Visualizzazioni totali

giovedì 9 dicembre 2010

ANCORA SUI NOVANTA ANNI DI CARLO AZEGLIO CIAMPI

Ieri ho scritto il mio articolo sui 90 anni di Ciampi di primo mattino. Perciò non avevo ancora letto la bellissima intervista che Massimo Giannini di Repubblica ha fatto al Presidente. Ne riporto alcuni passaggi che sono a mio avviso fari di luce abbagliante nel buio fitto in cui il Paese brancola.
" Sono tempi brutti. Sono tempi bui. Nella politica più recente ho visto venir meno l'etica personale e l'etica pubblica.  Ho visto mancare il rispetto per la dignità e le Istituzioni. Ma la speranza non mi abbandona: l'importante è guardare alto. Oltre le nubi di questi ultimi anni. Prima o poil'orizzonte si rischiarerà" dice il Presidente.
E ancora: "Questo non è il Paese che sognavo"..............." Guardando ai tempi più recenti, ho visto venir meno i riferimenti ai valori di etica personale e di etica pubblica".............."L'importante per me è che la persona senta la dignità propria e il rispetto della dignità altrui. E al tempo stesso che nutra una grande fiducia e un grande rispetto per le Istituzioni" ha continuato il Presidente citando Vincenzo Cuoco.
E qui le parole del Presidente mi hanno fatto ricordare un libricino di Padoa Schioppa uscito l'anno scorso per le Edizioni del Mulino di Bologna( un altro dei momenti di eccellenza del Paese) dal titolo La vista corta  . Ne consiglio la lettura.
............." Quello che mi colpisce è il prevalere dell'interesse personale , del particulare - come avrebbe detto il Guicciardini - e la mancanza di una base costituita dal rispetto reciproco: io e Lei - riferendosi a Giannini - possiamo essere avversari durissimi, ma dobbiamo essere d'accordo sulle regole e sui comportamenti individuali"  E qui il riferimento a Voltaire è chiaro.
" Si è fatto strame della Costituzione" la Bibbia laica alla quale Ciampi fa continuo riferimento e il cui impianto - aggiungo io - è ancora validissimo e solidissimo poggiando su un sistema di divisione dei poteri e di pesi e contrappesi che sono le basi delle democrazie occidentali . E qui il riferimento a Montesquieu  esce immediato.
Proseguendo, riferendosi agli anni del settennato presidenziale.e ai contrasti anche aspri con l'esecutivo, fa riferimento alla weberiana etica della responsabilità. E a questo proposito ricordo che in queste settimane sta uscendo in abbinamento con il Corriere della Sera una collana di libri "classici del pensiero libero" tra i quali il magistrale saggio di Max Weber su "L'etica protestante e lo spirito del capitalismo" Il tutto al costo di un euro a volume. La cultura costa poco e con essa si mangia, checchè ne dica il ministro Tremonti al quale ho intenzione di dedicare alcuni articoli perchè ritengo il ministro molto sopravalutato e il principale responsabile, insieme al presidente del consiglio, dello sfascio dei conti pubblici, che non sono affatto in sicurezza come entrambi affermano.
Infine, riaffermando la sua totale fede europeista, incrollabile, ed alla quale dobbiamo - aggiungo io - se siamo riusciti ad agganciarci all'euro, si dichiara fiducioso, il Presidente,sul fatto che l'Italia possa uscire dallo stato comatoso in cui è precipitata.
"Sarà dura ma l'Italia potrà farcela. A condizione che ritrovi la voglia di cambiamento, la voglia di futuro. E' un filo esiile perchè lo sconforto è grande, nel Presidente ed in molti citoyens di questa sgangherata Repubblica.
" A volte, quando leggo certe cose sui giornali o sento parlare certe persone, mi ritorna in mente il "Piano di rinascita democratica" di Licio Gelli.
Più chiaro di così signor Presidente non poteva essere e la ringrazio anche di questo così come la ringrazio delle parole con cui ha concluso l'intervista: il motto dei fratelli Rosselli - i quali, lo ricordo, furono uccisi a Parigi su mandato del cavalier Benito Mussolini: NON MOLLARE  che mi ricorda tanto il RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE del Procuratore della Repubblica Borrelli
"Nonostante tutto resto ottimista: l'orizzonte si rischiarerà" conclude Ciampi. Concordo e condivido, signor Presidente, se poi non ce la faremo con le buone.........ma dobbiamo farcela.

2 commenti:

  1. E le vignette del collega bancario Giannelli sul Corrierone ? Sono sempre belle, spesso fantastiche, come quella di oggi.
    Bersani dice: VENDOLA
    Berlusca risponde: COMPROLA
    !!
    Ho visto il trio monnezza, che orrore.
    Pat

    RispondiElimina
  2. Caro Patrizio, tu che non sbagli praticamente mai, stavolta hai sbagliato l'abbinamento commento/post. Il tuo commento è pertinentissimo se riferito al post "Il mercato delle vacche...........", meno se riferito al post su Ciampi. Sulla sostanza mi trovi come sempre d'accordo: il trio della morte, o monnezza come lo chiami tu, è orripilante specialmente nella persona del "mio" Scilipoti. E poi ci chiediamo perchè l'Italia è ridotta così. Stai bene, amico mio.

    RispondiElimina