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mercoledì 23 ottobre 2013

ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

Un breve flash di aggiornamento su Banca delle Marche. Il segretario regionale del PD, Palmiro - un nome, una garanzia - Ucchielli ha dichiarato che il PD non è mai stato presente nei giochi di potere all'interno di Banca delle Marche e si chiama fuori. Termina le sue dichiarazioni con l'affermazione "la situazione è nettamente peggiorata".
Qualche commento è d'obbligo:
a) caro Ucchielli, posso essere anche d'accordo sul fatto che il PD non contasse all'interno di BDM (ma non ne sono tanto sicuro). Indipendentemente da ciò il partito che governa le Marche avrebbe dovuto monitorare da vicino il principale Istituto di credito della regione, analizzando per esempio con attenzione i bilanci della banca, cosa che nessuno ha fatto. Se l'avesse fatto, caro Ucchielli, si sarebbe accorto, o se ne sarebbe accorto qualcuno più competente di lei in materia, che la situazione era tragica già da tempo. Troppo facile chiamarsi fuori in questa maniera. Un partito serio approfondisce le problematiche, scava all'interno delle cose, per capire e per prendere le decisioni opportune a tutela della regione che governa.
Tutti bravi a criticare "dopo"; bisogna farlo prima soprattutto da parte di un partito che ha largo consenso in regione
b) su Banca delle Marche si è perso tempo, afferma il segretario regionale del PD. E lei cosa ha fatto per evitare che si perdesse tempo?
c) il PD esprime profonda preoccupazione per lo stato in cui versa il principale istituto di credito della regione. Con la preoccupazione - caro Ucchielli - si va poco lontano.
La banca è decotta e non vedo alcun soggetto in Italia che possa rilevarla. Forse interverrà, a prezzi di saldo, qualche istituto estero, francese con ogni probabilità. Altrimenti c'è la liquidazione coatta amministrativa.
Ma quando la finiranno, i politici di professione, di fare "i furbetti del quartierino?
In Banca delle Marche è avvenuto quello che è avvenuto in tanti altri enti, istituzioni, società. In mancanza assoluta di controlli e di sanzioni, con un Presidente del consiglio che esaltava "la libera iniziativa" e faceva i c...........suoi sulla pelle degli italiani, chi ha potuto ha rubato, tutti si sono limitati a cercare di "capire il momento e l opportunità" per arraffare il più possibile. E poi non mi si dica che la questione morale non è la prima emergenza del Paese.

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