSTAV MAHLER

Stamattina, non so perchè, ho messo su la sinfonia n.8 "Dei Mille" di Gustav Mahler. Non la ascoltavo da tempo immemorabile e anche adesso, dopo averla riascoltata, non so che giudizio dare. E' "un monumento", non c'è dubbio e Mahler stesso, appena terminata, nel 1906, scrisse: "Ho appena finito la mia ottava. E' la cosa più grande che io abbia fatto finora. E' così fuori dal comune nel contenuto e nella forma che non è possibile scriverne.Provate a immaginare che l'universo cominci a produrre musica e a risuonare. Non sono più voci umane, ma pianeti e soli che ruotano" E in una lettera  ad un amico qualche tempo dopo: "E' un dono alla nazione.........Le altre mie opere sono tragiche e soggettive. Questa è una immensa dispensatrice di gioia"
Chiariamo un punto: io non sono un esperto di musica e le informazioni soprariportate le ho tratte dal libretto che accompagna un doppio CD di AMADEUS SPECIALE. Sono uno che peraltro ama tutta la buona musica, la cosiddetta "classica", ma anche la operistica, il jazz e la musica cosiddetta "leggera". A me piacciono Vasco Rossi, la Nannini, che ha appena fatto un album bellissimo "Dream", dedicato a sua figlia appena nata, Fiorella Mannoia, De Gregori, Guccini, anche la Pausini, e tanti altri : non vedo che cosa ci sia di leggero nei loro pezzi.
Tornando a Mahler, non so come descriverla, questa ottava; se non con il dire che la sensibilità "mitteleuropea" di Mahler, di Wagner e di tanti altri, lascia noi latini ammirati da un lato ma perplessi dall'altro (almeno io la sento così). Noi siamo indiividualisti, anarchici, loro hanno il senso del destino, della nazione, del "collettivo". Il che comporta il rischio, per loro, dell'intruppamento ma anche il vantaggio di una maggior "disciplina"che garantisce maggior rispetto delle regole, del bene comune, dello Stato, in definitiva una qualità di vita "sociale"migliore.
Non so proprio descriverla, questa ottava. Vi consiglio peraltro di ascoltarla, ne vale la pena. La si può scaricare anche da You Tube ma è consigliabile un CD

domenica 26 dicembre 2010

IL MIO GINO

Voglio dedicare questo post al " Mio Gino"
Questo post è stato scritto per la quasi totalità lo scorso mese di Settembre ed è rimasto finora come sospeso allo stato di bozza.  Trova spunto dalla morte di Pietro Calabrese. Riporto tra virgolette quanto avvevo scritto allora                                                                                                                                                                        
""Pietro  Calabrese, giornalista di vaglia e direttore di giornali, è mancato nei giorni scorsii a 66 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro che lui chiamava "Il mio Gino". Ha scritto pagine bellissime su come il cancro ha invaso la sua vita, è penetrato fibra dopo fibra nel suo essere fino ad occuparlo pienamente e ad annientarlo.
Anche io ho il mio Gino :non è un cancro, almeno così sembra, ma è altrettanto subdolo, invasivo e scarsamente afferrabile. E, soprattutto è parimenti annientante
Tutto è cominciato sei anni fà con una banale caduta sugli sci, da fermo e senza frattura. Inizio di terapie fisiatriche per combattere una tendinopatia alla cuffia dei rotatori, inizio di una leggera zoppia alla gamba destra. Nel contempo si evidenziavano problemi di artrosi alla colonna. L'anno dopo un'altra caduta, questa volta in Polinesia per essere scivolato sul fondo viscido di un catamarano alla risalita dal bagno in mare nel più bel atollo del pacifico, Rangiroa. Al ritorno a casa diagnosticata frattura dii cinque costole a sinistra con versamento pleurico. Ricovero con cure adeguate rimesso in piedi. Ma continua la zoppia e un fastidioso tic alla spalla sinistra. Inizio di accertamenti neurologici prescritti dopo una nuova visita fisiatrica. Tempi lunghi per gli accertamenti, continua la fisioterapia, nel 2006 diagnosticato un possibile problema neurologico. Continuano i problemi per cui contatto il Centro Parkinson di Milano diretto da un neurologo di fama internazionale dove finalmente, dopo un ricovero di 3 giorni, mi diagnosticano un emiparkinson destro(carenza di dopamina nella parte sinistra del cervello) e mi prescrivono la terapia del caso. E il tic alla spalla? E' un movimento mioclonico che lei ha perchè è uno psicotico compulsivo, cioè i problemi me li invento o li amplifico Curo il problema neurologico trascurando ma non più di tanto il problema meccanico(cicli di craniosacrale, di fisioterapia, di tecar, sedute di agopuntura,). Non migliora niente, anzi si insinua un dolore sordo alla spalla che tende a cronicizzare. La mia autonomia decresce gradualmente. A settembre dello scorso anno contatto un bravissimo medico specializzato in terapia del dolore che mi diagnostica un dolore neuropatico cronicizzato ed inzia una terapia di blocchi anestetici ad alcuni trigger points che, all'inizio, sembrano portare giovamento. Ma la situazione non si risolve, i dolori aumentano e la muscolatura del collo collassa. Contatto una reumatologa che mi prescrive degli esami per accertare eventuali problematiche reumatiche anche perchè una radiografia alla colonna aveva portato il radiologo a formulare l' ipotesi di una spondilite anchilosante. Gli accertamenti coincidono con il mese di Agosto e solo a metà settembre, del 2010, ottengo una prima risposta.Non ho un cancro e non ho una malattia reumatica, non ho la spondilite anchilosante. Ho una grave fibromialgia. Questa è la situazione attuale Sento la muscolatura del collo e della schiena del tutto "andate", la postura  completamente anomala per resistenze antalgiche del mio organismo, e dopo sei anni mi ritrovo:
1) ad aver vissuto sei anni con qualità di vita graduakmente decrescente e, soprattutto, ad avere pesantemente condizionato la vita di mia moglie
2) ad avere poche certezze: di avere un emiparkinson che peraltro sembra leggero( visite di controllo con cadenza annuale). di avere una colonna vertebrale piena di problemi,  la muscolatura della schiena e del collo completamente collassate, una postura del tutto anomala , dolori forti al collo e alla nuca, di essere entrato in depressione, di essere in una situazione di perdita di autonomia funzionale( esco sempre meno  di casa), di avere problemi di fonanzione.

Ma non ho un cancro, almeno così sembra

Adesso ricominciamo un altro giro di giostra. Nuova visita fisiatrica per vedere di impostare un programmma di fisiokinesiterapia mirata tenendo conto dei problemi del parkinson e della muscolatura e dell'artrosi. Ne esco? Inoltre una visita da un chirurgo della spalla per verificare, dopo una ulteriore ecografia alle spalle, se i dolori dipendono dai problemi ai tendini che, magari, possono essere affrontati chirurgicamente No, non ne esco: bisogna essere realisti. Il mio Gino ha invaso tutto e mi ha tolto ogni gioia di vivere. Non partecipo quasi piùnemmeno alle attività del mio partito, il PD, anche se forse è meglio così vista la gestione che lo caratterizza a livello nazionale ed anche provinciale( peccato perchè a livello locale sono in sintonia con parecchi componenti dell'esecutivo), sto seriamente meditando di non tenere il mio corso di economia alla Università della terza età a Castellanza ed ho sempre più difficoltà a stare al computer per scrivere i miei post sul mio blog. Questo è lo stato dell'arte. Non ti chiamerò Gino perchè non mi piace copiare ma ti odio con tutte le mie forze. Per fortuna c'è mia moglie, una cerchia di amici sinceri che mi vogliono bene, e non ho un cancro. Cicerone scrisse un libretto che si intitolava De senectute nel quale sosteneva che la senectus aveva anche i suoi lati positivi.
Kikero, ma va là, ti direbbe l'avvocato Ghedini, o, a scelta, Vaffa........., tanto per citare Santoro""""   Questo era quanto avevo scritto in Settembre, nel momento di maggior difficoltà. Avevo lasciato lì, nello stato di bozza, quello che avevo scritto, l'avevo quasi dimenticato ma ora, il giorno del Natale è appena terminato, la fine dell'anno si avvicina, sento l'esigenza di ripescarlo e di renderlo pubblico.
La fine dell'anno è il momento in cui si fanno bilanci, non ancora definitivi, in cui si finge di illudersi che l'anno che va ad iniziare sarà migliore, pienamente consapevoli del fatto che ad un certo punto del cammino il bilancio diventerà quello finale.
Intanto in questi tre mesi sono accaduti cose e fatti che hanno notevolmente migliorato la situazione.
a) ho fatto un ciclo di tre onde d'urto che ha sciolto, non totalmente, vecchie calcificazioni alla spalla
b) un noto chirurgo della spalla (ha operato Valentino Rossi) non ha riscontrato le condizioni o la necessità di un intervento chirurgico
c) ho trovato un bravo fisioterapista specializzato nelle problematiche di recupero funzionale che mi "tratta" un paio di volte la settimana
d) ho sempre come punto di riferimento il primario di terapia del dolore che stimo profondamente
e) ho sfasciato la mia auto, vecchia di meno di due anni
f) ho definitivamente accettato il mio problema neurologico, che è lieve ma c'è
g) ho pubblicato un libro che ho intitolato "Sulla crisi e dintorni" di cui ho fatto stampare finora una sola copia, per poterla esaminare ed  effettuare le correzioni che si rendessero necessarie, per poi stamparne un congruo numero da far avere ad amici, parenti,conoscenti, che dimostrino di essere interessati alle problematiche di cui il libro si occupa. Correzioni solo formali od estetiche perchè sul piano sostanziale non cambio nemmeno una virgola;  voglio che gli articoli sulla crisi o su problematiche economiche conservino l'atmosfera del momento in cui li ho scritti e riflettano lo stato d'animo, talvolta la fretta - di qui i numerosi errori di battitura- con i quali sono stati scritti
E' con questo spirito che entro nel 2011. Ormai sono entrato nella fase della vita in cui si prende sempre maggior consapevolezza che la corsa avrà un termine non più lontanissimo come poteva avvenire a vent'anni
Animula vagula, blandula,/ hospes comesque corporis/quae nunc adibis in loca/Pallidula, rigida,nudula/Nec, ut soles, dabis iocos........... Il libro della Yourcenar dedicato all'imperatore Adriano mi accompagnerà tutta la vita e quando sarà il momento mi aiuterà a  dare un ultimo sguardo alle rive familiari. alle cose che certamente non vedrò mai più. Cercherò di entrarci ad occhi aperti e senza paura. Se ce la farò o non ce la farò, sinceramente adesso non lo posso sapere
Sto ascoltando, con le cuffie, un bellissimo pezzo di Lauzi, anche lui con problemi neurologici: Genova e la luna" . Genova è una città bellissima, la genovesità fa dei genovesi persone splendide e sulle quali puoi contare. Questa è poi l'essenza della vita. Il pezzo sta finendo..........domani è un altro giorno, avrebbe detto Rossella O'Hara

