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sabato 20 aprile 2013

BOLOGNA LA CHIESA DEI SERVI HANDEL IL MESSIA


Questo articolo lo avevo scritto ieri mentre stavo seguendo in tv il quarto scrutinio per la elezione del Presidente della  Repubblica. Chiaramente ieri non lo ho pubblicato. Mi sono appena svegliato, presto come al solito, ed ho deciso di farlo ora. Poi basterà cambiargli titolo - magari in "Perché lascio il PD"  - e viene buono un'altra volta

La maggiore delle  fortune del nostro Paese, e non ce ne rendiamo conto, è quella di avere centinaia di città, cittadine, paesi, di una bellezza assoluta. Bologna è una di queste. Se si prende come punto di osservazione Piazza delle due torri, chi conosce Bologna lo sa, sotto lo sguardo si dipanano a raggiera alcune vie principali che portano giù, in lontananza, alle rispettive porte e che sono collegate tra di loro da un dedalo di vie e viuzze che costituiscono una ragnatela fitta di vita, di storia, di vissuto di una città che già nel medioevo  era "Alma Mater Studiorum" e nella quale accorrevano studenti di tutta Europa attirati in particolare dalla fama dei maestri di diritto che a Bologna tenevano insegnamento (Irnerio, Accursio)
Sono tre le strade che più sono legate ai miei ricordi : volgendo lo sguardo da sinistra verso destra, la prima è via Zamboni, la via dell'Università piena di bei palazzi in gran parte utilizzati come strutture universitarie. Sulla sinistra, ad un certo punto, superata via del Guasto, ci si trova a raggiungere il teatro comunale davanti al quale si apre piazza Verdi; scendendo ancora la facoltà di lettere finché si arriva a Largo Scaravilli, sede della Facoltà di Economia, che fronteggia il civico 33 , sede dalla facoltà di Giurisprudenza. Continuando per poche altre decine di metri si arriva a Largo Puntoni sul quale si affaccia il "Collegio Irnerio", dove ho abitato nei quattro anni dei miei studi. Continuando ancora, sulla destra l'Istituto di Matematica e poi la porta, Porta Zamboni.
Ritorniamo alle due torri: se imboccata via Zamboni, invece di percorrerla, avessimo virato leggermente a destra avremmo imboccato un'altra bellissima via, Via San Vitale. Anche via San Vitale ricca di palazzi storici e di importanti testimonianze del passato della città.
La terza via, partendo dalle torri, è Strada Maggiore; scendendo, sulla destra ad un certo punto si incrocia Corte Isolani e poi via Gerusalemme, imboccando la quale si arriverebbe  a Piazza Santo Stefano. Continuando, invece, si arriva a due slarghi: sulla sinistra Piazzetta Aldrovandi, sulla destra lo slargo del chiostro di Santa Maria dei Servi, un delle più belle chiese di Bologna, dotata di un organo che gli esperti reputano uno dei migliori di Europa.
Ebbene, proprio alla Chiesa dei Servi, in una freddissima serata dell'inverno 68/69 o 69/70 ho assistito per l'unica volta nella mia vita alla rappresentazione completa dell'oratorio "Il Messia "di Handel, opera ciclopica del maestro tedesco poi naturalizzato inglese (nato nel 1685, lo stesso anno di Bach) e nota al grande pubblico per "l'Alleluja"che ritengo sia il brano musicale più adatto ad accompagnare la giornata odierna.
Da oggi il nostro Paese può ritornare a pensare al futuro, con visione lunga e idee chiare. 
"FUTURO CERCASI" è il titolo di un libricino, scarno di pagine ma denso di contenuto, pubblicato nel 2011 presso Aliberti Editore.
Adesso tocca ai giovani prendere in mano il loro futuro, sono loro che devono essere consapevoli di essere artefici del loro destino.
A noi VINTAGE, come mi piace definire la nostra generazione mutuando questa espressione di recente, felice conio, spetta il compito di "aiutare i nostri giovani, che si convincano di avere le gambe per camminare da soli" come sottotitola l'autore di quel libricino.
Del resto si sa che un politico si limita a pensare alle prossime elezioni, uno statista pensa alle future generazioni. Lo ha detto Alcide De Gasperi, non dimentichiamolo.
Alleluja, Alleluja, Alle.......lu.......ja.

2 commenti:

  1. " tu quoque,Bruti....! "
    quando i figli uccidono i padri,significa che una comunità si è ridotta a "homo homini lupi"-
    Perchè hanno telefonato a Prodi,che se ne stava nel Mali,per dirgli "Cincinnato,la Patria ti chiama"??-Quando il potere è sorretto solo dall'immoralità è la dissoluzione della storia-
    Ti farò compagnia ;un anno sabbatico o due,ci aiuteranno a riflettere.Dopotutto in Italia esistono più di una quarantina di partiti.Ne troveremo uno degno ??

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  2. Caro Antonino, cronaca di un disastro annunciato. Il PD non è morto perché non è mai nato. Adesso tocca ai giovani; io la chiudo qui.

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