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venerdì 20 settembre 2013

GUARDIE E LADRI

Mi piace pensare che, ai tempi in cui l'Italia era più povera e più semplice, anche i ruoli fossero fossero chiari e semplici da decifrare: chi faceva il ladro faceva il ladro e chi faceva la guardia faceva la guardia. La guardia cercava di agguantare il ladro e il ladro cercava di non farsi prendere dalla guardia.
Adesso è tutto più complicato: Equitalia, ad esempio, cosa dovrebbe fare? Recuperare i soldi sottratti al fisco da persone fisiche e giuridiche. Ed invece cosa fa? Mostra una notevole propensione a fare degli sconti a nome dello Stato a fronte di "mazzette"(in Francia le chiamano "Pot de vin") incassate dai suoi funzionari.
Stiamo leggendo tutti le notizie in merito alle perquisizioni da parte della Guardia di Finanza di sedi di Equitalia. Ormai siamo al paradosso che i ladri cacciano i ladri e le guardie sembrano un genere ormai estinto. Beppe Grillo fu "cacciato" dalla televisione per aver detto una battuta a commento di una foltissima delegazione del PSI - Partito Socialista italiano, in Cina pagata con i soldi di tutti noi " Se qui sono tutti socialisti - commentò il non ancora cinque stelle - ...........noi, a chi rubiamo" Sintesi di un pensiero che sarebbe piaciuto a Monsieur de la Palisse.
Io continuo a pensare che il problema non è se il deficit sul PIL rimane nel 3% o si posiziona al 3,1%. Il problema è sempre a monte(espressione cara agli studenti che si sono trovati a fare gli studenti nel'68) ed è sempre quello.

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