sabato 25 dicembre 2010

LE STATISTICHE DEL MIO BLOG

Trovo estremamente beneaugurante il fatto che il mio blog stia raggiungendo le 10.000 visualizzazioni il giorno di Natale. Nel mio precedente post del  13 ottobre nel quale commentavo il raggiungimento delle 5.000 visualizzazioni mi impegnavo ad analizzzare i risultati ogni 5.000 visualizzazioni. Ci siamo
Prima osservazione: si è passati da 5.000 a 10.000 visualizzazioni in 72 giorni con una media giornaliera di 70 .

POST PIU' LETTI IN ASSOLUTO

1) VITO MANCUSO LA MODADORI E LA QUESTIONE MORALE: 478 VISUALIZZAZIONI

2) IL GIORNALISTA GIANNI MAROTTA IL SINDACO DI VITTORIA GIUSEPPE NICOSIA IL GIORNALE DI SICILIA: 230 VISUALIZZAZIONI

3) BENEDETTO DI  RIENZO PRESIDE DELL'ITC TOSI DI BUSTO ARSIZIO: 218218 VISUALIZZAZIONI

PAESI DAI QUALI SONO STATE EFFETTUATE LE VISUALIZZAZIONI

1) ITALIA: 8.943 VISUALIZZAZIONI

2) STATI UNITI: 342 VISUALIZZAZIONI

3) REGNO UNITO: 116 VISUALIZZAZIONI

4) GERMANIA: 98 VISUALIZZAZIONI                      

5) FEDERAZIONE RUSSA : 49 VISUALIZZAZIONI

Seconda osservazione: gli articoli più letti sono quelli che riguardano la società, la morale piuttosto che l'economia
Ringrazio tutti coloro che trovano interessante quello che scrivo, auguro a tutti un sereno Natale e un 2011 pieno di soddisfazioni e............arrivederci al raggiungimento delle 15.000 visualizzazioni per ulteriori commenti

mercoledì 22 dicembre 2010

IL SOLSTIZIO D'INVERNO, IL SOL INVICTUS, IL NATALE, L'AGENDA DISTRIBUITA AGLI STUDENTI DELLESCUOLE SUPERIORI DELL'UNIONE EUROPEA

Ieri, 21 Dicembre, è stato il solstizio di inverno. In parole povere è stato il giorno più corto dell'anno, nel nostro emisfero. In termini più scientifici è stato il momento in cui il sole ha raggiunto, nel suo moto apparente lungo l'eclittica, il punto di declinazione massima. L'alternarsi delle stagioni, lo sappiamo, è dovuto all'inclinazione dell'asse terrestre. Da oggi il sole torna a salire sull'orizzonte e l'umanità fin dagli albori della civiltà ha annesso grande importanza a questo fatto, tanto che nell'antichità in tutto il mediterraneo era molto importante la festività del SOL INVICTUS, del Sole Vittorioso, che veniva celebrata il 25 Dicembre.
In  Egitto e in Siria le cerimonie avevano particolare solennità ed importanza e prevedevano che i celebranti il rito uscissero a mezzanotte annunciando che "la vergine aveva partorito il sole" . Anche il Dio Mitra, la  divinità maschile più venerata nei primi secoli della nostra era ed al quale il culto solare era abbinato, era stato partorito da una vergine. Come si vede il Cristianesimo ha recepito, per sincretismo, culti molto più antichi presenti in tutto il bacino del mediterraneo.Il culto solare ebbe poi una grandissima importanza con Eliogabalo, imperatore romano dell'inizio del terzo secolo, il quale tentò di imporre il culto di Elagabalus Sol Invictus. Ricordo anche che nel mondo greco Apollo era identificato con il sole. Fu solo nel quarto secolo che con Costantino il  25 Dicembre fu identificato con il giorno della nascita del Cristo, Infatti con un decreto del 330 la nascita diel Cristo fu fatta coincidere con la festività pagana della nascita del Sol Invictus. Nel 337, poi, il Papa Giulio I ufficializzò la data del Natale da parte della chiesa cattolica. E la celebrazione del Natale ci è giunta attraverso i secoli come la festa più importante della cristianità, superata forse, in importanza nella liturgia, dalla sola Pasqua di Resurrezione.
Ora apprendo che l'Unione Europea  ha fatto stampare tre milioni di agende, da distribuire agli studenti delle superiori dell'Unione, nella quale il Natale non è considerato come festa. Se così fosse è stato un grosso errore da parte di chi ha voluto questa impostazione. Volenti o nolenti la storia del nostro Continente è stata influenzata in maniera decisiva dal pensiero cristiano. Ricordiamo tutti la affermazione di Benedetto Croce: non possiamo non dirci  cristiani.
Il sindaco Farioli ieri sera in duomo, nel presentare il concerto di Natale ormai tradizione consolidata di Busto, ha fatto riferimento a quanto ho sopra enunciato per dirsi invece  orgoglioso di rappresentare una comunità che, per contro, è fortemente legata a valori cristiani.
Lui ha fatto queste affernazioni quasi come un comizio elettorale, con la solita capacità affabulatoria e con l'obbiettivo di  catturare consenso, ma aveva ragione.
In genere non risparmio niente al sindaco di Busto perchè alle parole raramente seguono i fatti ( le strade in centro, ad esempio, ieri sera erano piene di buche colme di acqua gelida) tanto che ho ritenuto tagliato su misura per lui  lo slogan, mutuato da un noto film di qualche tempo fà, Farioli, sotto il vestito............. niente,   per evidenziare la mancata corrispondenza tra le capacità affabulatorie ed imbonitorie e la concretezza dei risultati. Ma stavolta ha ragione lui.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                
                                                                                                                                                                                                       

lunedì 20 dicembre 2010

IL MIO LIBRO

Il libro " Sulla crisi e dintorni", di cui ho parlato nelle scorse settimane, è stato dato alle stampe. Mi vien da ridere ad usare questa espressione: in effetti ho fatto tutto io. Sono andato sul sito http://www.ilmiolibro.it/, ho scelto la copertina, morbida,  il formato, A 4, il carattere. ho travasato in word tutti gli articoli che intendevo mettere nel libro, ho fatto la dedica a mia moglie, la prefazione, la quarta di copertina e............ho cliccato. Ne è venuto fuori un libro di 140 pagine di cui ho fatto stampare una copia che mi verrà recapitata a casa in pochi giorni. Costo totale € 13,78 (7,59 il costo di stampa, il complemento le spese di spedizione). Quando arriverà la copia ordinata vedo come è venuta, se del caso faccio qualche correzione - solo di impaginazione o di forma, gli articoli non li ho cambiati nemmeno di una virgola perchè volevo che conservassero la "freschezza" del momento in cui li ho scritti - e passo alla...........seconda edizione. Ho intenzione di farne stampare cento copie da far avere agli amici come test di amicizia (chi arriva fino in fondo dimostra grande attaccamento). Tra gli amici, ovviamente, ci sono tutti coloro che seguono il mio corso alla Universiter di Castellanza e ai quali sono particolarmente legato.
Visto che ci ho preso gusto, ho l'impressione che, se non centrerò qualche altro palo della luce, il 2011 sarà dedicato alla stesura di un nuovo libro di cui ho già il titolo: Memorie di una scrivania, titolo suggeritomi da un amico regista televisivo. Per le imperscrutabili vie del destino,  infatti, ho avuto modo - durante la mia vita professionale - di gestire, bancariamente si intende, persone, società, Gruppi  parecchio interessanti,
Si tratta solo di mettere un po' di ordine nella memoria, che è ancora eccellente, e nelle mie agende di quegli anni. Materiale interessante ce ne è , vedremo .
Per ora, segnalando che le prime pagine del libro "Sulla crisi e .........." possono essere già lette "on line", auguro a tutti, sinceramente, il meglio. Ne abbiamo tutti bisogno.........di meglio

