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domenica 21 agosto 2011

GIORGIO NAPOLITANO

La nostra Costituzione, come noto, fissa in maniera precisa  i  poteri del Presidente della Repubblica (cfr art. 83-91, in particolare l'art.87)  e i confini dei suoi rapporti con il potere legislativo ed esecutivo. Sbaglia quindi, secondo me, chi in passato ha accusato Giorgio Napolitano di non aver sufficientemente contrastato l'esecutivo. Napolitano ha semplicemente posto estrema cura a non travalicare i suoi poteri  e a non invadere spazi che non competono al Presidente.
Certo é che negli ultimi mesi, man mano che il regime si stava sgretolando, Napolittano ha assunto sempre di più il ruolo di coscenza morale del Paese ponendosi sullo scenario politico internazionale come unico interlocutore credibile e rappresentante delle Istituzioni.
Il discorso di oggi al meeting di Rimini ne è ulteriore conferma. Nel mentre invito chi mi legge ad ascolare e riascoltare l'intervento (scaricabile da "You tube " o dai siti dei principali quotidiani, sul sito di Repubblica ho trovato il testo integrale) ne sottolineo gli aspetti che mi sembrano più rilevanti e più significativii. Napolitano ha:
a) definito "angoscioso presente" l'attuale situazione; immagine più aderente non poteva trovare
b) ha accusato l'esecutivo di "mancato riconoscimento della gravità della situazione"(é questa, a mio avviso, l'accusa più grave)
c) ha accusato l'opposizione a limitarsi ad attribuire al governo tutte le colpe senza avanzare proposte propositive
d) ha evidenziato la assoluta necessità di far ripartire la crescita che da troppo tempo é ferma al palo
e) ha ribadito l'assoluta necessità di una lotta senza quartiere all'evasione fiscsale
f) ha riaffermato la necessità di una svolta e l'assoluto imperativo di fare i conti con noi stessi
Un discorso di alto profilo che pone il Paese nudo di fronte a se stesso. La stagione delle "palle", della politica alla Vanna Marchi, dei nani e delle ballerine, é alle spalle. E' allucinante, io trovo, che il Paese sia in mano a gente come Bossi e Berlusconi, trovo allucinante che uno come Denis Verdini abbia l'ardire di dichiararsi un perseguitato, trovo aberrante che uno come Dell'Utri abbia un seggio in senato, trovo stomachevole il livello di troppi politici, trovo economicamente, socialmente e moralmente deplorevole la politica del governo, vedo nelle parole di Napolitano un forte richiamo alla questione morale che, non da oggi, coonsidero la madre di tutte le questioni.
Spero che si sia toccato il fondo e che il Paese torni a risalire. E' impegno di tutti; lo dobbiamo a noi stessi e lo dobbiamo ai giovani e alle nuove generaziooni.

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