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mercoledì 4 settembre 2013

ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

Cronache Maceratesi sta proseguendo nella pubblicazione, e commento, del memoriale dell'avvocato Ambrosini, ex Presidente della Banca. Gli articoli di Marco Ricci sono molto dettagliati per cui rimando alla lettura degli stessi chi fosse interessato ad approfondire.
Da parte mia mi limito a sottolineare che nel memoriale Ambrosini difende il suo operato - ovviamente - richiamando alle inerzie dei vari organi che avrebbero dovuto vigilare ed intervenire.(Società di Revisione, Collegio sindacale, membri del CDA, Bankitalia) E qui non ha torto.
Ma affermare che "........le difficoltà in cui versa Banca Marche sono imputabili all'economia marchigiana.... ......." questo mi sembra sinceramente troppo.
ll fatto poi, ad esempio,  che da un verbale del Consiglio di amministrazione emerga un intervento dell'Avvocato Ambrosini  che lamenta che le pratiche presentate al CDA per l'esame ed eventuale approvazione fossero corredate da allegati troppo corposi, non lo giustifica affatto. Tutto lascia credere che, di fatto, quegli allegati nessuno li leggesse. Avvocato, se questo è vero, allora non si consente, come emerge da un altro verbale, che vengano portate in consiglio 51 pratiche da esaminare in una sola seduta. Sarebbe bastato un minimo di buon senso per capire che quella sera sarebbe passato di tutto. E, di fatto,  ci si sarebbe fidati  - in pratica  - della parola e dell'accattivante oratoria del Direttore Generale proponente. Ma se i consiglieri non leggono gli allegati perché troppo corposi e "sono costretti a fidarsi", a questo punto i Consigli di amministrazione sarebbero del tutto superflui, mi viene da osservare.
Ci si deve convincere una volta per tutte che ci sono stati comportamenti dolosi e collusi da parte dei vertici amministrativi  e manageriali dell'Istituto.
E c'è un solo organo, in uno stato di diritto, competente a giudicare i fatti. Quell'organo si chiama "magistratura"

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