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mercoledì 13 giugno 2012

ELSA FORNERO UN MINISTRO UNFIT

Chi mi segue sa che reputo il governo Monti il solo che possa evitare al Paese di finire in Argentina, ho per Mario Monti alta stima e ritengo che il leader di un grande Paese occidentale debba avere "visione lunga", autorevolezza che trovi basi nella stima guadagnata in anni e anni di attività, notevoli capacità di mediazione e, al contempo, capacità di decisioni rapide ed efficaci, una solida preparazione economica. Tutte doti che Monti ha; inoltre ha l'età giusta per "governare"; ho sempre diffidato dei capi di governo troppo giovani.
Ciò premesso ritengo che il Premier abbia fatto alcuni errori, uno dei quali quello di avere scelto Elsa Fornero come ministro, in particolare di un ministero delicato ed importante come quello del "Lavoro e delle Politiche Sociali". Innanzitutto per ragioni caratteriali. La signora Fornero è una apprezzata docente di economia alla Università di Torino ( ma ce ne sono tanti e tante come lei) ma ha un carattere che mette in ombra i lati positivi della sua personalità.
La definirei  "impulsiva, arrogante, presuntuosa, poco abile a gestire un contraddittorio, cocciuta e poco disponibile ad ammettere i propri errori". Insomma, in sintesi, UNFIT ad occupare il posto che occupa.
Il ministro Fornero, condizionata da quanto ho sopra enunciato, ha compiuto parecchi gravi errori:
- ha fatto una riforma delle pensioni che contiene numerosi elementi di iniquità e che penalizza pesantemente una base numericamente rilevante di persone sulla scorta di un discrimine meramente anagrafico.
- si è impantanata sul delicatissima tema della riforma dei contratti di lavoro intestardendosi sull 'articolo 18 e dimostrandosi, nella sostanza, indisponibile al confronto.
- ha sottovalutato il problema degli esodati  del quale a mio avviso ha capito poco. Se l'INPS dice e scrive che gli esodati sono 390.000 e a lei ne risultano 65.000 forse sarebbe meglio che andasse a verificare e desse delle cifre a supporto di quanto sostiene e, comunque, non può accusare a caldo e di impulso i vertici dell'INPS di "essere irresponsabili" e di " danneggiare coscientemente il governo." E, soprattutto, non può affermare che "se fossimo in un settore privato, andrebbero riconsiderati (leggasi licenziati)"
Vede, gentilissima signora Fornero, se fossimo in un settore privato, Lei sarebbe stata licenziata già da un pezzo.
Dalle Terrazze di Cunardo Mercoledì 13 Giugno 2012 ore 15,30





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