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mercoledì 3 agosto 2011

3 AGOSTO 2011 - LA CADUTA DEL REGIME

Siamo rientrati a casa e stavamo scrivendo a quattro mani, mia moglie ed io, un articolo per denunciare la sciatteria e i disservizi che hanno caratterizzato il viaggio di ritorno da Palermo a Genova sulla motonave Excellent della compagnia GRANDI NAVI VELOCI, quando i notiziari della sera ci hanno informato dei principali accadimenti  della giornata politico finanziaria e di quello che si preannuncia per la giornata di oggi 3 Agosto. Ho accantonato il viaggio e mi sono messo a fare qualche riflessione. Sono giunto alla conclusione che oggi 3 Agosto 2011 cade il governo e finisce il regime che ha minato le basi democratiche del Paese e che ha portato l'Italia sull'orlo del precipizio. Regime sul quale ho espresso un fermo e secco giudizio di totale condanna da anni. Questo blog e quello che vi ho scritto ne é chiara testimonianza oltre alle mille discussioni con amici, compagni di partito, persone che la pensano diverssamente da me..Nelle mie valutazioni sono stato facilitato, occorre dirlo per completezza di informazione e per onestà intellettuale, dal fatto di aver gestito per sette anni tra il 1985 e il 1992 - il rapporto tra l'Istituto di Credito per il quale lavoravo (Banco di Santo Spirito e poi Banca di Roma) ed il Gruppo del Presidente del Consiglio, Gruppo che proprio in quegli anni ha accelerato la propria espansione e del quale ritengo di conoscere bene pregi e punti di forza e, altrettanto bene, difetti, punti di debolezza, zone d'ombra.
E vediamo quale é la mia linea di ragionamneto.
Il Presidente del Consiglio é in posizione di debolezza ormai da tempo. Acciacchi fisici, innazitutto; l'impotenza sostanziale che lo affligge sul piano proprio ha prodotto le serate di bunga bunga che non erano altro che il patetico tentativo di convincere se stesso e i cortigiani delle sue intatte capacità amatorie ma si risolvevano in innocui e squallidi palpeggiamenti delle parti ritetute di maggior interesse dei corpi di signorine dalle idee chiare per le quali era naturale che "Parigi val bene una messa".
Altri acciacchi fisici legati all'età e al fatto che il fisico non riesce più ad assecondare i ritmi ai quali il cavaliere vorrebbe continuare a sottoporlo.
Problemi psichici e psicologici: il cavaliere, vedendo e sentendo calare il consenso attorno alla sua persona sia da parte del personale politico che, soprattutto, da parte del "popolo"che ha creduto in tutti questi anni essere la fonte della sua investitura, sta accentuando la sindrome del complotto e del tradimento e, come un re scespiriano si aggira a meditar vendette, improbabibili mosse risolutorie. Il paragone con CARLO VI di Francia, le bieaimé, diventa sempre più pertinente.
In questo quadro si consuma l'attacco della speculazione internazionale al nostro debito sovrano, attacco che era stato facile prevedere con òargo anticipo. Nella giornata di ieri il differenziale di rendimento tra il nostro BTP decennale e l'analogo BUND tedesco ha raggiunto livelli da non ritorno, la seduta borsistica ha fatto registrare nuovi pesanti arretramenti e la giistrare ornata politica non é stata da meno. Il solo Presidente Napolitano sembra ormai tenere il timone della barca, il diverso trattamento riservato dalla camera a Denis Verdini e a Milanese lascia presumere un attacco finale, oggi, al Ministro Tremonti con una Lega spaccata in due: Bossi e il cerchio magico con Berlusconi, Tremonti e i suoi pronti a staccare la spina e a nuove alleanze.
Il cavaliere in queste ore sta lavorando con i suoi al discorso di oggi pomeriggio alla camera. Nel suo delirio di onnipotenza organizzerà, a mio avviso, un intervento basato su mosse eclatanti, ulteriori pesanti affondi su Tremonti e sul tentativo di riaffermare la sua leadership. Sarà interessante fare attenzione non solo a quello che dirà ma a come il suo corpo, la sua voce, i suoi lineamenti lo diranno.
Alla fine del discorso migliaia di operatori in tutto il mondo cliccheranno sui loro computers operazioni di vendita allo scoperto per cifre pazzesche. La borsa farà registrare ulteriori pesantissime perdite, il differenziale di tassi si allargherà a dismisura e il cavaliere sarà costretto a portare in tribunale i libri contabili del suo fallimento politico, economico, morale.
Fallimento che ha provocato guasti enormi nel tessuto economico, sociale, morale del Paese.
Anche questa avventura politica sarà alle spalle fino a quando il nostro popolo, latino nel suo DNA, sentirà il bisogno di un nuovo uomo della Provvidenza. Io non ci sarò ed ho  fin d'ora l'amara convinzione che la storia non avrà insegnato niente.
Soluzione politica da domani: un governo tecnico presieduto da Mario Monti con Vittorio Grilli o Bini Smaghi ministro dell'economia(quello dei due che non farà il ministro farà il governatore della Banca d'Italia). Mario Draghi vigilerà da Francoforte-
E bisognerà cercare fin da subito chi dovrà sostituire Giorgio Napolitano, al quale il Paese deve gratitudine eterna, alla fine del suo mandato.
Io un nome ce lo avrei:  è emiliano, è un ciclista e perciò abituato a scalare i colli, ha un curriculum di prim'ordine, é una persona seria, é conosciuto e stimato negli ambienti internazionali, é un cattolico adulto (dopo due laici come Ciampi e Napolitano, va bene), parla bene inglese e francese, e, soprattutto, il 27 Ottobre 1967, nell'aula quinta della facoltà di Giurisprudenza di via Zamboni 33, a Bologna, mi ha dato, insieme al Prof. Tantazzi e al Prof Andreatta, 30 in economia politica, denotando capacità non comuni di individuare con immediatezza i problemi e le relative soluzioni.
Io la vedo bene, professore. non porto iella,  la saluto dalla terra di Padania (chi se le è inventata andrebbe subito ricoverato a Imola) e saluto con lei la signora Flavia Franzoni, mia coetanea ed anche lei allieva dello stesso corso, e tutti gli amici e le amiche di quel corso di quel tempo ormai lontano. Quanti 30 Prof. e quello che più consola che erano tutti, tranne il mio, strameritati.
Il Paese le forze, le competenze, le capacità, le onestà, le ha: basta scovarle e valorizzarle e mandare a casa definitivamente tutta quella pletora di nani e ballerine che hanno ammorbato l'aria in questi ultimi anni. (a proposito, mentre la casa brucia, i parlamentari vanno in pellegrinaggio in terra santa, inaudito). La Brambilla ministro del turismo, siamo seri. "fatta roba", direbbero a Lugo  di Romagna o a Cesenatico. L'aurora dalle rosee dita - come diceva omero sta per apparire da est all'orizzonte. Speriamo che la nottata sia passata.
POST SCRIPTUM: questo articolo lo avevao scritto praticamente tutto ieri sera. Stamattina alle 4 mi sono svegliato per comprensibili incombenze e non ho resistito alla tentazione di rileggerlo, di correggere qualche inevitabile errore di battitura e di pubblicarlo. Adesso sono le 4,45 circa e torno a dormire, con la forza dei nervi distesi e con la tranquillità d'animo di chi non ha niente da temere. Male non fare, paura non avere ha sempre detto la saggezza popolare.

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