Sto vedendo in televisione(ieri sera il primo atto, oggi il secondo, stasera il terzo) "Rigoletto a Mantova" per la regia di Bellocchio con Meta alla direzione e Placido Domingo nella parte di Rigoletto. L'opera non è tra quelle che amo di più, anzi debbo dire che è tra quelle che sento meno ma la circostanza mi consente di fare alcune considerazioni.
L'opera viene trasmessa in mondovisione e sarà vista da un numero enorme di spettatori. La nostra cultura, le nostre città d'arte, le nostre strutture organizzative hanno modo di farsi ulteriormente apprezzare in tutto il mondo con risvolti economici di notevole importanza. E allora mi chiedo: cosa aspettiamo ad "esportare" le nostre bellezze (l'italia ha il 60% del patrimonio artistico mondiale) con una azione mirata, coordinata e seria. Non possiamo competere con la Cina, la Corea e l'est europeo in tanti settori. Gli USA hanno una superiorità tecnologica che non potremo mai uguagliare, la Germania ha un industria solida che è superiore alla nostra, e allora concentramioci in quello che abbiamo: turismo fatto bene per far venire il mondo da noi e tutte le iniziative utili per portare noi nel mondo. Non dovrebbe essere difficilissimo. Ma forse in questo nostro strano paese lo è.
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