Ho scritto nei giorni scorsi che a mio avviso il 3 Agosto 2011 andava considerato come il giorno che doveva essere ricordato come quello della caduta del regime. Il giorno dell'insulso discorso di mezz'ora davanti a camera e senato, il giorno che metteva a nudo una volta per tutte l'inconsistenza politica, morale, la infima stoffa di uomo di stato del premier, andava considerato come il 25 Luglio del berlusconismo.
Non cambio idea; nei giorni successivi i mercati hanno fatto sberleffi alle parole dell'arcorauta, io stesso l'ho sbertuggiato, e, soprattutto, il governo é stato di fatto commissariato da parte di BCE, dell'Unione Europea, della comunità internazionale tutta che non possono permettere che un Paese dell'importanza del nostro salti ma al contempo non possono permettere che i destini del nostro Paese, e di quelli dei Paesi a noi legati da patti internazionali, siano nelle mani di un siffatto personaggio.
Il commissariamento comporta che il nostro governo é stato costretto a riscrivere, sotto dettatura, la manovra che è stata stravolta nei tempi e che sarà di lacrime e sangue, soprattutto per i ceti più deboli che, spero, comincino a rendersi conto di chi fosse la persona cui avevano messo in mano il proprio destino e quello dei propri figli.
Dedicherò molto tempo e attenzione nelle prossime settimane alla manovra.
Il 25 Luglio non é il 25 Aprile, me ne rendo ben conto, spero che per arrivare al 25 Aprile il Paese non debba attraversare le vicissitudini dell'altra volta, ma per me il regime é caduto il 3 Agosto 2011, anno diciannovesimo dell'era berlusconiana.
domenica 7 agosto 2011
3 AGOSTO 2011 - LA CADUTA DEL REGIME - CONFERMA
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