TEOREMA DI PITAGORA

In un triangolo rettangolo l'area(di imbecillità) del quadrato costruito sull'ipotenusa è equivalente alla somma delle aree (di imbecillità)  dei quadrati costruite sui cateti ( capogruppo e ministro) .
Lo confesso. Il dubbio che il governo in carica fosse pieno di gente mentalmente cheap mi aveva attanagliato da lungo tempo; l'averne avuto "matematica" conferma mi da tuttavia un senso di sgomento.
Mi spiego: in settimana in Senato verrà votata la legge "Gelmini" sulla riforma universitaria. Il mondo accademico e gli studenti sono in fibrillazione ed hanno annunciato una forte opposizione ad un provvedimento che a loro avviso, ed anche al mio, distrugge l'università pubblica italiana.
Ed ecco intervenire i cateti:.
Il primo cateto propone di "arrestare preventivamente" i più facinorosi; la seconda invita le famiglie a non mandare i figli alle manifestazioni", l'ipotenusa afferma che i veri studenti sono quelli che "stanno a casa a studiare."
Tre affermazioni una più stupida dell'altra che hanno suscitato le giuste rimostranze di tutti coloro che, in questo Paese, hanno a cuore il destino dello stato democratico, per costruire il quale i nostri padri hanno lottato, hanno impegnato le loro migliori energie, in qualche caso hanno pagato con la vita la coerenza ai loro ideali, e il destino delle future generazioni, che hanno tutto il diritto di non vedersi privare della possibilità di valorizzare i propri talenti.
Al primo cateto bisognerebbe ricordare, a calci nel sedere, che gli arresti preventivi ricordano tanto, troppo l'olio di ricino di ormai lontana, così si sperava, memoria e di cui lui è un pallido e inconsistente epigono.
Al secondo cateto, che fa oggettivamente tenerezza per come si muove, per come parla e per quello che dice, bisognerebbe ricordare che gli studenti universitari sono maggiorenni, quindi le famiglie non hanno titolo ad invitarli a non andare in alcun luogo. Se tra lo studente e la sua famiglia c'è un buon rapporto, tuttalpiù in famiglia si discuterà, ci si scontrerà,  ma poi quello che deve o non deve fare, lo studente lo decide da solo Anche perchè sono temi che attengono alla sua vita, alle sue aspettative, al suo futuro.
All'ipotenusa vorrei ricordare che è troppo comodo pretendere che i giovani cittadini si comportino come docili scolaretti che debbono limitarsi a "studiare" senza rinonoscer loro il pieno diritto, che hanno, di prendere in mano personalmente il loro destino.
Per cui tutta la mia solidarietà a chi si oppone, democraticamente, al disegno autoritario in atto. E manifestare è una delle forme più nobili dell'esercizio delle libertà democratiche. Se poi qualcuno compie dei reati, lo si sanzioni, ma dopo e non prima. Questo è un compito della magistratura, che in tutti i paesi civili è deputata, in piena indipendenza, a questo.

domenica 19 dicembre 2010

TOMMASO PADOA SCHIOPPA

Apprendo dal primo telegiornale del mattino che Padoa Schioppa è morto ieri sera colpito da un malore mentre era a cena con amici e collaboratori.
Mi sono impegnato a non trattare temi economici fino ad anno nuovo e mantengo l'impegno ma non posso esimermi dal ricordare la figura e l'opera di Padoa Schioppa. Che per anni è stato vicedirettore generale in Bankitalia, poi membro del board della Banca Centrale Europea, poi un eccellente ministro dell'economia accanto a Prodi tra il 2006 e il 2008.
Certo, non raccontava barzellette, non era brillante, anzi era un timido con tutte le caratteristiche di introversione dei nati in montagna (era nato a Belluno), l'unica volta che ha voluto dire qualcosa di spiritoso ha inventato l'espressione bamboccioni che gli ha attirato valanghe di critiche; per tutte queste ragioni non è stato capito, come non è stato capito Prodi
Ma era una persona seria e preparata e nei due anni scarsi (17 maggio 2006 - 8 maggio 2008) in cui è stato ministro dell'economia ha avviato e realizzato concretamente un programma di risanamento dei conti dello Stato (il deficit sul PIL è sceso sotto la sua gestione  dal 106 al 103,5%, l'avanzo primario è risalito al 3%), ha favorito la ripresa dell'attività economica (tutti hanno dimenticato che è stato il governo Prodi a ridurre l'IRES -imposta sulle società - dal 33 al 27,5% , che è stato sempre Prodi con Padoa Schioppa a ridurre l'IRAP dal 4,25 al 3,90  ed anche l'ICI sulla prima casa (eccetto quelle di lusso) era stata abolita da Prodi. Osservo invece che, ripreso in mano il timone dell'economia da Tremonti, l'avanzo primario si è trasformato in disavanzo, il deficit sul PIL è schizzato al 120% e la pressione fiscale, udite, udite, - notizia di questi giorni - si è portata al 43,5% del PIL- terza in assoluto nel mondo dopo due paesi scandinavi che offrono servizi sociali su livelli ben diversi dai nostri - con buona pace di chi grida ai quattro venti che non mette le mani nelle tasche degli Italiani. Italiani che farebbero bene a cominciare a ragionare su dati concreti, non sugli annunci, a verificare sempre la veridicità delle affermazioni, di chiunque e comunque, a ragionare con la propria testa e non delegare la funzione agli imbonitori di professione.
Mi fermo qui, sono sinceramente dispiaciuto ed addolorato per la scomparsa di Padoa Schioppa: aveva ancora molto da fare, molto da dire, molto da insegnarci

sabato 18 dicembre 2010

CARLO STELLUTI CANDIDATO SINDACO DI TUTTO IL CENTRO SINISTRA ALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE

In questo ultimo periodo, lo avrete notato, ho scritto poco di problemi politici locali, tranne evidenziare il sospetto attivismo della giunta Farioli che, dopo quattro anni e mezzo di operosa inattività, si è improvvisamente svegliata a dimostrare ai cittadini di Busto, nell'imminenza della tornata elettorale, quanto l'amministrazione fa nell'asfaltatura delle strade, per anni lasciate nell'incuria più totale, nell'inaugurazione di grandi opere come le passerelle dei 5 ponti, esempio imperituro di spreco di denaro pubblico,, nel salvataggio della gloriosa Pro Patria, che corre il rischio di essere cancellata dai calendari sportivi, nella ricerca della miglior destinazione per il Calzaturificio Borri, lasciato per anni e anni a marcire (la Lega ci vuole fare un impianto termale), nel rafforzamento dei rapporti con l'imprenditoria locale(nel frattempo centinaia di aziende hanno chiuso), nell'interessarsi fattivamente alle problematiche dei cittadini maggiormente in difficoltà (nel frattempo un inquilino Aler, sfrattato, si è gettato dal terzo piano ed è grave all'ospedale), nella cura della pulizia delle case dei cittadini (sono arrivati in città centinaia di accertamenti TARSU in gran parte sbagliati, che hanno costretto soprattutto le persone anziane a faticose ricerche di qualcuno che potesse dare una mano ad affrontare il problema), nell'interesse alla incolumità dei bustocchi( gli introiti dalla voce multe  sono sempre più utilizzati per far quadrare il bilancio comunale ) e chi più ne ha più ne metta.
Ho preferito occuparmi d'altro perchè, sempre nel frattempo, in seno alle forze del centrosinistra bustocco era in corso un intenso lavorio per individuare e portare all'attenzione della città un candidato sindaco che avesse le caratteristiche per proporre ai bustocchi una concreta, seria, alternativa alle giunte di centro destra che hanno assistito inerti al declino continuo e sempre più evidente della città in questi anni. Un candidato che unisse esperienze consolidate in campo amministrativo, una storia personale e politica coerente, un curriculum pretigioso e senza zone d'ombra, che rappresentasse  tutte le forze del centro sinistra unite in un programma condiviso, che avesse il carisma per guidare la coalizione in una proposta politica seria, concreta, realistica per gestire tempi non facili per il quadro economico, politico, sociale che caratterizza in questo momento storico il Paese.
Ebbene, questa persona c'è, ha dato la sua disponibilità a guidare la coalizione dopo aver chiesto un periodo di riflessione come tutte le persone serie fanno prima dii accingersi ad una impresa impegnativa, e si chiama CARLO STELLUTI.
Stelluti è nato e vive a Busto e conosce bene i problemi della città, è nato nel 1944 e quindi non è giovanissimo ma nemmeno anziano( e visti i tempi l'esperienza di vita e di lavoro fanno premio su qualsiasi altra considerazione), è nato il 2 Giugno e questa mi sembra, scaramanticamente, una coincidenza significativa vista la necessità, a mio avviso, di ribadire con forza e continuamente i principi e i valori sui quali si fonda la nostra Repubblica. Inoltre ha un cursus honorum ineccepibile .Incarichi sindacali di vertice nella CISL lombarda, deputatto dal 96 al 2001 eletto nelle liste dell'Ulivo, sindaco di Bollate dal 2005 all'Aprile di quest'anno, incarico in cui si è distinto per la ferma opposizione a tentativi di infiltrazione di elementi e forze malavitose nella vita amministrativa della importante e nevralgica città alle porte di Milano. E' un cattolico progressista e rappresenta al meglio ciò che il Partito Democratico, al quale è iscritto, vuole essere: innanzitutto la casa di tutti coloro che si riconoscono nei valori della Costituzione repubblicana, in valori di solidarietà sociale, di rispetto delle diverse  sensibilità , nella volontà di affrontare con realismo e senza demagogie i problemi, E nella capacità di dialogo con le forze che, nella loro specificità, riconoscono l'importanza di una battaglia comune per fermare e invertire la deriva del Paese sia a livello nazionale che locale. Questa è una occasione storica per Busto: un centrosinistra unito e un candidato sindaco di prestigio sono la miglior garanzia per i bustocchi stanchi dell'inerzia delle amministrazioni che li hanno finora governati e desiderosi di cambiamento, e che non tollerano più la politica degli annunci, del tutto va ben madama la marchesa, delle promesse non seguite dai fatti, degli spot pubblicitari che considerano il cittadino come un consumatore al quale si può vendere tutto, basta venderglielo bene, politica nella quale eccelle il presidente del consiglio che trova in città un degno epigono.
La campagna elettorale comincia ora; avrò modo e tempo di illustrare quello che penso e perchè lo penso

