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venerdì 25 ottobre 2013

ANCORA SU BANCA DELLE MARCHE

La situazione in Banca delle Marche evolve nella maniera che era logico prevedere. Volgendo al termine il periodo di gestione provvisoria di 60 giorni, il Ministero della Economia e delle Finanze ha sciolto gli organi amministrativi (del resto la quasi totalità dei componenti il  Consiglio di Amministrazione aveva già dato le proprie dimissioni nei giorni scorsi). La tappa successiva: la Banca d'Italia metterà l'Istituto in amministrazione straordinaria (equivalente all'amministrazione controllata) che - lo ricordo - ha una durata massima di un anno prorogabile di altri otto mesi. Alla fine, se non si saranno trovate le risorse(aumento di capitale) necessarie, la banca non potrà che essere dichiarata fallita (liquidazione coatta amministrativa per le banche).
E' mia personale impressione che quest'ultimo sarà l'esito che avrà queste conseguenze:
a) i depositanti sono tutelati dal fondo interbancario di garanzia
b) gli azionisti perderanno tutto
c) il personale andrà incontro ad un periodo estremamente difficile: chi avrà i numeri per andare in pensione ci andrà (ma saranno pochissime persone)
Molti saranno posti a carico del fondo interbancario che gestisce gli esodati
d) molti saranno licenziati
Questo è il risultato di una gestione scellerata che vede coinvolti non solo l'ex direttore generale e i suoi più stretti collaboratori, ma anche i consigli di amministrazione che si sono succeduti negli anni, i collegi sindacali, la Banca d'Italia, i sindacati dei lavoratori, i vertici delle fondazioni, i media con poche eccezioni,e la politica, tutto il mondo della politica nessun partito escluso.
BANCA DELLE MARCHE : "Storia di un disastro annunciato"

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