Dopo le fatiche del "De bello padano", che ha ottenuto un certo successo a giudicare dalle telefonate che ho ricevuto, e considerato che la cronaca giornaliera offre solo spunti che portano alla depressione, è il caso di occuparci di materia più frivola. Oggi parleremo di ristoranti
La buona tavola, soprattutto se condivisa con amici "giusti", è una delle cose più piacevoli della vita perché consente di unire le piacevolezze del gusto a quelle della conversazione e dello stare insieme.
Premesso che Milena per giudizio unanime è una ottima cuoca, e che, conseguentemente si sta benissimo anche a casa, quando usciamo, ormai da parecchio tempo o andiamo in trattorie dove ancora con 12/15 euro si mangia discretamente bene (ne conosciamo parecchie) o andiamo in ristoranti di livello dove il pranzo o la cena assumono le caratteristiche di una "esperienza"di cui ci si ricorda nel tempo e di cui rimane traccia nella memoria. Evitiamo i ristoranti che definiamo medi dove si spendono magari 40/50 euro a persona per mangiare banalità del classico primo(o antipasto) secondo con contorno, dessert, caffè, liquorino finale offerto dalla casa in ambienti anonimi.
Con la guida dell'Espresso come baedeker, la preferiamo alla Michelin troppo "french oriented", di tanto in tanto facciamo nuove scoperte. Il 2 Maggio ci trovavamo a Vigevano e abbiamo fatto visita ad un ristorante che la guida segnalava con un punteggio di 15,5 (e che poi abbiamo scoperto avere anche una stella Michelin) che si chiama "I Castagni" Per arrivare un disastro perché è in mezzo alle campagne ed anche il navigatore ha avuto problemi. Una volta arrivati ed accolti gentilmente da un signore che probabilmente è il papà della titolare, il quale ha subito intuito le difficoltà appena superate, siamo stati accompagnati nella sala dove siamo stati presi in consegna dalla titolare, una signora raffinata con tutte le caratteristiche della "ostessa" di classe.. Bella sala, belle sedie, belle tovaglie, bella cristalleria e bella posateria. Ambiente raffinato che trasmette sensazione di benessere e di eleganza senza alcuna caduta di stile.
Dopo l'aperitivo di prammatica, un ottimo "bollicine" italiano, passiamo alla scelta del menu e optiamo per il menù degustazione più semplice per accompagnare il quale scelgo un "etna bianco"che si rivelerà scelta assolutamente "azzeccata". Da qualche tempo in Sicilia si sono affermate delle case vinicole che fanno prodotti eccellenti, bisogna solo conoscerle.
Il menù:
- Carpaccio di lavarello affumicato su insalata russa di verdure e cereali
- Brodetto di crostacei, filetto di gallinella e frutti di mare con polenta ai pomodori secchi
- Lasagnetta di pasta alle castagne
- Risotto Carnaroli alle verdure mantecato con quartirolo (assolutamente divino)
- Anatra arrosto su tortino di patate e cipolla
- Assortimento di piccoli dolci o assortimento di formaggi (ne abbiamo preso uno ed uno e abbiamo diviso)
- caffè con possibilità di scegliere tra zucchero di canna, zucchero normale, fruttosio (io il caffè lo prendo senza zucchero)
Due ore piacevoli trascorse in serenità. Il conto, direte voi. In linea, rispondo io
Menu a 55= 110 + 17 il vino (assolutamente onesto) + 12 gli aperitivi + 6 i caffè + 4 la minerale=
Euro 149 quindi 75 ciascuno.
Ora è meglio precisare che non è che andiamo tutte le settimane in ristoranti del genere, ma di tanto in tanto, in occasione di ricorrenze o anniversari o semplicemente perché ci va, sì.
Qualcuno potrebbe obbiettare che con la crisi che c'è parlare di certe cose, soprattutto da parte di uno che si definisce "di sinistra, potrebbe essere evitato.
Rispondo: premesso che il conto lo pago io e non lo paga qualcun altro a mia insaputa, premesso che il mio dovere di contribuente lo faccio, anche perché sono soggetto a ritenuta alla fonte e quindi ........, premesso questo riterrei ipocrita trincerarmi dietro un "pauperismo" di facciata, anche perché durante il corso della vita ho avuto lunghi periodi di convivenza con un quadro generale meno favorevole, periodi che non dimentico. E la mia, la nostra, apertura verso chi in questo momento è meno favorito la riempiamo anche di contenuti; ma parlare di questo sì che sarebbe inopportuno e non elegante.
Il ristorante "I castagni" ha un sito ben fatto che presenta in maniera esauriente le caratteristiche del ristorante stesso.
sabato 5 maggio 2012
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