venerdì 17 dicembre 2010

SOPRAVVISSUTI

Torno volentieri a scrivere perchè ieri ho corso il rischio che la sintesi finale sullo stato dell'economia italiana dell'ultimo post fosse anche  la sintesi della mia vita.
Mi spiego: ieri sono stato a pranzo a Milano con ex colleghi della Banca Nazionale del Lavoro per il "pranzo di Natale" in cui ci si rivede, ci si scambia gli auguri per il Natalr e ci si augura ogni bene per il nuovo anno. Ci vado sempre volentieri perchè, avendo lasciato BNL nel lontano 1983, il fatto che mi chiamino ancora vuol dire che ho lasciato un buon ricordo.
Al ritorno, all'incirca alle 15,45, uscito dall'autostrada ho imboccato via Cassano per rientrare a casa (prendo sempre via Cassano e non via Fagnano perchè c'è meno traffico). Arrivato all'altezza della grande rotonda di S.Anna/Malpensafiere, appena imboccata la rotonda ho creduto bene farmi venire un colpo di sonno, secco, istantaneo, micidiale. Quando mi sono svegliato, un secondo dopo, ho trovato di fronte a me un bel palo della luce, di quelli alti con il fanale ad almeno 8/10 metri di altezza. Ho cercato di frenare ma niente da fare: ho centrato il palo, avevo le cinture, gli airbags si sono aperti, ho preso una botta in faccia ma............e qui viene il bello, dal palo si è staccato il fanale che dall'altezza di cui sopra mi ha sfondato il parabrezza a non più di trenta centimetri dalla mia testa. Conclusione: macchina distrutta (panta rei), quattro ore al pronto soccorso ove mi hanno dimesso con codice verde e 5 giorni di prognosi,  e alcune considerazioni: è stato il destino, il caso, l'angelo custode, la benevola protezione dei miei genitori o di quelli di mia moglie, l'interessamento diretto dell'ente supremo, l'intervento di SB il beneamato al quale sarei sicuramente mancato? non lo so. So solo che mi sono venute in mente le parole di Socrate il suo ultimo giorno:
"ma ormai è tempo di andare. Io a morire mentre voi continuerete a vivere. Chi di noi si volga verso condizione migliore, la cosa è oscura a tutti e solo il Dio lo può sapere"
Io, per ora, resto qui, sembra.
Buona giornata a tutti coloro che apriranno questa pagina e un "GRAZIE" di cuore al mio amico Mario che ha confermato quanto sia importante il valore dell'amicizia.

mercoledì 15 dicembre 2010

LO STATO DELL'ECONOMIA ITALIANA A FINE 2010 - I PREVEDIBILI SVILUPPI

In questi ultimi giorni sono intervenuti i seguenti fatti:
a) è stata approvata in parlamento la legge di stabilità ( la ex "finanziaria")
b) bankitalia ha pubblicato il primo "rapporto sulla stabilità" che si può scaricare dal sito
c) è stato pubblicato il consueto bollettino mensile dell'Istituto di emissione  con i dati sul debito pubblico aggiornati al 31 ottobre, dati che ho commentato ieri
d) la maggioranza che sorreggeva il governo si è sbriciolata e di fatto si è aperta una crisi poltica che porterà ad elezioni politiche in primavera anche se, per il momento, il governo è riuscito a conservare una esigua maggioranza alla Camera.
Alla luce della evoluzione delle dinamiche registratasi nel corso del 2010, e tenuto in debito conto i documenti sopracitati, cercherò di fare il punto sullo stato dell'economia italiana e delle sue prospettive
Il presente post è l'ultimo del 2010 che dedicherò ad argomenti economici e sarà il capitolo finale di un libro che ho intenzione di pubblicare e che ho intitolato "Sulla crisi e dintorni ". Il libro raccoglierà gli articoli che ho scritto a partire dall'inizio del 2009 sulla crisi ( di qui la prima parte del titolo) o su argomenti economici che mi sono sembrati utile corollario al corpo principale del materiale  (di qui la seconda parte del titolo)
La mia visione è piuttosto pessimista e cercherò di spiegare in estrema sintesi perchè:
- in primis ritengo la attuale crisi, per il nostro Paese, non una crisi congiunturale ma di sistema. Ed è inerente ad un riposizionamento in basso del nostro Paese nel contesto dell'economia globale. Negli ultimi dieci anni è avvenuto un fatto epocale: la "fabbrica" del mondo si è spostata nell'est asiatico, in particolare in Cina, Corea del Sud, India, per cui l'industria manufatturiera europea, e italiana in particolare, non è stata più in grado di reggere la concorrenza di quei paesi nei settori, vastissimi, della produzione di manufatti ad alta incidenza del fattore lavoro, a basso valore aggiunto, e standardizzati. Di qui la crisi, irreversibile, dello stabilimento, della fabbrica (quanti opifici hanno cessato l'attività anche nella ricca provincia di Varese dove vivo?). La crisi della "fabbrica" ha determinato di conseguenza la sofferenza di tutto l'indotto, in particolare servizi  e logistica.
D'altro lato il nostro Paese è poco presente nei settori tecnologicamente avanzati. Del tutto marginale la nostra presenza nel settore elettronico, nel settore elettronica di consumo, nel settore chimico, in quello farmaceutico, in quello aereonautico, nella ricerca avanzata in agricoltura, nello stesso settore automobilistico dove il Gruppo Fiat persegue con tutta evidenza l'obbiettivo di abbandonare l'"auto".
Rimane stretto il corridoio dove siamo ancora competitivi: il meccanico, tutto il vasto mondo del "fashion" e dell'Italian Style, ma anche qui la produzione è realizzata in gran parte fuori d'Italia,  nei prodotti agricoli di nicchia e di target elevato (vini,oli), ha un punto di forza in Finmeccanica, può contare potenzialmente su un mercato turistico praticamente illimitato( ma gestito in maniera indegna; se poi penso che il ministro competente è la signora Barmbilla sospendo il giudizio per carità di patria). In più il Paese ha alcuni punti di debolezza  di enorme portata
a) è totalmente dipendente dall'estero nell'approvvigionamento energetico, e non è quella del nucleare, adesso, la strada giusta per uscire da questa situazione.
 b) ha un debito pubblico enorme avendo distribuito negli ultimi trenta anni ricchezza non prodotta, debito che condiziona pesantemente le politiche di sviluppo e che espone l'Italia ai possibili attacchi della speculazione internazionale.
c) ha un sud arretrato e in mano alla malavita organizzata che "frena" oggettivamente il Paese nel suo intero.
d) ha una pubblica amministrazione male organizzata, arretrata e con margini di produttività non in linea con gli standars dei nostri competitors
 e) ha una evasione fiscale enorme (si calcola che sfugga al fisco almeno il 25% del Prodotto Lordo) che produce una spaccatura netta tra coloro he le imposte le pagano e tra quelli che non le pagano, che accresce gli squilibri tra le classi sociali e impedisce a larghe fasce di popolazione di avere un reddito adeguato e, di conseguenza, impedisce loro di sostenere la domanda interna.
f) infine ha una classe politico-amministrativa pletorica, inadeguata, corrotta, che spreca e distrugge risorse, non ha alcuna  visione lunga (utilizzo una bella espressione di Padoa-Shioppa) sul futuro del paese, e che è la principale responsabile del declino del Paese.
In sintesi ritorna prepotentemente centrale la QUESTIONE MORALE,(in verde perchè la speranza non deve mai morire), la madre di tutte le questioni del Paese. E' assolutamente necessario, se si vuole salvare questo nostra sgangherata ma bellissima ed amatissima Italia,  recuperare in tempi brevissimi valori di onestà. competenza,  serietà di comportamento, un'etica dell'essere cittadini. Inoltre è necessario convincersi che nella competizione globale, l'approccio tutto italiano ai problemi va abbandonato per valorizzare chi ha capacità , competenze motivazioni  accompagnate da capacità organizzative, concretezza operativa, e chiara visione degli obbiettivi. Infine è assolutamente necessario che il mondo della politica che, particolarmente in questi giorni, ha dato miserevoli prove di sè, torni a ricordare o venga costretto dalla magistratura a ricordare che POLITICA è governo della "polis" nell'esclusivo interesse dei cittadini-
La politica è parola nobile, di essa hanno scritto Platone, Aristotele, Machiavelli,Hobbes,Locke,Montesquieu,Marx, Max Weber, Gandhi e tanti altri.
E' parola nobile che non può essere sporcata dalle tante squallide figure di politici che i media ci sottopongono quotidianamente all'attenzione.
Carlo Azeglio Ciampi ha rilasciato nei giorni scorsi una nobilissima intervista a Repubblica sulla quale ho scritto. Leggiamo e rileggiamo le parole del Presidente e  facciamone oggetto di riflessione. Facciamone tesoro.
Per quel che mi riguarda e che mi compete, continuerò a fare riferimento a quella vecchia massima: "Fai quel che devi, accada quel che può"

