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mercoledì 3 aprile 2013

ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE - LE OPERAZIONI DEL DIRETTORE GENERALE MASSIMO BIANCONI

Nell'articolo citato nel precedente post apparso su "Cronache Maceratesi" a firma Alessandra Pierini, si fa riferimento ad alcune operazioni riconducibili al direttore generale uscito che hanno attirato l'attenzione degli ispettori della Banca d'Italia; i quali in genere si accorgono poco o niente di quel che succede nel mondo bancario o, meglio, si accorgono, portano le loro relazioni a Palazzo Kock dove i vertici decidono cosa fare. In genere poi il bubbone scoppia  quando i buoi sono scappati già da un pezzo e allora Banca d'Italia interviene , o, almeno finora è intervenuta, con operazioni di sistema che "salvano" i vari Istituti coinvolti.
Qualche esempio di quello che ho testé affermato? Vi richiamo alla memoria alcuni nomi e certamente la lista non sarà completa:
Banco di Napoli (12.000 miliardi di vecchie lire il buco concentrato poi in una "bad bank" che è stata fatta digerire al San Paolo)
Cassa di Risparmi di Prato: lì al vertice c'era un banchiere, si chiamava Prospero di cognome, che era stato nominato "banchiere dell'anno" e che era riuscito a fare 1.200 miliardi di contenzioso su 1.400 su impieghi.
Il vecchio "Banco Ambrosiano". Una mattina trovarono Calvi  che si era impiccato da solo sotto il ponte dei Frati Neri a Londra (la sera prima la sua segretaria era tempestivamente volata dalla finestra) e Bankitalia si accorse che c'era qualcosa  che non andava nell'Istituto.
Cassa di Risparmio di Puglia. Storia vecchia. Fu chiamata a "salvarla"la Cariplo
Cassa di Risparmio di Calabria: idem
Banca Mediterranea: banchetta con sede a Potenza. Con poco più di 200 miliardi di patrimonio aveva dato duecento miliardi di fidi a due galantuomini che operavano nel settore del commercio di grani e granaglie. Si chiamavano Casillo (Presidente del Foggia Calcio) e Ambrosio. Fu chiamata al capezzale la allora neonata Banca di Roma
Credieuronord: la banca della lega. Era appena partita, il tempo di  dare qualche decina di miliardi - parliamo sempre di lire - ad alcuni amici e si dovette chiedere a Fiorani della Popolare di Lodi di intervenire a salvarla
Banca Popolare di Lodi: c'è bisogno che vi ricordi le gesta di Fiorani?
Cassa di risparmio Vittorio Emanuele in Sicilia. In sicilia fanno le cose in grande, sono dei gran signori, intervenne il Banco di Sicilia.
Non vi dico che cosa emergerebbe se si mettessero veramente le mani dentro il Banco di Sicilia
Banca Popolare di Spoleto: piccola, ma anche lei
Tralascio di parlare delle banchette di Sindona, così comode per riciclare a Milano denari non proprio trasparenti.
Della funzione che svolse per tanti anni a Milano la Banca Rasini non parlo se no mi accusate di avercela con Berlusconi.
Anche dello IOR non parlo; ne ho scritto a profusione, e poi è Banca del Vaticano. Che ci azzecca, direbbe Di Pietro. Ci azzecca, ci azzecca, dico io.
In conclusione a me non dispiace per niente che sia previsto che in futuro la vigilanza sul sistema bancario europeo la faccia la BCE. Pensate, un ispettore di Amburgo mandato ad ispezionare una banca a Palermo.
Riprendo il filo del discorso. L'articolo riporta due operazioni strane fatte dal direttore generale.Il 7 Maggio 2009 il Capo del Personale di Banca Marche  cambia un assegno circolare di 160.000 euro presso la Cassa di Risparmio di Teramo e lo converte in 32 assegni circolari da 5.000 euro ciascuno che vengono versati sul conto di Bianconi presso la stessa Cassa di Risparmio di Teramo. A parte la notazione che il Capo del Personale viene utilizzato come maggiordomo tuttofare - l'arroganza dei romani al potere è senza limiti - la Banca d'Italia si chiede, e me lo chiedo anche io: perché spezzare l'operazione? Cosa c'era da nascondere?
Il 22 Aprile 2010 l'operazione si ripete. Il maggiordomo cambia un assegno da 99.000 euro in 20 assegni di importo inferiore a 5.000 euro e li versa.
Alla Cassa di Risparmio di Teramo, poi, gli ispettori della Banca d'Italia scoprono altre operazioni "overline" del Direttore Generale, in particolare una della quale ho parlato in un mio precedente post  e della quale aveva parlato a suo tempo anche il Corriere della Sera.
In via Archimede 96 ai Parioli una società riconducibile alla moglie del direttore generale uscito  compera nel 2009 una intera palazzina dal Gruppo Casale - affidato in Banca delle Marche dal marito della signora. Prezzo 7 milioni di euro( ma la palazzina vale molto di più) e, quello che è divertente, per pagare i 7 milioni la società acquirente (famiglia Bianconi) si fa finanziare dalla Cassa di Rispermio di Teramo. Conclusione: il Gruppo Casale è "saltato", la Cassa di risparmio  di Teramo è stata commissariata, e la "famiglia" si tiene gli immobili e la ricca liquidazione erogata in settembre prima che venisse fuori il "tutto" Ma io l'avevo scritto che ci sarebbero state delle sorprese, nel bilancio. Perché, ho la palla di vetro? No, semplicemente perché, per esperienza, sono portato sempre a pensar male. Ci ricordiamo tutti la famosa affermazione del senatore a vita (ma è vivo o morto?) Andreotti. E' l'unico punto di contatto che ho con lui.
E per terminare due notazioni:
- il Presidente Lauro Costa in estate di fronte all'emergere di queste operazioni immobiliari, dichiarava: Le operazioni immobiliari della famiglia Bianconi, sono un problema della famiglia Bianconi. E no, caro Presidente, sono anche un problema suo se la società che vende è affidata dal suo istituto e il Gruppo va in contenzioso.
- Ed infine - quale arroganza - : il capo del personale usato come usciere, operazioni chiaramente "dubbie" fatte nella banca vicina dove il direttore generale era chiaramente un "amico" e fatte senza alcuna particolare precauzione tanta era la sicurezza dell'impunità, del "a me è consentito tutto". La stessa sindrome di Berlusconi che ha portato l'Italia dove l'ha portata e della quale stentiamo a liberarci. Io non riesco a seguire Grillo, che parecchie ragioni ce l'ha, e nemmeno me la sento di auspicare accelerazioni della storia come quella ai tempi di Saint Just, ma così - sinceramente . non si può andare avanti.
Al prossimo aggiornamento




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