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mercoledì 9 marzo 2011

AMADEUS, IL MENSILE DELLA GRANDE MUSICA

Stamattina, come ogni mattina, sono andato alla mia abituale edicola, quella di Sant'Anna di cui è titolare quella gran brava persona che è Orlando, ed ho preso gli abituali quotidiani: "Repubblica" e "Il fatto". Il lunedì prendo anche il Corriere della Sera che contiene in allegato l'inserto finanziario; da qualche tempo lo prendo anche il  Giovedì e il Sabato in quanto contiene in allegato i libri "I classici del pensiero" ad un euro. Di tanto in tanto compero "Il sole 24 ore"e la stampa locale: "La Provincia" e "La Prealpina". Tutti i giorni, inoltre, entro sui siti del Corriere, della Repubblica,del Sole 24 ore, di Varese News.
Presi i quotidiani, Orlando mi informa che è anche arrivato il numero di Marzo di "Amadeus", il mensile di musica classica di cui ho tutti i numeri. Il numero di Marzo è il numero 256.e costa 11 euro. Considerato che parliamo di un mensile, vuol dire che esce da 21 anni. Aveva cominciato ad acquistarlo mio suocero che intorno al numero 20 mi disse che aveva intenzione di non continuare. Ho continuato io con un unico cruccio, che mi mancavano il numero 14 e il numero17. La rivista è ben documentata ed ogni mese in allegato contiene un CD di musica classica in genere di ottimo livello artistico e tecnico. Il numero di Marzo è dedicato a Vivaldi ed in particolare alle Sonate da camera a tre dall'op. 1. Complesso l'Estravagante con Stefano Montanari e Stefano Rossi al violino, Francesco Galligioni al violoncello, Maurizio Salerno al clavicembalo ed organo
Dicevo che mi mancavano il numero 14 e il numero 17 finchè un giorno, parlando con una delle persone che hanno la bontà di seguire il mio corso di economia all'Università della terza erà di Castellanza, l'amico Giuseppe Girola, vengo a sapere che anche la moglie di Giuseppe compera la rivista e..........non si sa mai.
Aveva sia il 14 che il 17: me ne hanno fatto una copia con la copertina praticamente perfetta per cui la collezione è completa. Preciso che con cadenze non regolari escono anche dei numeri speciali e numeri dedicati ad Opere Liriche. Ho anche quelli.
Io amo tutta la musica, lo ho scritto anche in precedenti occasioni; importante è che sia buona musica. La musica mi rilassa, mi accompagna mentre leggo o scrivo, si lega e mi lega  a ricordi di persone, fatti, circostanze. E trovo che  tra i tanti limiti della scuola italiana ci sia anche quello di non dare sufficiente spazio alla cultura musicale.
Quello che precede l'ho detto perchè ritengo che se si vuole ampliare il proprio bagaglio di conoscenze in materia musicale e filosofica, i mezzi e gli strumenti ci sono ed a prezzi accessibili. L'importante è volerlo. Poi , il tempo di ascoltare e di leggere, si trova

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