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            

martedì 14 dicembre 2010

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 31/10/2010

Tra le tante falsità e le tante "minchiate"che in questi anni hanno riempito come un mantra gli interventi, i discorsi, la comunicazione in genere del presidente del Consiglio ancora in carica , ma ancora per poco anche se non più tardi di 10 minuti fa il governo è riuscito a stare in piedi per tre voti, c'è la bugia colossale secondo la quale "LUI" avrebbe ereditato dai governi di sinistra (che non ci sono mai stati) un enorme debito pubblico che gli ha impedito di realizzare tutte le "riforme" che avrebbero reso l'Italia una specie di paese dei balocchi.Questa affermazione è stata fatta anche domenica scorsa nel corso dell' intervento alla manifestazione del PDL. Ebbene, io sono abituato, quando qualcuno fa una affermazione, a controllare se questa affermazione sia vera o meno.
In un post del 19 agosto 2010, che ho chiamato "2001 - 2010 Bilancio di un decennio" riportavo i dati sul debito pubblico al 31 Dicembre 2000 ( 1.261.000 milioni ) e il debito pubblico al 30 giugno 2010 (1.824.312 milioni ).Nel frattempo sono passati alcuni mesi e proprio stamattina è uscito il supplemento al bollettino mensile  bankitalia sulla finanza pubblica che evidenzia un debito complessivo di 1.867.398 milioni, nuovo record assoluto, con un incremento di ben 22.581 milioni di euro rispetto ai 1.844.817 di fine settembre. Rispetto a fine Dicembre 2009 il debito è salito di 103.839 milioni di euro
In sintesi nel decennio che si sta concludendo e nel corso del quale il paese è stato governato per tutto il periodo, tranne la breve vicenda del governo Prodi, dal beneamato cav.Silvio Berlusconi e dal suo compagno di merende Giulio Tremonti, il debito pubblico è aumentato di ben 606 miliardi (1.867 miliardi contro i 1.261. di fine duemila). Se moltipichiamo tale cifra per 1.936,27(rapporto cambio lira/euro al changeover) troviamo la cifra, espressa in lire, di oltre unmilionecentosettantatremila miliardi di lire.
QUINDI, SIGNOR PRESIDENTE, LA SMETTA DI PRENDERE IN GIRO GLI ITALIANI E LA SMETTA DI SPARARE CIFRE A CASACCIO CONFIDANDO CHE PRATICAMENTE NESSUNO CONOSCE I DATI E CHE, QUINDI, SI POSSONO RACCONTARE TUTTE LE FANDONIE POSSIBILI E IMMAGINABILI.  LEI E TREMONTI IL DEBITO L'AVETE IN PARTE EREDITATO MA LO AVETE PRODOTTO VOI PER CIFRE ENORMI.
Ma quello che è grave e non spiegabile è il perchè in un contesto di tasssi bassissimi e di tagli feroci dei trasferimenti agli enti locali e dei fondi a disposizione dei singoli ministeri  il debito pubblico continui a crescere mese su mese per le cifre che ho appena citato.
E mi chiedo perchè il premier abbia insistito nei giorni scorsi così pesantemente nel dire che "se cade il governo, ci potrebbero essere manovre speculative sul nostro debito sovrano" E' un modo per mettere le mani avanti ed imputare ad altri (Fini, Prodi, il Pd, Draghi) una eventuale situazione di rischio grave per il Paese.?
E mi chiedo perchè Tremonti da qualche mese è praticamente scomparso dalla circolazione. E mi chiedo perchè, di contro, la dottoressa Cannata(cfr. il post che le ho dedicato) rilascia dichiarazioni tranquillizzanti alla stampa sempre più frequentemente.
E mi chiedo perchè GOLDMAN SACHS stia consigliando ai suoi clienti di uscire dagli investimenti in titoli italiani . Me lo chiedo e osservo con preoccupazione i segnali che vengono da più parti del temporale che avanza. E guardo con preoccpazione agli 819 miliardi di titoli in mano a non residenti e so che se gente come George Soros o i gestori dei più importanti hedge funds internazionali decidono di speculare al ribasso sul nostro debito sovrano è difficile resistere per più di qualche settimana
Chi vivrà vedrà, ma spero che non ci siano le condizioni per un nuovo processo di Norimberga che chiami il regime a rispondere dei suoi misfatti e dei suoi crimini. Che sono crimini innanzitutto nei confronti degli italiani onesti e dei ceti sociali più deboli

sabato 11 dicembre 2010

IL MIO BLOG E LA PUBBLICITA'

Da qualche giorno, lo avete notato, sul mio blog compare la pubblicità. Ho infatti installato la procedura ADSENSE che autorizza Google ad inserire messaggi pubblicitari. La scelta dei messaggi la fa il computer che li sceglie tra quelli che "ritiene" - resto allibito da quello che può fare la tecnologia - più affini ai temi trattati sul blog, nel mio caso temi economico-finanziari in prevalenza.
Perchè l'ho fatto? Non per guadagnar soldi (se ho ben capito ad ogni apertura di pagina gira un contatore  che calcola quanti cents mi debbono riconoscere) L'ho fatto per curiosità perchè, chi mi legge ormai lo avrà capito, sono curioso di tutto quanto non conosco, cioè praticamente tutto. E sono stupefatto di quello che la tecnologia consente perchè veramente, oggi, con un solo clic su Google o Wikipedia, in pochi secondi si ha la possibilità di chiarire ogni dubbio e soddisfare ogni curiosità. Ed è solo per pigrizia o per mancanza di volontà se rimangono zone d'ombra.
Una volta soddisfatta la mia curiosità di capire come "funziona" questa storia della pubblicità sul blog è presumibile che disinstallerò ADSENSE. Per ora, se mi volete bene, ve lo tenete.

venerdì 10 dicembre 2010

IL MERCATO DELLE VACCHE - LO SQUALLORE DELLA POLITICA L'ONOREVOLE SCILIPOTI ANTOINIO DI PIETRO

Se ci fossero ancora dubbi sullo squallore della nostra poltica, gli accadimenti di questi giorni li scioglierebbero come neve al sole ( Ho utillizzato il condizionale perchè la premessa, al congiuntivo, è una domanda retorica; e così sistemo mia moglie, che è una bravissima insegnante di italiano e, proprio per questo, mi fa sempre le pulci)
In questi giorni, dicono le cronache, è in pieno svolgimento il mercato delle vacche che si sviluppa nel seguente modo: gli emissari del presidente del consiglio battono le campagne, dotati di assegni in bianco, per "comprare" tutto ciò che è in vendita. E merce da acquistare ce ne è sempre. Argomenti validissimi sono la cifra con cui riempire l'assegno, il fatto che la Costituzione recita che " i parlamentari non hanno vincoli di mandato" e, soprattutto la "lacerazione"politica, morale, esistenziale. che dilania tanti parlamentari-
Mi vorrei concentrare su uno di essi, paradigmatico, del quale ho ascoltato una intervista televisiva ieri ed al quale ha fatto una gustosissima intervista per Repubblica Antonello Caporale: l'onorevole Scilipoti da Barcelllona Pozzo di Gotto, Messina, Italy.
L'onorevole in questione è un medico di 53 anni eletto in Parlamento con l'Italia dei valori , che dopo mesi se non anni di laceranti dilemmi, di notti insonni passate a meditare sul modo migliore di "servire il paese", di sforzi sovrumani per far affermare i propri "valori", proprio in questi giorni ha sciolto il nodo gordiano che gli impediva di manifestare e far emergere la propria prorompente personalità e............ha deciso di cambiare casacca e dar vita, insieme all'Onorevole Calearo, ex PD, e all'onorevole Cesario, anche lui ex PD, mi viene da piangere, ad una nuova formazione politica ancora senza nome che finirà nel Gruppo  Misto. Del resto per un siciliano di una provincia "babba" l'approdo è più naturale che in quello dell'onorevole Di Pietro. E  poi l'onorevole non è stato capito nel suo lodevole sforzo di far conoscere e far praticare l'agopuntura della quale in effetti si sente il bisogno nel nostro paese come anestetico naturale al dolore dei tempi. Non voglio aggiugere altro: vorrei solo invitare chi mi legge a vedere l'intervista in questione ( su you tube c'è). L'accento lo tradisce un po', si coglie subito che l'uomo non è proprio un gigante, non c'è bisogno di un esperto di fisiognomica per capire d'emblè i caratteri distintivi della personalità dell'onorevole, ma vedere e rivedere l'intervista è sempre utile per capire i tempi nei quali siamo chiamati a vivere. A me ha ricordato Cetto la qualunque, il mitico personaggio inventato da Antonio Albanese.
All'onorevole di Pietro vorrei dire solo una cosa: lei ha chiamato "ITALIA DEI VALORI" il suo movimento/partito. Iniziativa encomiabile, ma non ci potrebbe stare un po' più attento nella scelta degli uomini.?  Nel 2006 ha portato in parlamento l'onorevole Di Gregorio che già il giorno dopo aveva fatto il "salto della quaglia"; adesso gli onorevole Scilipoti  e l'onorevole Antonio Razzi, abruzzese emigrato in Svizzera negli anni 60, eletto dagli italiani all'estero, anche lui uomo del sud, che è approdato al gruppo parlamentare "Noi Sud." Altrimenti le male lingue possono pensare che non sia una coincidenza e che abbiano ragione ALTAN e ELLEKAPPA  che ieri hanno "partorito" due vignette esilaranti..
In quella di Altan  il primo personaggio dice all'altro "vado al mercato a vendere il culo" ; e l'altro: "fai fattura seno' quelli lo rivendono all'opposizione"
In quella di ELLEKAPPA - che è la mia vignettista preferita - il pimo personaggio "C'è ancora incertezza sul voto di fiducia"; e l'altro: gli inconvenienti di una democrazia a tasso variabile"
Lei, Di Pietro, ha detto che anche Gesù Cristo ebbe il suo Giuda. Sì ma uno solo . le ha risposto " Il fatto quotidiano"
Ci stia più attento, Di Pietro, che altrimenti si sputtana.

