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sabato 16 giugno 2012

LE TERRAZZE DI CUNARDO - LE RETOUR

Il 17 Maggio, in procinto di partire per il luogo da dove scrivo, mi ero dedicato una canzone e posto alcune domande:
- era la prima volta che mi aspettava un ricovero così lungo: come avrei reagito?
- il team di medici mi era sembrato. ad un primo impatto, preparato e competente: come mi avrebbero curato?
- c'erano ragionevoli speranze di migliorare la situazione generale del mio fisico onde poter godere di condizioni di vita accettabili?
Ora è tempo di rientrare. è tempo di risposte:
PARLIAMO DI ME
Come ho reagito al lungo ricovero? Bene, anzi benissimo. Momenti di noia, nessuno. Depressione, nemmeno un filo. Mi  sento sicuro, solido, con delle convinzioni radicate ma sempre pronto al dialogo con chi abbia voglia discutere sulla base di argomenti concreti. La memoria, eccellente a detta di tutti, si rafforza man mano che l'età avanza. L'accumulo di "vissuto"fa sì che cresca in continuazione il materiale da utilizzare per individuare i nessi, capire i collegamenti e i rapporti causa/effetto, vedere le cose con visione lunga. Certo è che senza un cervello che funzioni tutto questo non sarebbe possibile perché come padre Dante ebbe modo di osservare:
" Non fa scienza sanza lo ritener l'avere inteso (Paradiso, canto V)
Ho mantenuta intatta la capacità di indignarmi e di "incazzarmi": va bene così
Ho preso atto di dover convivere con una malattia neurodegenerativa, ancora allo stadio iniziale
e sotto certi aspetti anomala, che limita e limiterà in parte la mia autonomia. Si tratta di non piangersi addosso e gestire al meglio la situazione.
Gli affetti: sempre più stretti i legami, sempre più intrecciate le sorti. Che riempiono la vita e danno senso al percorso 
Gli amici: Cicerone scrisse oltre duemila anni fa un librettino cui dette titolo "Lelius vel de amicitia" in cui lodava l 'amicizia come valore assoluto. In effetti, gli amici, quelli veri, sono un tesoro del quale si apprezza il valore soprattutto nei momenti di difficoltà. Io, in verità, lo apprezzo tutto l'anno. Alcuni sono venuti a trovarmi, molti hanno telefonato, altri, so, hanno chiesto di me. Un esempio per tutti. Mentre sto scrivendo ascolto con le cuffie un bellissimo CD di musiche pucciniane che amici cari mi hanno portato quando sono venuti a trovarmi. Dono graditissimo e per la valenza intrinseca (sono registrazioni di arie cantate dai più grandi cantanti lirici del secolo scorso) sia perché so che il cd è stato scelto e pensato per me nel corso di una recente loro visita a Torre del Lago. So anche che molti dei miei allievi/amici dell'Universiter di Castellanza chiedono di me. Un pensiero anche per loro e un arrivederci alla ripresa autunnale dei corsi.
La musica: notoriamente l'ascolto di musica viene considerato un valido coadiuvante nella gestione delle convalescenze o nei percorsi di riabilitazione. Credo di aver scoperto da tempo la verità dell'assunto tanto è vero che mi si vede sp essissimo con le cuffie che ascolto qualcosa
- come sono stato curato. Bene, benissimo. Come  ho avuto modo di rappresentare ai medici, se è vero che "ad impossibilia nemo tenetur", per le "possibilia" sono atrrezzatissimi.
- Quindi, come sto?. Molto ma molto meglio anche se miracoli non posson farne nemmeno a Cunardo


PARLIAMO DELLE "TERRAZZE"


Le "Terrazze"è una clinica specializzata in
Riabilitazione neurologica di pazienti colpiti  da ictus cerebri di natura ischemica o emorragica, pazienti affetti da patologie neurodegenerative, neuromuscolari, lesioni midollari.
Riabilitazione motoria: pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia ortopedica( ad esempio ptotesi dell'anca), pazienti amputati, pazienti allettati, affetti da patologie osteoarticolari gravi. La struttura dispone di 152 posti letto distribuiti su tre piani. La copertura del tetto è costituita da terrazze luminose dalle quali si osserva un bellissimo panorama di colline coperte da una ricca vegetazione.
La casa di cura sorge a Cunardo , in Valganna, a metà strada tra Varese e Luino. La Valganna è una delle valli più verdeggianti dell'alto varesotto.
La clinica è privata ma convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale


PARLIAMO DELLE PERSONE CHE SI SONO PRESE CURA DI ME


Come citarli senza citarli, come ringraziarli senza ringraziarli, come rendere loro quello che mi hanno dato?
Forse il modo migliore è andare con la memoria a quella bellissima scena di "Nuovo Cinema Paradiso" nella quale il protagonista, solo in sala di proiezione, vede passare sullo schermo  spezzoni di films e nel contempo i volti e i sorrisi delle persone che avevano improntato di se la sua infanzia e la sua prima giovinezza; nel mio caso una fase ed uno step molto più avanzati della mia vita.
Citerò per nome e cognome solamente il primario. il Dr.Luciano Salvato, che gestisce con molto charme la struttura e con il quale ho condiviso, del tutto casualmente, il concerto della Mannoia  di fine Maggio a Varese. Se è vero come è vero che il pesce si riconosce dalla testa, il Dr. Salvato ha il maggior merito del buon andamento della clinica.
Ed ecco affiorare e scorrere sullo schermo i volti di Giulio, il neurologo che ha capito tutto o quasi di tutto di me, che mi ha curato con scienza e coscienza e che è stato determinante nel netto miglioramento che ho registrato, e poi la fisiatra Laura che con il neurologo ha avuto la maggior parte del peso, ma non meno importanti l'internista Sandro e la psicologa Elena-
Quattro medici giovani, preparati, che lavorano in team e questo è un merito incommensurabile, che trasmettono serenità perché sereni sono loro e tra di loro.
E poi la fisioterapista Morena, giovane donna e giovane madre, professionalmente ineccepibile e attenta a captare ogni segno di cambiamento, in meglio ed in peggio, che per un mese mi ha "raddrizzato", "stirato", "torturato" e che ha il merito di avermi ridato una postura accettabile. E con lei Marco e Sergio in rappresentanza di tutti gli altri fisioterapisti.
E poi gli infermieri, la caposala Cristina e gli infermieri professionali Anna (polacca alla quale una volta avevo detto che veniva considerata  "brusca"; ci era rimasta un po' male e mi aveva risposto: "è perché cerco di far bene il mio lavoro"; è per questo che la stimo,avevo proseguito, ed è vero, so che lo ha capito) e poi Mihail (rumeno), Christian (rumeno), Manuela (rumena) Simona (rumena)
E poi il personale di supporto: Graziella (italiana) Anna (moldava) Anna (italiana), Lorenza                     (italo/francese)
E infine la spumeggiante receptionist Juana Francisca, nata a Santo Domingo e qui da noi da moltissimo tempo. E la signora albanese (na portantina la chiamerebbero a Roma) con la quale, non si sa perché, abbiamo sempre comunicato in inglese, il suo migliore del mio.
A tutti va il mio pensiero e il mio ringraziamento
Due notazioni carattere generale, infine.


LA PRESENZA DI TANTI NON ITALIANI TRA IL PERSONALE


Come avete potuto rilevare sono molti i non italiani tra il personale, specialmente tra il personale infermieristico. Sono persone per bene, bene inserite da noi, che fanno bene il loro lavoro. Se penso che siamo in "territorio leghista" che ha fatto della contrapposizione italiani/non italiani (per non parlare della contrapposizione italiani del nord /italiani del meridione ) il cardine della propria proposta politica si capisce quanto  sia miope e meschina la loro visione. Il modo è ormai un "melting pot" che mescola lingue, idee, religioni. Rifugiarsi nel proprio "piccolo mondo antico"  non ha senso. Per vincere nella sfida globale e mantenere un tenore di vita accettabile bisogna saper parlare bene l'inglese, non rifugiarsi nel dialetto della Valganna.


IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE


Le Terrazze sono una struttura specialistica nella quale una giornata di ricovero costa parecchio per il numero elevato di persone necessario a far andare avanti la struttura e per le professionalità impiegate. E' una struttura convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale che consente di dare " a tutti " adeguata assistenza. Il SSN è la principale conquista del dopo guerra e il principale pilastro dello Stato Sociale. Stiamo bene attenti a gestirlo bene. Il SSN costa circa 110 miliardi l'anno. Ci sono ampi margini di recupero degli sprechi, ampi margini di razionalizzazione e di lotta alla corruzione che nel settore non è sporadica. Ma teniamocelo bene stretto perchè forse non abbiamo ben compreso cosa voglia dire sanità pubblica sostanzialmente 
gratuita. Mi dicono che ai dimessi, non a tutti, il Presidente della Regione suole inviare una lettera nella quale si evidenzia l'elevato costo della degenza e si sottolinea l'onere per la Regione. Se la ricevessi, ho già in testa a grandi linee una lettera aperta al Presidente Formigoni nella quale terrei a sottolineare la differenza tra sudditi e cittadini, quali siamo, dobbiamo essere, vogliamo essere noi italiani nell'anno di grazia 2012.
Ora è tempo di partire; ho voglia di casa, di famiglia, di mare, di sole, di vita.
Un ultimo saluto ai miei due compagni di stanza, tanto più avanti  di me nel viaggio, una saluto ai degenti con cui ho più legato in questo periodo (non li cito per timore di dimenticarne qualcuno, loro sanno) e lasciamoci alle spalle anche questa esperienza.
Quando questo scritto verrà pubblicato, diverrà un documento pubblico. Autorizzo pertanto la direzione delle "Terrazze", se vorrà, ad utilizzarlo come attestato di "customer satisfaction"
Last post from  "Cunardo's terraces" June 21 2012, first summer's day

7 commenti:

  1. NON E' PROPRIO COSI' IDILLIACA LA SITUAZIONE...

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  2. CERTO CHE SE DEVE ESSERE APPROVATO NON VERRA' MAI
    PUBBLICATO...MI DAI L' IMPRESSIONE DI ESSERE
    L'AMICO DEL PRIMARIO CHE PRENDE LE SUE DIFESE

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  3. Caro anonimo, se vuoi divertirti con piccole provocazioni devi conoscere come funziona un blog.
    Te lo insegno io:
    a) trincerarsi dietro l'anonimato è una piccola meschineria non degna di uno come te che, anche se non ti conosco, mi sembri persona di buon livello
    b)se scrivi un commento su un post di un blog è come se scrivessi una lettera al direttore di un giornale. Se non la vede come fa a pubblicarla?
    c) in tutti gli ambienti di lavoro ci sono luci ed ombre. A me, alle terrazze sono sembrate prevalere le luci ed il primario non ha certo bisogno delle mie difese
    Adesso una domanda te la faccio io: come mai hai tirato fuori un articolo di un anno fa per la tua piccola provocazione?

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  4. NESSUNA PROVOCAZIONE,ANDAVO A TROVARE UN AMICA REDUCE DA ICTUS,RECENTEMENTE DIMESSA...HO VISTO UNA REALTA' DIVERSA, TUTTO QUI, SENZA RANCORE O
    ALTRO...IL TUO RACCONTO MI SEMBRAVA UN PO' ESAGERATO RISPETTO A QUELLO CHE HO NOTATO IO.

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  5. il pluralismo delle opinioni è il sale della democrazia, poi c'è il fatto che io le cose le ho viste "da malato". Il tono mi sembra molto più conciliante. L'anonimato continua a non entusiasmarmi-

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  6. L'ANONIMATO L'HO TROVATO IN ALTRI COMMENTI A LEI INVIATI...HO VISTO CHE NON LE HANNO TOLTO L'ENTUSIASMO COME IL MIO...IN OGNI CASO LE AUGURO BUONA SALUTE!

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  7. Caro anonimo, Lei (o tu) mi ha fatto uno dei più grandi complimenti che poteva farmi. La vita finisce quando non si hanno più entusiasmi, idee per cui non dico lottare, che è una parola grossa, ma se non altro mettersi in gioco. Io apprezzo oltremisura, tra le doti, umane, quella della ironia e Lei ne ha, ne ha da vendere, come ha da vendere intelligenza, mi creda; io su molte cose mi sbaglio facilmente ma su altre praticamente mai. Contraccambio gli auguri di buona salute, in latino: VALE

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