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martedì 29 maggio 2012

UOMINI SOLI

Ho appena terminato la lettura del libro di Attilio Bolzoni - UOMINI SOLI - distribuito con Repubblica/L'Espresso. Bolzoni è una delle firme più prestigiose di Repubblica, ha cominciato a fare il giornalista all'Ora di Palermo ed ha vissuto in prima persona  molti dei fatti di mafia che tutti quanti conosciamo ma di cui spesso ci sfuggono i dettagli. Il libro, scritto con stile asciutto ed essenziale, è accompagnato da un video, a metà strada tra un film ed un film/intervista; il libro, dicevo, è dedicato a quattro figure di uomini che hanno lottato contro la mafia e che dalla mafia sono stati uccisi quando le Istituzioni li hanno lasciati soli o addirittura osteggiati.
I quattro sono: Pio La Torre, segretario regionale del PCI e deputato nazionale del medesimo partito, il Generale Carlo Alberto Dalla chiesa, e i magistrati Falcone.e Borsellino.
La lettura del libro, che consiglio, ha rafforzato la interpretazione che do dei fatti a tutti noti.
Mi spiego: gli anni cruciali sono il 1982 e il 1992.
Nel 1982 si consuma e trova epilogo la guerra interna alla mafia che vede i Corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano spazzare via la mafia che è stata poi definita "perdente", gli Inzerillo, gli Spatola, i Bontade.E' l'anno  in cui a Palermo ci sono oltre 150 morti ammazzati. E' l'anno in cui muoiono Pio La Torre (il 30 Aprile) e il generale dalla Chiesa(il 3 Settembre) che sono andati allo sbaraglio  a cercare di combattere la mafia in un mondo in cui cambiavano i "pupi"(Corleonesi al posto della vecchia mafia) ma non i "pupari"( Salvo Lima, proconsole di Andreotti in Sicilia,i cugini Salvo di Salemi ed il loro referente nazionale Andreotti che semplicemente "passarono" con i Corleonesi)
Il 1992 è l'anno in cui muore la prima Repubblica, è l'anno in cui vengono uccisi prima Salvo Lima, (in Marzo), proconsole di Andreotti in Sicilia, e i magistrati Falcone (in Maggio) e Borsellino (in Luglio) ed infine Ignazio Salvo (in Settembre). Ricordo che i Salvo, inzialmente molto legati a Stefano Bontade e a Badalamenti, dopo l'uccisione  nel 1981di Stefano Bontade, passarono al servizio dei Corleonesi. Infine nel gennaio 1993 fu catturato Totò Riina che evidentemente non serviva più-
E' come se qualcuno chiudesse, con disegno chiaro, una fase della travagliata storia nazionale con la uccisione di Lima, di Ignazio Salvo e con la uccisione dei due unici magistrati che avevano la chiave di lettura degli avvenimenti degli ultimi venti anni prima del 1992, per dare avvio ad una fase nuova, quella che è stata chiamata "seconda Repubblica"
Quel qualcuno lo riconduco ai poteri veramente forti ed occulti che hanno avuto ed hanno tanta importanza nella vita del Paese, in primis la Massoneria, e a poteri e  personaggi del settore finanziario.
Per portare avanti il discorso, è mia opinione sempre più rafforzata che la fine della prima Repubblica, il venir meno di alcuni personaggi che l'avevano dominata, in primis Andreotti, e delle forze che l'avevano caratterizzzata ( i partiri della prima repubblica che si squagliarono come neve al sole subito dopo (DC, PSI; PSDI; PLI; PRI), il subentro di altre forze ed altri personaggi che hanno caratterizzato questi ultimi venti anni, non sia avvenuto per caso. Tutto ha seguito un una logica ed è stato pilotato.
Ed anche oggi l'uscita di scena di colui che, nel bene e nel male, ha dominato negli ultimi anni non avviene casualmente. L'uomo è ormai vecchio e stanco,  parecchio rincoglionito e parecchio ridicolo e patetico. Non serve più.
E allora andiamo a rileggere la famosa intervista di Aldo Cazzullo a Geronzi
Domanda finale: e quanto conta la massoneria?
Risposta: la massoneria invece conta, forse conta molto, ed è spesso segnalata come protagonista di snodi piu importanti di settori politici e finanziari.
Parola di Geronzi; date retta a  me. Credeteci.
Vedremo gli sviluppi ma io la storia d'Italia la leggo così.
Dalle Terrazze di Cunardo 29 Maggio 2012 ore 8,45

2 commenti:

  1. Alby, fra uno scatolone e l'altro, a proposito di magistrati eroici o anche solo rispettosi dei propri doveri, e fidando nella tua prodigiosa memoria e capacità di giudizio, ti lancio una provocazione:
    acquisiresti, anche in dono, un'auto usata da Giuseppe Ayala ?!?

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  2. Sai che non lo so. Penso di no ma prima di decidere dovrei fare un ripasso e andare a ritroso nello spazio e nel tempo. Buon trasloco e quando vi siete installati in Lussemburgo, veniamo a trovarvi.
    VALE, amico mio ed un abbraccio forte alla tua famiglia da parte mia e di Milena

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