giovedì 9 dicembre 2010

ANCORA SUI NOVANTA ANNI DI CARLO AZEGLIO CIAMPI

Ieri ho scritto il mio articolo sui 90 anni di Ciampi di primo mattino. Perciò non avevo ancora letto la bellissima intervista che Massimo Giannini di Repubblica ha fatto al Presidente. Ne riporto alcuni passaggi che sono a mio avviso fari di luce abbagliante nel buio fitto in cui il Paese brancola.
" Sono tempi brutti. Sono tempi bui. Nella politica più recente ho visto venir meno l'etica personale e l'etica pubblica.  Ho visto mancare il rispetto per la dignità e le Istituzioni. Ma la speranza non mi abbandona: l'importante è guardare alto. Oltre le nubi di questi ultimi anni. Prima o poil'orizzonte si rischiarerà" dice il Presidente.
E ancora: "Questo non è il Paese che sognavo"..............." Guardando ai tempi più recenti, ho visto venir meno i riferimenti ai valori di etica personale e di etica pubblica".............."L'importante per me è che la persona senta la dignità propria e il rispetto della dignità altrui. E al tempo stesso che nutra una grande fiducia e un grande rispetto per le Istituzioni" ha continuato il Presidente citando Vincenzo Cuoco.
E qui le parole del Presidente mi hanno fatto ricordare un libricino di Padoa Schioppa uscito l'anno scorso per le Edizioni del Mulino di Bologna( un altro dei momenti di eccellenza del Paese) dal titolo La vista corta  . Ne consiglio la lettura.
............." Quello che mi colpisce è il prevalere dell'interesse personale , del particulare - come avrebbe detto il Guicciardini - e la mancanza di una base costituita dal rispetto reciproco: io e Lei - riferendosi a Giannini - possiamo essere avversari durissimi, ma dobbiamo essere d'accordo sulle regole e sui comportamenti individuali"  E qui il riferimento a Voltaire è chiaro.
" Si è fatto strame della Costituzione" la Bibbia laica alla quale Ciampi fa continuo riferimento e il cui impianto - aggiungo io - è ancora validissimo e solidissimo poggiando su un sistema di divisione dei poteri e di pesi e contrappesi che sono le basi delle democrazie occidentali . E qui il riferimento a Montesquieu  esce immediato.
Proseguendo, riferendosi agli anni del settennato presidenziale.e ai contrasti anche aspri con l'esecutivo, fa riferimento alla weberiana etica della responsabilità. E a questo proposito ricordo che in queste settimane sta uscendo in abbinamento con il Corriere della Sera una collana di libri "classici del pensiero libero" tra i quali il magistrale saggio di Max Weber su "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo" Il tutto al costo di un euro a volume. La cultura costa poco e con essa si mangia, checchè ne dica il ministro Tremonti al quale ho intenzione di dedicare alcuni articoli perchè ritengo il ministro molto sopravalutato e il principale responsabile, insieme al presidente del consiglio, dello sfascio dei conti pubblici, che non sono affatto in sicurezza come entrambi affermano.
Infine, riaffermando la sua totale fede europeista, incrollabile, ed alla quale dobbiamo - aggiungo io - se siamo riusciti ad agganciarci all'euro, si dichiara fiducioso, il Presidente,sul fatto che l'Italia possa uscire dallo stato comatoso in cui è precipitata.
"Sarà dura ma l'Italia potrà farcela. A condizione che ritrovi la voglia di cambiamento, la voglia di futuro. E' un filo esiile perchè lo sconforto è grande, nel Presidente ed in molti citoyens di questa sgangherata Repubblica.
" A volte, quando leggo certe cose sui giornali o sento parlare certe persone, mi ritorna in mente il "Piano di rinascita democratica" di Licio Gelli.
Più chiaro di così signor Presidente non poteva essere e la ringrazio anche di questo così come la ringrazio delle parole con cui ha concluso l'intervista: il motto dei fratelli Rosselli - i quali, lo ricordo, furono uccisi a Parigi su mandato del cavalier Benito Mussolini: NON MOLLARE  che mi ricorda tanto il RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE del Procuratore della Repubblica Borrelli
"Nonostante tutto resto ottimista: l'orizzonte si rischiarerà" conclude Ciampi. Concordo e condivido, signor Presidente, se poi non ce la faremo con le buone.........ma dobbiamo farcela.

mercoledì 8 dicembre 2010

I NOVANTA ANNI DI CARLO AZEGLIO CIAMPI

Ciampi compie novanta anni e sento l'obbligo morale di far giungere al Presidente, attraverso questo mio spazio, il ringraziamento per quello che ha fatto, che sta facendo e che farà per il Paese.
Ciampi appartiene a quella generazione che si è trovata a vivere la propria giovinezza nel periodo bellico, che si è assunta le proprie responsabilità nel primo dopoguerra ed alla quale dobbiamo lo sviluppo economico e sociale degli anni cinquanta, sessanta, settanta. La generazione che, ormai quasi esaurito il suo percorso, ci sta indicando la via per uscire dalla melma nella quale siamo caduti in questi ultimi due decenni. Ce la sta indicando con l'esempio di  coerenza morale e intellettuale, con l'etica della responsabilità, con il monito a tenere la schiena dritta, sempre, con il messaggio chiaro e forte di vivere ed operare da cittadini e non da sudditi
Ciamp, formatosi alla normale di Pisa, è stato un leale ufficiale dell'esercito del Regno d?Italia che si riconosceva da giovane nel partito d'Azione, nei cui valori anche io mi riconosco, è stato un attento osservatore dei fenomeni economici nei lunghi anni trascorsi in Bankitalia, ed uno splendido governatore per 14 anni, dal 79 al 93. Chiamato a responsabilità di governo in un periodo non facile della nostra storia, è stato un Presidente del Consiglio (dal 28 Aprile 93 al 10 maggio 1994) che non dovremmo mai smettere di ringraziare per l'avvio dell'azione di risanamento del bilancio dello Stato  che ci ha consentito di evitare di precipitare nel baratro, quindi un ministro del tesoro, accanto a Romano Prodi e a D'Alema, autorevole e fortemente rispettato a livello internazionale. Al suo prestigio dobbiamo se siamo riusciti ad entrare nell''euro senza il quale il Paese sarebbe già da tempo in.........Argentina. Infine un Presidente della Repubblica ( dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2006) autorevole ed amato, garante attento delle Istituzioni democratiche e del sistema di pesi e contrappesi sul quale si fondano le democrazie occidentali. Ed oggi, dal suo scranno di senatore a vita è di esempio a tutti noi e, soprattutto, alle nuove generazioni.
Grazie Presidente, grazie e lunga vita. Mi piace ricordarla con l'immagine, che ho nitidisima davanti agli occhi, di quando vidi Lei e la signora Franca  giungere nella piazza prospicente Palazzo Ducale a Genova, nei primi anni duemila. L'immagine di una coppia sorridente, quanto piccoli di statura, tutti e due, signor Presidente, una coppia serena alla quale il Paese poteva guardare con fiducia e ottimismo. Il Paese è quello che Lei e Giorgio Napolitano incarnate. Grazie a tutti e due
Post scriptum: La signora Franca i suoi novanta anni li compie fra pochi giorni, il diciannove. Sarebbe molto bello se la nostra televisione pubblica prendesse una iniziativa per festeggiarvi insieme.

