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lunedì 20 dicembre 2010

TEOREMA DI PITAGORA

In un triangolo rettangolo l'area(di imbecillità) del quadrato costruito sull'ipotenusa è equivalente alla somma delle aree (di imbecillità)  dei quadrati costruite sui cateti ( capogruppo e ministro) .
Lo confesso. Il dubbio che il governo in carica fosse pieno di gente mentalmente cheap mi aveva attanagliato da lungo tempo; l'averne avuto "matematica" conferma mi da tuttavia un senso di sgomento.
Mi spiego: in settimana in Senato verrà votata la legge "Gelmini" sulla riforma universitaria. Il mondo accademico e gli studenti sono in fibrillazione ed hanno annunciato una forte opposizione ad un provvedimento che a loro avviso, ed anche al mio, distrugge l'università pubblica italiana.
Ed ecco intervenire i cateti:.
Il primo cateto propone di "arrestare preventivamente" i più facinorosi; la seconda invita le famiglie a non mandare i figli alle manifestazioni", l'ipotenusa afferma che i veri studenti sono quelli che "stanno a casa a studiare."
Tre affermazioni una più stupida dell'altra che hanno suscitato le giuste rimostranze di tutti coloro che, in questo Paese, hanno a cuore il destino dello stato democratico, per costruire il quale i nostri padri hanno lottato, hanno impegnato le loro migliori energie, in qualche caso hanno pagato con la vita la coerenza ai loro ideali, e il destino delle future generazioni, che hanno tutto il diritto di non vedersi privare della possibilità di valorizzare i propri talenti.
Al primo cateto bisognerebbe ricordare, a calci nel sedere, che gli arresti preventivi ricordano tanto, troppo l'olio di ricino di ormai lontana, così si sperava, memoria e di cui lui è un pallido e inconsistente epigono.
Al secondo cateto, che fa oggettivamente tenerezza per come si muove, per come parla e per quello che dice, bisognerebbe ricordare che gli studenti universitari sono maggiorenni, quindi le famiglie non hanno titolo ad invitarli a non andare in alcun luogo. Se tra lo studente e la sua famiglia c'è un buon rapporto, tuttalpiù in famiglia si discuterà, ci si scontrerà,  ma poi quello che deve o non deve fare, lo studente lo decide da solo Anche perchè sono temi che attengono alla sua vita, alle sue aspettative, al suo futuro.
All'ipotenusa vorrei ricordare che è troppo comodo pretendere che i giovani cittadini si comportino come docili scolaretti che debbono limitarsi a "studiare" senza rinonoscer loro il pieno diritto, che hanno, di prendere in mano personalmente il loro destino.
Per cui tutta la mia solidarietà a chi si oppone, democraticamente, al disegno autoritario in atto. E manifestare è una delle forme più nobili dell'esercizio delle libertà democratiche. Se poi qualcuno compie dei reati, lo si sanzioni, ma dopo e non prima. Questo è un compito della magistratura, che in tutti i paesi civili è deputata, in piena indipendenza, a questo.

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