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lunedì 18 giugno 2012

IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO - DATI AL 30 APRILE 2012

Bankitalia ha pubblicato a metà mese, come d'abitudine, il supplemento al bollettino mensile con i dati di finanza pubblica aggiornati al 30 Aprile. 
Il debito pubblico ha segnato un nuovo record assoluto (1.948 miliardi) ma evidenziando un rallentamento nella sua evoluzione : l'incremento nel mese è stato di  2,3 miliardi, il più basso degli ultimi mesi. Occorrerà vedere nei prossimi mesi se il risultato si colloca in una linea di tendenza o se è da considerarsi un dato episodico. Rammento che nel corso dell'ultimo anno (aprile 2012 su Aprile 2011) il debito è salito di 59 miliardi. Rammento altresì che perché il debito pubblico inizi a scendere occorre un avanzo primario di 5-5,2 punti di Pil , dato che si è conseguito solo durante il periodo in cui il Ministero dell'economia era guidato da Carlo Azeglio Ciampi.
E questo risultato, come ho più volte scritto in passato, si consegue dal lato delle entrate con una forte lotta all'evasione fiscale e con politiche che favoriscano la crescita ( e conseguente aumento del Prodotto Interno Lordo) in modo che aumenti il denominatore e, dal lato delle uscite, con una riduzionedelle spese, degli sprechi e della corruzione ( la ormai famosa "spending rewiew di cui si atanno occupando Bondi ed Amato )
Un altro elemento positivo è il fatto che il debito continua ad essere costituito in gran parte da "debito a medio-lungo termine " ( BTP e CCT) (1.465 miliardi), mentre è preoccupante il disimpegno degli investitori esteri( i titoli in mano a soggetti non residenti sono scesi a fine Febbraio - i dati sono sempre in ritardo di due mesi come ho più volte scritto- a 715 miliardi con una diminuzione di 20 miliardi in un mese e di ben 112 miliardi in un anno (da 827 del Febbraio 2011 ai 715 del febbraio 2012).
La "duration", cioè la durata media del debito , rimane a 7,4 anni e ciò conferma il buon lavoro della dottoressa Cannata, della quale e del cui ruolo ho parlato con dovizia nel passato.
In sintesi un quadro di luci ed ombre anche perché fare ripartire una "petroliera"ferma e piena di falle non è facile.
E' per questo che condivido pienamente la prudenza del premier e della Banca d'Italia: non siamo al sicuro. La convalescenza sarà lunga e difficile ma Monti è l'unico medico che in questo momento può salvare l'Italia.
Dalle terrazze di Cunardo Lunedì 18 Gugno 2012 ore 16,15

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