domenica 5 dicembre 2010

YAMAMAY 0 - SCAVOLINI PESARO 3

Sono andato a vedere oggi pomeriggio la partita di pallavolo femminile tra la nostra Yamamay e la Scavolini Pesaro, la squadra più blasonata del campionato. Una brutta partita vinta da una brutta Scavolini per tre a zero su un ancor più brutta Yamamay. Mi dispiace per il Presidente Michele Forte, che conosco e che stimo, ma ho l'impressione che la squadra quest'anno non sia all'altezza di quelle degli anni scorsi.
Ma non voglio parlare della partita; voglio parlare dello stato indecente dell'area di parcheggio prospicente il palazzetto. L'area non è asfaltata, ha delle buche profonde venti centimetri che, nei giorni di pioggia o di pioggia mista a neve come oggi pomeriggio, si riempiono di acqua melmosa e costringono gli utenti a slalom pericolosi e che mettono a forte rischio scarpe, pantaloni ed altri capi di abbigliamento. La situazione si trascina da anni ed è ben conosciuta dal sindaco Gigi Farioli che anche oggi, nel contesto del suo esasperato presenzialismo, era presente alla partita ed ha premiato la miglior giocatrice della serata. Che la situazione sia questa da anni lo so con certezza perchè durante l'anno seguo non assiduamente ma nemmeno sporadicamente la squadra mentre non seguo la Pro Patria.
Vogliamo scommettere che il piazzale quindici giorni prima delle elezioni amministrative della prossima primavera si presenterà asfaltato alla perfezione e dotato di tutte le misure di sicurezza previste? Quindici giorni, non prima. I manuali di marketing  recitano infatti che i tifosi in genere, soprattutto quelli di calcio ma in minor misura anche quelli di altri sports, hanno la memoria corta e tendono a dimenticare in fretta i disagi patiti magari per periodi lunghissimi.
Io vorrei rivolgermi non ai tifosi ma ai cittadini-tifosi, prima cittadini e poi tifosi. Non vi sembra mortificante che palazzo Gilardoni vi consideri e vi tratti come poveri deficenti che si accontentano  di poco e che dimenticano senza rancore i disagi patiti per anni? Non vi sembra retaggio di un approccio da quattro soldi concentrare "la politica del fare" nei mesi immediatamente precedenti gli appuntamenti elettorali e rimanere inerti ed inani per tutto il resto del tempo. Se i fondi a bilancio c'erano, si doveva intervenire prima, se ci sono difficoltà di bilancio la spesa non va fatta nemmeno adesso.
Questo è il modo in cui concepisco la politica e i rapporti della politica con i cittadini per cui non ho mai subito il fascino degli imbonitori di professione. A proposito: il Premier ne ha fatta un'altra delle sue. Per sostenere la tesi della sua indispensabilità ha affermato che " il  mantenimento del rating tripla A da parte dell'Italia dipende dalla stabilità di governo"  Lui le balle è abituato a spararle a braccio: ha dimenticato, o, meglio, non ha mai saputo, che la tripla A l'Italia l'ha persa da quel dì . L'Italia ha avuto la tripla A solo per i debiti denominati nella nostra valuta (la lira, ai tempi) tra il Febbraio 1995 e il giugno 1998. Attualmente Moody's ci assegna un rating AA2, Standard e& Poor's A+, Fitch AA- Silvio, le bugie cominciano ad avere le gambe corte; con me, in questo campo, credimi, non cominciano nemmeno

sabato 4 dicembre 2010

DENIS VERDINI - ME NE FREGO

A Denis Verdini ho già dedicato alcuni post in relazione alla banca toscana di cui è stato presidente e alle vicende che l'hanno interessata per le evidenti irregolarità che ne hanno caratterizzato la gestione.
Denis Verdini è, tra i gerarchi, il più facilmente classificabile. Immaginatelo in camicia nera, con fez e orbace, evidenziate la parlata che ha caratterizzato tanti gerarchi toscani, livornesi in particolare, del ventennio e troverete una fotocopia integrale della iconografia del periodo
Mancava una conferma: è venuta. Ieri ha dichiarato che " Ce ne freghiamo del Colle"  evidenziando così tre cose:
a) la continuità ideale tra regime berlusconiano e regime mussoliniano
b) il disprezzo assoluto dei gerarchi nei confronti delle Istituzioni democratiche, degli organi di garanzia, del principio di separazione dei poteri sul quale poggiano le moderne democrazie occidentali
c) l'arroganza becera che caratterizza i comportamenti degli uomini dell'entourage del premier il quale, da parte sua, quanto ad arroganza e protervia non è secondo a nessuno
Che dire. Non ci voleva molto a capire che il nostro Paese si infognava in un regime fascista senza che ci fosse nemmeno bisogno di una marcia su Roma, non ci voleva molto a capire che controllare tre televisioni commerciali e asservire tre televisioni pubbliche significava mettere in piedi un MINCULPOP aggiornato ai tempi, non ci voleva molto a capire che iscriversi alla P2 significava sposare il programma di Gelli e adoperarsi per dargli pratica attuazione.
Duri di comprendonio, questi italiani. Poi si lamentano che il costo della vita sale mentre gli stipendi e salari no, che i servizi sociali, tanto faticosamente conquistati nel dopoguerra, vengono rapidamente e progressivamente smantellati, che la scuola pubblica , centrale nella vita democratica di un Paese, viene mortificata e svilita, che la Cricca saccheggia senza pudore le risorse di tutti e la res publica mentre il loro tenore di vita si abbassa di giorno in giorno.
Ma di che vi lamentate? Li avete votati voi questi tangheri, mica io.

TU QUOQUE, GIANNI, FILI MI

In un post di Venerdì 16 Luglio dal titolo " Lo chiamavano Cesare" mi chiedevo (riporto testualmente): " Chi sarà Bruto? Non certo Fini , che non è mai stato figlio suo. Bisogna cercarlo tra i più intimi, quelli di più antica data. Non certo Bondi, in perenne adorazione". Ora la risposta la abbiamo. Tra coloro con il pugnale nascosto nella tunica c'è anche Gianni Letta, il braccio destro, il consigliori, l'eminenza grigia, il Richelieu, il dottor sottile del berlusconismo. Riportano i media che dalle carte di Wikileaks emergerebbe che  Letta avrebbe detto: " E' un uomo malato, fisicamente e politicamente debole, privo di energie.........carente di sonno per i troppi festini" Dicono anche le cronache che Letta abbia telefonato al premier che si trovava in Kazakistan smentendo di aver pronunciato le parole incriminate. Dicono anche che il premier non ci abbia creduto (del resto il beneamato tutto è tranne che stupido) e che si senta assediato da nemici esterni ed interni, roso dal tarlo del dubbio e dalla sindrome di essere finito al centro del mirino per aver difeso l'indipendenza energetica italiana. Si sente come Enrico Mattei, adesso.
Ma non demorde. Se Giulio Cesare, al vedere anche Bruto tra i congiurati, si tirò la tunica sul volto e non si oppose più al suo destino, Silvio no, combatte da solo contro i mulini a vento che gli appaiono e scompaiono davanti, come il cavaliere (guarda un po') dalla triste figura mena fendenti a destra e manca, tira colpi di coda come un tonno finito nella tonnara. Ma già il colore del sangue arrossa le acque, gli uomini della tonnara sono già pronti  ai bordi con i gli arpioni, le forze cominciano a mancargli, il 14 Dicembre si avvicina inesorabile. Bisogna dargli atto che ha forze sovrumane, il cavaliere, e che morirà, polticamente, ovvio, convinto di essere nell'empireo mentre i suoi sodali, anche i più stretti, sono creature terrestri distanti anni luce. Del resto il Mausoleo di Arcore, al quale ha lavorato anche Cascella, è pronto, sono curioso di sapere se la tomba sarà in porfido rosso come quella di Napoleone aux Invalides, ma il destino è ormai segnato. Il 14 dicembre gli dedicherò non il requiem di Brahms, già dedicato, nè quello di Mozart, troppo conosciuto e perciò banale, ma quello di Faurè, molto più dolce, perchè riposi in pace, politicamente, ovvio,  mentre la sua barca entra lentamente nel Lete per  il suo ultimo viaggio.
Dedicherò a Gianni Letta e ai più stretti sodali un prossimo post. Oggi, all'alba di un gelido 4 Dicembre, mi piace limitarmi a pre vedere e a pre gustare quello che accadrà nei prossimi giorni. Sei stato un grande, Silvio: te lo dice uno che ha gestito per sette anni, dal 1985 al 1992, i rapporti tra l'Istituto di Credito per il quale lavorava e il tuo Gruppo e, perciò, aveva capito tutto con vent'anni di anticipo. Ti confesso: in questo momento mi sento bene ed ho una certa considerazione di me stesso. Mi si dia atto che da quando tengo, come direbbero a Napoli,  u' blog, la mia linea di pensiero è stata coerente e senza sbavature. E anche dell'aver scovato nei recessi della storia la figura di Carlo VI di Francia (cfr. etichette al riguardo) mi faccio vanto.
Adesso basta, altrimenti il mio ego diventa più ipertrofico del solito e mi tocca dar ragione a mia moglie, che mi conosce bene.
Vista l'ora, a queto punto, ci vuole una bella tazza di latte caldo: intero. Non ho mai capito il latte scremato

