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sabato 7 settembre 2013

BANCA DELLE MARCHE AGGIORNAENTO

Nel mio ultimo breve post affermavo che l'intervento di un Istituto esterno era ormai improcrastinabile e esprimevo l'opinione che ad intervenire sarebbe stato Intesa/San Paolo. Il mio giudizio nasceva dal fatto che solo un Istituto di grandi dimensioni poteva avere la "forza" per sostenere il peso di un disastro come quello che BDM evidenzia sempre più di settimana in settimana. Nel nostro Paese non ce ne sono molti con queste caratteristiche. Intesa aveva già una partecipazione nella banca. Oggi una duplice doccia fredda; sia Unicredit che Intesa hanno escluso il loro interessamento.
Anche la cordata di imprenditori marchigiani mi sembra piuttosto aleatoria malgrado l'impegno pubblicamente assunto da Merloni.
Come finirà? Sinceramente non lo so. Non vedo altri soggetti italiani in grado di fare l'operazione e anche Bankitalia a questo punto può fare ben poco.
Tanto tempo fa scrissi che BDM era cronaca di un disastro annunciato. E un altro disastro si profila all'orizzonte. Carige, che è stata in mano per oltre venti anni di Berneschi, sta entrando anch'essa nella stessa spirale di MPS, BDM.
E c'era chi diceva che il sistema bancario italiano era sano.
Stasera ho ascoltato per qualche minuto la trasmissione condotta da Telese sulla 7. D'Agostino ha affermato una verità sacrosanta: l'economia italiana è marcia dalle fondamenta. Mi dispiace ancora una volta dover dire che non era molto difficile rendersene conto

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