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giovedì 31 marzo 2011

AUDIZIONE ALLA CAMERA DEL MINISTRO GIULIO TREMONTI

Il ministro Tremonti, se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Mentre il premier lo capisci subito che ti prende per i fondelli, lui no. Con quell'aria da professorino saputello che si ritrova ti dà l'impressione di uno affidabile, competente, uno che non ti frega.
Mi spiego. All' inizio di settimana il ministro dell'economia è stato sentito alla Camera (in termini tecnici, una audizione) dove ha enunciato il suo "programma-proposta" - così lo defnisce il Corriere della Sera - per il futuro.
Dopo essersi parlato bene addosso rivendicando che anche in Europa sono state recepite sue idee, in particolare il fondo salva stati dentro il quale c'è l'idea degli eurobonds figli dei Tremonti bonds ed il fatto che nella valutazione di un Paese deve essere preso in considerazione non solo il debito pubblico ma anche la finanza privata, è passato ad enunciare il suo programma:
"l'obbiettivo immediato è il pareggio di bilancio, il deficit zero; poi tra quattro anni, nel 2015, partirà la lotta al terzo debito pubblico del mondo, magari con l'inserimento nella Costituzione di una norma blocca debito (l'hanno già fatto altri partner europei) perchè non basta rivedere l'articolo 81, quello che impone la copertura finanziaria delle leggi di spesa"
Faccio le seguenti  considerazioni:
a)  innazitutto mi viene in mente una vecchia regoletta che ci veniva insegnata alle medie con i primi rudimenti del latino: "spero, promitto e iuro reggono l'infinito futuro". Il premier in primis, ma anche il ministro Tremonti, l'hanno assimilata totalmente. Promitto che faremo il ponte sullo stretto di Messina, dieci centrali nucleari, che ricostruiremo l'Aquila in tre giorni, che diminuiremo le tasse, che liberemo Lampedusa in 24 ore, massimo 48, che il PIL crescerà del 3, che dico 3, almeno 4% l'anno per i prossimi 5 anni (cfr. intervista al premier fatta dallo zerbino-giornalista Michele Renzulli e da me commentata con il mio post del 4 Febbraio)   ecc ecc ecc .
Iuro: giuro sulla testa dei miei figli che non ho mai corrotto l'avvocato Mills, che non ho mai pagato una donna per fare sesso, che non ho mai evaso il fisco, che non ho mai compiuto un reato in vita mia, che non ho mai smazzettato, che non ho mai avuto rapporti con Stefano Bontade, che Mangano era un semplice stalliere, che sono sceso in campo per puro spirito di servizio, che le mie frequntazioni con Gheddafi, Putin, Mubarak Lukashenko sono ispirate al solo obbiettivo di redimerli ecc.ecc.ecc.ecc. ed altre mille amenità del genere.
Spero, infine, .....che me la cavo. Comunque io me la cavo, siete voi italiani che non so se ve la caverete.
b) seconda osservazione: ma caro ministro Tremonti, il suo programma tutto coniugato al futuro fa presumere che responsabile dell'economia in questi ultimi due decenni sia stato un altro. Lei, mi scusi, dove era? su Marte? Pareggio di bilancio. Cominci per prima cosa a riportare a segno positivo l'avanzo primario. Ciampi, ai suoi tempi, lo aveva portato ad oltre il 5%, lo stesso Padoa-Schioppa nel biennio 2006- 2008 l'aveva riportato ad oltre il 3%. Vorrei ricordarLe che dal 2008 ad oggi il debito pubblico è salito dal 103% (Padoa-Schioppa) al suo 121%, dato di fine gennaio. Vorrei anche ricordarLe che nel solo mese di Gennaio il debito è salito di quasi 37 miliardi di euro (cfr mio post del 14 Marzo). Lei, mi scusi, dove era? C'è bisogno di cambiare la Costituzione per tenere sotto controllo il deficit? Poi non capisco perchè l'attacco al terzo debito pubblico del mondo (secondo dopo il Giappone signor ministro, la Grecia conta quanto il due di coppe sullo scenario finanziario internazionale) debba cominciare nel 2015. Perchè non prima o perchè non dopo?. Le riconosco, da un anno a questa parte, una prudente attenzione all'evoluzione delle dinamiche del debito pubblico. Non è perchè Lei conosce molto bene lo stato reale delle finanze pubbliche e sa di essere su una polveriera? Poi non dia la colpa di tutto alla dottoressa Cannata (cfr. mio post del 24 Novembre). Perchè è stato lei, signor ministro, ad impostare una politica basata su scudi fiscali, lassismo nella lotta all'evasione fiscale, tagli indiscrimati nelle voci di spesa, tagli che non hanno prodotto alcun beneficio se è vero come è vero che nel decennio ultimo il debito pubblico è salito dai 1.261 miliardi di fine 2000 (cfr mio post del 19 Agosto 2010) agli attuali 1.879.
Per cui, signor ministro, non venga a raccontare che lei ha messo in sicurezza i conti pubblici perchè non è vero. Vorrei anche ricordarLe che dopo Grecia, Portogallo e Irlanda, ci siamo Spagna e noi.
Devotamente Suo
Alberto Pirani

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