venerdì 3 dicembre 2010

ANCORA SU MARIO MONICELLI

Su Mario Monicelli ho scritto il giorno della sua morte riconoscendo al Maestro coerenza assoluta di comportamenti sia nella scelta del come e del quando uscire di scena sia nel non chiedere funerali religiosi. Gli interventi di alcune persone note, e per questo "pubbliche", sulla stampa e in televisione, mi inducono a ritornare in argomento.
PAOLO BINETTI: Che Dio l'abbia in gloria e benedetto il giorno in cui ha lasciato il PD. Ha tratteggiato un quadro di solitudine e di disperazione di Monicelli, smentito dai familiari  e dal medico curante, e frutto della incapacità, in certi cattolici, di concepire che si possa bien conduire sa vie al di fuori della tradizione cattolica e degli insegnamenti della gerarchia. Dimenticando, tra l'altro, che ci sono nel mondo 1,3 miliardi di cinesi e oltre 1 miliardo di indani - e mi limito a questi due - ai quali questa tradizione è del tutto estranea e che, di conseguenza, vivono il rapporto con la vita e con la morte in modo completamente diverso
Cara Binetti, ma lo sa che ci avete proprio scocciato? Per secoli avete perseguitato tutti quelli che non la pensavano come voi, ricordo uno per tutti gli Albigesi, avete mandato al rogo migliaia di "streghe"( le dice qualcosa il Malleus maleficarum di quei due monaci tedeschi, Sprenger e Institoris, che dal mio punto di vista restano due pazzi sanguinari?), avete mandato al rogo Giordano Bruno, avete costretto Galileo ad una abiura mortificante, avete conservato fino a poco tempo fa l'Index librorum proibitorum , vi siete sempre opposti ad ogni progresso delle conoscenze e delle scienze solo perchè mettevano in discussione le vostre certezze e il vostro sistema di potere, con Ratzinger riproponete, nei fatti, il primato della fede sulla ragione, e non vi basta ancora? Siete integralisti ed intolleranti nei fatti e una come lei nel Partito Democratico non doveva neanche entrarci, mi creda.
Esilaranti poi le affermazioni del deputato della Lega Massimo Polledri( mi sta venendo il dubbio che la lega sia un covo di intellettuali - l'ossimoro è voluto- di cui non ci eravamo accorti) il quale ha affermato che Monicelli - il quale qualche tempo fa in un incontro con gli studenti li aveva invitati a sovvertire e a protestare-  con il suo gesto e le sue parole ha fatto  un elogio del suicidio
Patetico il ministro Gianfranco Rotondi che con il suo fare sorridente e oggettivamente melenso ha affermato;Temo che si trasmetta un messaggio non di carità ma di ammiccamento a
 scelte assolutamente non esemplari, nel senso che non debbono essere un esempio, penso all'impatto che tutto ciò ha sui giovnissimi" Rotondi, ma perchè non pensate ai fatti vostri e non la smettete di importunare con le vostr pillole di falsa saggezza?
Più articolata, ed oscura a mio avviso, la posizione del prof. Giovanni Reale, che risulta essere uno dei massimi studiosi del pensiero antico, il quale, in un intervista sul Corriere, forza i testi affermando che già Platone affermava - nel Fedone - che la vita non è di tua proprietà, ti è stata data e solo il Dio può decidere quando togliertela. Veramente a me di Platone piace ricordare un altro passaggio. Prendo un libretto con copertina rossa della BUR  "Processo e morte di Socrate" stampato nel 1958 - lire 300- risalente agli studi liceali di mia moglie( tra le tante cose in comune abbiam anche quella di aver fatto entrambi il classico) e vado all'ultima frase dell'Apologia di Socrate( la traduzione di Enrico Turolla è brutta ma la riporto pari pari): ma ormai è tempo di andare via E io vado a morire voi continuerete a vivere. Chi di noi due si volga, tuttavia, verso condizione migliore, è cosa oscura a tutti meno che al Dio.
Affermazione che, secondo me, stronca tutte le certezze, tutti gli integralismi ed è la prima essenza della democrazia.
Caro Mario Monicelli, ti stimo e ti apprezzo sempre di più.

giovedì 2 dicembre 2010

RISULTATI DELLE ULTIME ASTE DI COLLOCAMENTO DI TITOLI DI STATO

Le difficoltà che il Ministero dell'Economia sta cominciando ad incontrare nel collocamento dei titoli di Stato sono confermate dai risultati delle ultime aste.
Il 29 Novembre si è tenuta un'asta marginale che ha dato i seguenti  esiti.

CCT SETTENNALI 15/10/2010-15/10/2017

Importo offerto 1.339.342.000
Importo richiesto 1.848.342.000
Importo assegnato 1.339.342.000
Rendimento lordo 2,30 % (+ 0,52 % rispetto alla precedente aggiudicazione)

BTP TRIENNALI  2,25% 01/11/2010 - 01/11/2013

Importo offerto    2.500.000.000
Importo richiesto  3.449.603.000
Importo assegnato 2.500.000.000
Rendimento lordo 2,86% ( + 0,55 rispetto alla precedente aggiudicazione)

BTP DECENNALI 3,75% 01/09/2010 - 01/03/2021

Importo offerto 2.998.040.000
Importo richiesto 3.815.540.000
Importo assegnato 2.998.040.000
Rendimento lordo 4,43% ( + 0,54% rispetto alla precedente aggiudicazione)

Il giorno successivo un'asta supplementare riservata agli operatori specialisti  è andata deserta (venivano offerti titoli per complessivi 700 milioni).
Da tutto ciò si evince:
a) che l'appeal del nostro debito sovrano continua a calare (sempre minor differenza tra l'importo offerto dallo Stato e l'importo richiesto dagli operatori)
b) che i rendimenti sono saliti di oltre lo 0,50% (rammento al riguardo che con un debito pubblico di 1.844 mld ogni punto di interessi in più comporta un aggravio della spesa per interessi di oltre 18 miliardi annui)
Questa è la fotografia a fine novembre dei collocamenti. Ho l'impressione che nei prossimi mesi la dottoressa Maria Cannata (cfr mio post dei giorni scorsi) avrà un compito sempre più difficile e sempre più ingrato.

mercoledì 1 dicembre 2010

LA SETTIMA DI BEETHOVEN, LA CULTURA EUROPEA, I TEMPI

Questa mattina ho cominciato la giornata, che si preannuncia eccellente per chi si è liberato dalle fatiche del lavoro quotidiano, ascoltando la settima di LWB diretta da Muti. Orchestra filarmonica della Scala.
Fuori nevica, i rumori sono attutiti, il secondo movimento - in this moment - è assolutamente sublime; tutto favorisce la concentrazione e la riflessione.
E allora, dinnanzi a tempi grami sotto il profilo economico, sociale, ai pericoli che corre la democrazia, all'avvilimento che prende al sentirsi "governati" da gente come Renzo bossi, calderoli, cicchitto, castelli,brunetta, sacconi etc.etc.etc., si riflette sul fatto che ci sono anche elementi positivi nel quadro generale. Innanzitutto la possibilità di trovare sostegno nelle grandi tradizioni culturali europee. Io sono stato da sempre un europeista convinto perchè ho visto nella UE innanzitutto lo strumento per lasciarci definitivamente alle spalle oltre duemila anni di guerre. Poi perchè ci consentiva di ricoscerci tutti nelle grandi tradizioni culturali di questo continente, poi perchè era il mezzo migliore possibile per garantire un buon tenore di vita a tutti gli europei.  Mozart, Dante, Beethoven, Leonardo, Kant, Shakespeare, Verdi, Picasso, Michelangelo, Puccini, Caravaggio, Voltaire, Montaigne, Cervantes ecc.ecc.ecc.ecc. sono innazitutto patrimonio comune d questo continente. Ed è penoso aver dovuto ascoltare il beneamato affermare non più tardi di ieri che "i veri studenti sono a casa a studiare". Mi ha fatto ricordare i moniti di mio padre, brava persona ma sostanzialmente un pavido e morto 38 anni fa, che mi ammoniva: "non ti compromettere, sii prudente, non ti mettere contro quel tale o talaltro". Il beneamato, oltretutto, non è nemmeno una brava persona. I bravi studenti , signor SB, sono quelli che vivono il loro tempo, quelli che prendono in mano il loro futuro e non lo delegano ad altri (specialmente non lo delegano a lei), sono quelli che si chiedono il perchè delle cose, che non si accontentano di "studiare". E a loro dico: non è il 68, il 2010 è tutt'altra cosa, ma fatevi sentire, tutelate in prima persona i vostri legittimi interessi e le vostre legittime aspettative, non abbiate paura di compromettervi, andate incontro alla vita a testa alta, da cittadini non da sudditi e spaccategli il culo a chi ve lo impedisce. E tenete bene in mente questa frase di Saint-Just, che è morto a 27 anni per le sue idee( adesso qualcuno mi accuserà di giacobinismo, di estremismo, ma è una provocazione, idioti): "Io disprezzo la polvere di cui sono fatto e che vi parla; si potrà perseguitare questa polvere e farla morire,ma sfido a strapparmi la vita indipendente che mi sono dato nei secoli e nei cieli"
Se non sapete o non vi ricordate chi era Saint-Just andate su GOOGLE o su WIKIPEDIA (oggi con un clic si arriva dappertutto.), ma allez enfants perchè ce n'est que le debut e sappiate che c'è sempre una generazione un po' acciaccata ma ancora viva e vitale che vi capisce,
La settima è finita. Adesso ci sta Tina Turner